Intervista doppia – Milan: da Allegri a Seedorf passando per giovani, mercato e rifondazione societaria. Le mie risposte

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In tanti ieri avete letto l’intervista che ho fatto a Daniele Mazzanti rispetto all’attuale situazione del Milan (l’argomento di gran lunga più dibattuto di questo periodo anche sul mio blog, e non potrebbe essere altrimenti).Milan

Prendendo un po’ spunto dalle “interviste doppie” che tanto sono andate di moda negli ultimi anni ho pensato di sfruttare anche io quelle stesse domande per mettere a fuoco un po’ meglio le mie considerazioni sull’attuale situazione dei Rossoneri.

Il tutto premettendo, come leggerete nelle mie risposte, che sono bene o male d’accordo con tutto ciò che ha detto Mazinho

Allegri: esonero scontato arrivato forse troppo tardi. In che momento, secondo te, sarebbe stato ideale allontanarlo?

Personalmente avrei sostituito Allegri al termine della sua seconda stagione in Rossonero, ovvero sia subito dopo la vittoria del primo Scudetto di Conte come allenatore della Juventus.
Il perché è presto detto: quel Milan aveva un potenziale molto superiore a quello dei Bianconeri. Eppure, al netto degli infortuni, non seppe mai esprimersi come avrebbe dovuto, andando a non vincere un campionato dall’esito sulla carta scontato.
Ma attenzione, non è solo una questione di risultati: Allegri non ha mai saputo dare un gioco alla sua squadra. Due motivi più che sufficienti per cacciarlo già allora.

Una volta che si è deciso di confermarlo e si è visto che anche la scorsa stagione la squadra ha avuto non pochi problemi il minimo sarebbe stato sostituirlo sei mesi fa, in estate. Quando, soprattutto, aveva palesemente perso la fiducia della proprietà.
Penso che fargli iniziare la stagione sia uno dei più grandi errori commessi da un dirigente capace ed esperto come Adriano Galliani.

Seedorf passa dal campo alla panca nel giro di una manciata di giorni. Subirà in qualche modo un contraccolpo? Sarà l’uomo giusto per il Milan?

Scegliere un allenatore con zero esperienza come Seedorf è un grossissimo rischio. D’altro canto è però vero che raramente ho visto un giocatore così intelligente, sia tatticamente che in senso lato. Io penso che Clarence fosse un allenatore già in campo, a modo suo. E che abbia sicuramente un bagaglio culturale su cui costruire una grande carriera anche come allenatore.Clarence Seedorf
Credo poi che abbia tutte le carte in regola per impattare in maniera importante con l’ambiente Milan, andando a dare nuova linfa ad un albero piuttosto rinsecchito.
Staff importante, giovani calciatori lanciati senza troppe remore, calcio più propositivo… se l’ambiente farà in modo di proteggerlo anziché bruciarlo sì, potrebbe essere l’uomo ideale per rilanciare il Milan.

Il mercato invernale ha già visto la partenza di Matri. Cos’altro ti aspetti? La società investirà per provare a recuperare terreno?

Honda è un buonissimo acquisto. Mediatico sicuramente – basti vedere la conferenza stampa in pompa magna organizzata al suo arrivo – ma che può dare un ottimo ritorno anche da un punto di vista tecnico alla squadra. Rami non può essere invece la chiave di volta di un reparto e di una fase che negli ultimi mesi ha impressionato in maniera davvero negativissima, ma certo può essere un tassello interessante su cui provare a ricostruire un minimo di solidità.
Non sono sicuro il Milan possa iniziare ad investire già da oggi, ma per giugno qualcosa me lo aspetto. Non top player ovviamente – stante anche il fatto che dubito fortemente i Rossoneri giocheranno la Champions – ma giovani solidi su cui costruire una squadra nuova. Come detto prima più coraggiosa e propositiva.
In questo senso trovo interessante il nome di Maher (uno dei ragazzi recensiti nel mio primo libro, La carica dei 201). Ma di lui parlerò magari in un articolo ad hoc.

Guarda nella sfera di cristallo: in che posizione finirà il campionato il Milan?

Credo che se lo scossone portato dall’esonero di Allegri colpirà nel segno il Milan possa rientrare in gioco per la corsa all’Europa. Anche se, come ha detto Daniele, paradossalmente ripartire da un anno giocato lontano dall’Europa potrebbe essere un bene per dare il la ad una nuova vera rifondazione generale.

Da giugno in poi qualcuno – tra cui io – si aspetta una bella rifondazione, anche societaria. Quali prospettive?Clarence Seedorf

E’ ciò che il Milan dovrebbe fare per darsi uno slancio nuovo. Giustissimo essere riconoscenti con chi ha contribuito a tante vittorie, ma ultimamente è sembrato palese come l’ambiente si stesse un po’ imbolsendo.
Non so ovviamente se Barbara Berlusconi possa essere la donna giusta al posto giusto, ma le prime idee che sono filtrate su come vorrebbe impostare la società le trovo molto interessanti.
L’eventuale arrivo di un uomo capace e competente come Sean Sogliano, poi, sarebbe un primo passo significativo proprio in ottica rifondazione.

Rifondazione solitamente significa pazienza. Quanti anni pensi ci vorranno per tornare a competere almeno in Italia?

In linea di massima credo che i tifosi DEBBANO pazientare per almeno un paio d’anni oltre a questo. Se Seedorf vuole ripartire da zero, costruendo un nucleo di giocatori sui 20-23 anni che possa arrivare a vincere è logico che non si può pretendere di vincere subito.
Certo, ci fossero le risorse per acquistare i migliori giocatori su piazza direi che il Milan potrebbe vincere già dall’anno prossimo. Ma dato che non credo sia così, bisognerà pazientare.

Detto ciò poi tutto è ovviamente possibile. Ad esempio se i Rossoneri stessero fuori dalle coppe e costruissero un gruppo abbastanza pronto già da subito potrebbero tentare di ripetere l’impresa riuscita alla prima Juventus di Conte…

Entrambi apprezziamo molto il calcio giovanile. Chi sono, per quelle che sono le tue conoscenze, i giovani migliori che giocano nelle giovanili o che sono quantomeno sotto il controllo del Milan?

Giusto ieri ho visto la partita tra gli Allievi 1998 del Milan e i parietà del Fluminense. Qui ci gioca uno dei pezzi più pregiati della cantera Rossonera, Cutrone, che mi ha impressionato soprattutto per la sua capacità di dialogo coi compagni, più che per il fiuto del goal (già ben noto). Penso debba crescere ancora moltissimo – vista l’età è normale – ma ha sicuramente le carte in regola per diventare forse anche una delle più interessanti prime punte al mondo.
Domenica invece mi sono recato a vedere il derby Primavera, e sono rimasto impressionatissimo dall’intelligenza di Piccinocchi. Un ragazzo che con un fisico importante sarebbe già degnissimo della Serie A.

Altri nomi un po’ sparsi: il terzino Llamas, il fin troppo mediatizzato Mastour, l’ottimo Locatelli (che vidi indossare la fascia di capitano nella nazionale under 16 l’anno scorso) ed il centrale della Primavera Iotti, che ha una struttura fisica di primo livello. Oltre che ovviamente a Cristante, già arrivato in prima squadra.

Tornando alla guida tecnica, qualcuno ipotizza uno staff folto ricco di vecchie glorie ad affiancare a Clarence. Come valuti la cosa? Potrà essere un valore aggiunto o servirà a mascherare eventuali lacune di un mister senza alcuna esperienza?

Anche questa domanda avrebbe bisogno di una risposta approfondita che meriterebbe – e magari meriterà – un pezzo ad hoc.
In breve posso solo dire che una persona sicura di sé e delle persone di cui si circonda non ha paura a delegare. Gli insicuri, invece, accentrano.
Il fatto che Seedorf possa contornarsi di uno staff importante è un buon segno secondo me, sotto tanti aspetti. Bisogna però capire quali equilibri si verranno a creare, perché a prendere le decisioni poi è strettamente necessario sia una persona sola.
In linea generale, comunque, giudico positivamente un eventuale staff come quello di cui si è discusso in questi ultimi giorni.

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