Inter 17 volte campione d’Italia

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L’Inter è campione d’Italia per la diciassettesima volta nella sua storia.

Moratti può festeggiare lennesimo Scudetto della sua gestione
Moratti può festeggiare l'ennesimo Scudetto della sua gestione

La sconfitta milanista di Udine, infatti, regala il diciassettesimo Scudetto alla società di via Durini, che può quindi agganciare i cugini Rossoneri nella speciale classifica che riporta il numero di campionati vinti: anche la società di via Turati, infatti, ne ha vinti 17 nel corso della sua storia.

Ancora lontana, nonostante il terremoto di Calciopoli che li privò di due scudetti, la Juventus, ferma a quota 27.

Grande gioia, quindi, per i tifosi interisti, che possono gioire ancora una volta per l’ennesimo Scudetto: da dopo Calciopoli i Nerazzurri sono riusciti ad imporre una sorta di regno nei nostri confini che sembra ancora lungi dall’essere terminato. Vedremo quindi se l’anno prossimo ci sarà qualche squadra, Juventus e Milan sembrerebbero poter essere le uniche due in grado di impensierire l’Inter, capace di porre fine a questo dominio.

Obiettivo minimo centrato da parte di Mourinho, quindi.

Il tecnico portoghese, arrivato la scorsa estate sulla panchina nerazzurra in sostituzione di Mancini, aveva infatti il dovere morale di vincere lo Scudetto, almeno per non far rimpiangere il suo predecessore.

Nessun sostanziale passo avanti, invece, nell’obiettivo primario delle stagioni interiste: la Champions League.

Qui infatti i Nerazzurri si sono arenati ancora una volta ben lontani dalla finale, dovendosi arrendere allo strapotere mostrato dai Campioni del Mondo del Manchester United.

In estate, quindi, allenatore e dirigenti dovranno lavorare per portare i dovuti cambiamenti alla rosa, di modo da poter cercare di riconfermarsi in campionato, e, soprattutto, riuscire finalmente a trovare quella vittoria in Champions che manca da tanto, troppo tempo.

Si chiude quindi oggi, formalmente, il settantasettesimo campionato di A: un vincitore, infatti, già c’è. Ora resta solo da decidere chi giocherà le coppe europee e chi lascerà posto a Bari, Parma ed un’altra squadra ancora da definire nel prossimo campionato.

Ghirardi ha saputo riportare immediatamente in Serie A il Parma
Ghirardi ha saputo riportare immediatamente in Serie A il Parma

Un po’ di curiosità sul nostro campionato: l’Inter è l’unica squadra ad aver disputato tutti e settantasette i campionati di massima divisione. Una partecipazione in meno per Juventus e Roma, due in meno per il Milan. A seguire Fiorentina con 71, Torino 68, Lazio 66, Bologna e Napoli 63, Sampdoria 61, Atalanta (prima vera provinciale in questa speciale classifica) 49, Genoa 41, ecc.

La classifica di successi, come detto, vede invece la Juventus dominare con 27 vittorie, davanti alle milanesi ferme a quota 17, al Genoa a 9 ed al trittico Torino, Bologna e Pro Vercelli che si trova a quota 7.

Il record di imbattibilità assoluto è detenuto dal Milan, capace di non perdere per ben 58 partite consecutive: dal 26 maggio del 1991 al 21 marzo del 1993, quasi due anni pieni. La curiosità della faccenda è legata al fatto che questa serie si aprì con uno 0 a 0 col Parma e si chiuse con una sconfitta per 1 a 0 proprio con gli emiliani.

Il record di imbattibilità casalinga è invece detenuto dal grande Torino, capace di non perdere per 89 partite di seguito davanti al proprio pubblico, da una vittoria per 2 a 0 nel derby di Torino firmata il 31 gennaio 1943 ad una sconfitta per 3 a 1 avvenuta sempre in un derby il 6 novembre del 1949. Un’incredibile striscia positiva che durò per quasi sette anni.

Il record di imbattibilità esterna, infine, è detenuto ancora una volta dal Milan, capace di non perdere lontano da San Siro dal 1 settembre 1991 al 31 ottobre 1993, per un totale di 38 giornate.

Tre sono poi state le squadre capaci di non perdere per un intero campionato: il Genoa del 1922/1923 (quando il campionato si disputava nel corso di 28 giornate e a vincerlo fu proprio il Genoa), il Perugia del 1978/1979 (quando il campionato constava di 30 giornate ed il Perugia si piazzò solo secondo alle spalle del Milan) ed il Milan del 1991/1992 (campionato a 34 giornate che venne vinto proprio dai Rossoneri).

Il record di punti del campionato con il formato attuale, quello cioè composto da 20 squadre e che distribuisce 3 punti a vittoria, è detenuto dall’Inter: 97 punti nel corso dell’annata 2006/2007, la prima dopo Calciopoli.

Una foto del Grande Torino, squadra leggendaria capace di segnare 125 goal in un solo campionato
Una foto del Grande Torino, squadra leggendaria capace di segnare 125 goal in un solo campionato

Il record di prolificità in un campionato appartiene invece al Grande Torino, capace di segnare ben 125 reti nel campionato 1947/1948, con una media di un goal ogni 29 minuti di gioco.

Il record di invulnerabilità appartiene invece al Cagliari, capace di subire solo 11 reti nel campionato 1969/1970, in media una ogni 245 minuti. Difesa impenetrabile che fu determinante per la vittoria dello Scudetto da parte dei Sardi: quella robustezza unita ad un attacco devastante (il secondo del campionato, con un Gigi Riva che si laureò però capocannoniere) portarono infatti gli isolani sul tetto d’Italia.

Nella storia, poi, la Juventus è la squadra che si mostra come quella più volte più solida: per 22 volte ha terminato il campionato con il miglior attacco e per 17 con la miglior difesa.

Silvio Piola è ancora, ad oggi, il miglior marcatore nella storia del nostro campionato, guidando questa speciale classifica con 274 goal segnati, 98 più di Totti, decimo in classifica e primo dei giocatori ancora in attività. Unico altro giocatore ancora in attività ad occupare un posto fra i primi venti è Alessandro Del Piero, ad oggi tredicesimo a quota 166.

Il record di imbattibilità, invece, è detenuto da Sebastiano Rossi, che nel campionato 1993/1994 mantenne la sua porta inviolata per ben 929 minuti, 26 più di quanto non riuscì a fare Zoff ventuno anni prima.

A livello di presenze in A, invece, il primatista è Paolo Maldini, tutt’ora in attività, che con 644 presenze guida la classifica con un margine di vantaggio notevole: il secondo, Pagliuca, è fermo a 592, ed essendosi ritirato non può certo sperare di avvicinarsi a Maldini. Secondo dei giocatori ancora in attività è un compagno di reparto di Maldini, quel Giuseppe Favalli che si piazza ad oggi diciottesimo a quota 468 (ma che totalizzando tre presenze ancora supererà Pietro Ferraris II e Franco Baresi). Potrebbe infine puntare al traguardo delle 500 presenze Javier Zanetti, oggi a quota 460.

Maldini è il recordman di presenze in Serie A
Maldini è il recordman di presenze in Serie A

Insomma, grandi giocatori e grandi squadre per un passato ricchissimo di gioie, dolori, talenti e scarponi… dagli anni 20 ad oggi molte cose sono cambiate, la passione degli italiani per il calcio, però, non accenna a diminuire.