Italia vs. Svizzera under 18 – Un bel pomeriggio di calcio a Borgomanero – 16/04/14

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A sette giorni dal match dell’under 16 visto a Palazzolo, ieri mi sono recato a Borgomanero per poter rimirare coi miei occhi i ragazzi dell’under 18 impegnati in amichevole contro i parietà svizzeri.

Due sono subito state le cose che mi sono saltate all’occhio: l’assenza, ovviamente ampiamente preventivata, di Simone Scuffet e di Alberto Cerri (cui ho scritto ne La carica dei 201).

I due, del resto, hanno ormai abbandonato il giro dei classe 96, la loro classe, per andare a giocare sottoetà ad un livello più alto: il primo ha chance di fare il terzo portiere al Mondiale (in ballottaggio con un altro giovane, Mattia Perin), il secondo è invece aggregato all’under 19, che sempre ieri, ma a Ginevra, ha battuto 4 a 2 proprio la Svizzera (con un suo goal, per altro).

Nonostante queste due assenze, sicuramente non da poco, la nostra under 18 ha saputo imporsi senza alcun patema sugli avversari, in una partita comunque non particolarmente spettacolare.

In questo senso, di certo, la Svizzera non ha aiutato gli Azzurrini: poca roba, almeno vista ieri, la squadra allenata da Heinz Moser. Giropalla discreto e poco più, con sterilità offensiva assoluta e non una eccezionale solidità dietro.

Sicuramente meglio, quindi, i nostri giovani portacolori, che si sono imposti per due a zero non a caso.

A realizzare i goal della vittoria sono stati Mastalli e Bentivenga.

Il primo segna in apertura, attorno al dodicesimo: l’arbitro dell’incontro, il signor Colosimo di Torino, non fischia un fallo evidente su Steffè. La decisione è però felice: il vantaggio permette all’Italia di giocare, e proprio il numero 11 Azzurro calcia alla grande poco oltre il limite, bucando senza appello Fabian Fellmann.

Nella ripresa è invece il talentino scuola Palermo a griffare e chiudere il match, andando a coronare un bel recupero con tanto di slalom degno di Tomba e, saltato il portiere, deposita in rete.

Ma veniamo ai singoli.

In porta si alternano il novarese Lorenzo Montipò ed il friulano Alex Meret, unico sottoetà presente tra i 27 del match.

Il primo, nonostante abbia già esordito tra i pro, mette in mostra alcune incertezze, che potrebbero costare caro alla nostra Nazionale. In una, in particolare, solo un recupero last second del capitano, Capradossi, evita il goal della Svizzera. Il secondo invece è assolutamente ingiudicabile, non avendo praticamente fatto una parata.

Come terzino destro si disimpegna invece Michele Troiani del Chievo Verona. Giocatore che disputa un match molto ordinato, provando a contenere le avanzate svizzere, con gli elvetici più vivi dalla sua parte piuttosto che sull’out opposto. Una partita sicuramente sufficiente per lui, che gioca senza strafare.

Sull’out opposto gioca invece il napoletano Armando Anastasio, terzino di cui si dice un gran bene nell’ambiente ma che ieri evidentemente non era particolarmente ispirato, non avendo giocato un match particolarmente brillante. Anche lui, comunque, limita abbastanza le sbavature in fase difensiva.

I due centrali titolari sono invece Sebastiano Luperto ed il già citato capitano, il romanista Elio Capradossi. Grande protagonista agli scorsi Europei under 17, il ragazzo nativo di Kampala, tanto quanto il suo compagno di reparto, non è sollecitato con grandissima continuità dagli avanti svizzeri, ma si fa comunque trovare più o meno sempre pronto e attento alla bisogna. Giocatore, l’italougandese, che spero possa crescere bene, avendo mezzi importanti.

Gli esterni di centrocampo sono invece Alessandro Mastalli e Vittorio Parigini. Il primo segna il goal dell’1 a 0, come detto, e disputa una partita attenta in fase di non possesso. Il secondo invece dà subito l’idea, con un paio di fiammate, di poter spaccare la partita e dominare la sua fascia di competenza. Poi, però, si spegne subito, limitandosi al compitino e poco più.

I miei due migliori in campo, quindi, risultano essere i centrali di centrocampo, Alessandro Murgia e Demetrio Steffè.
Il primo fa l’uomo d’ordine e cerca di far girare tutta la squadra. In fase di possesso si schiaccia tantissimo, arrivando a scalare in linea coi due centrali per una vera e propria linea a tre di difesa. Ponendosi come centrale, facendo da lì ripartire l’azione, con Lupero e Capradossi che si allargano ed i due terzini che possono salire di qualche metro con più tranquillità.
Il secondo è invece instancabile, corre, lotta, pressa e non pecca comunque in qualità, con giocate semplici ma efficaci.

Male, invece, le due punte titolari. Tra questi un po’ meglio il doriano Edoardo Oneto, che prova a dare un briciolo di vivacità all’attacco. Gara da cinque pieno, invece, quella disputata dall’empolese Alessandro Piu, che fatica a trovare le misure ai propri avversari e finisce col giocare una partita assolutamente sottotono.

Tra i subentrati nella ripresa, detto di Meret, ben impressionano Accursio Bentivenga, Pierluigi Cappelluzzo e Antonio Romano.

I primi due danno un po’ più di vivacità e concretezza all’attacco, con la punta palermitana che, come detto, sigla la rete del 2 a 0.
Il terzo si piazza invece a centrocampo, dà qualità alla manovra e rischia anche di trovare il goal con un bel mancino da fuori.

Mi ha invece deluso un po’ Gennaro Tutino. L’ala napoletana, che tanto bene sta facendo in Primavera, è entrato nel corso della ripresa senza però riuscire minimamente ad incidere.

Nel complesso, come detto, spettacolo sinceramente non di altissimo livello quello visto a Borgomanero. Ma resta sempre un bel pomeriggio di calcio…

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