Juventus vs. Palermo – Quarta giornata Serie A 2010/2011 – 23/09/10 –

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CRONACA

Due minuti di gioco ed il Palermo passa: Pinilla riceve palla al limite, scambia con un compagno e scarica verso la porta avversaria, trovando però la pronta respinta di Storari. Sul pallone si fionda quindi Pastore, che colpisce d’interno destro siglando subito la rete che vale l’1 a 0 per i Rosanero.

Nonostante il goal flash è comunque una partita che non viaggia su ritmi frenetici e che non è dominata dal Palermo, pur da subito in vantaggio.

Dopo lo svantaggio la Juventus non reagisce in maniera veemente, ma non resta comunque nemmeno a guardare. Così poco prima del quarto d’ora Motta effettua un cross al bacio sul secondo palo dove s’inserisce l’instancabile Pepe, la cui conclusione al volo da posizione pur non comodissima risulta essere fiacca e sballata, con il pallone che si spegne quindi sul fondo.

Dieci minuti più tardi è Krasic, tra i più positivi come al solito, a prendere palla sulla destra e partire con un contropiede velocissimo. Una volta seminato Balzaretti, quindi, l’ingresso in area dove, chiuso da un paio di giocatori, andrà a tirare in porta senza colpire però il pallone con la giusta potenza e finendo col consegnare il pallone alle mani di Sirigu.

Il Palermo torna a farsi vedere poco oltre la mezz’ora: il solito Pastore riceve palla tra le linee, si gira e calcia subito in porta, trovando però la deviazione di Chiellini che smorza il pallone tra le braccia di Storari.
L’occasione buona per raddoppiare arriva però un paio di minuti dopo: il Palermo, tutto chiuso nella propria trequarti, riesce a recuperare palla al limite dell’area innescando il proprio contropiede veloce con Pinilla che si stacca quindi sulla destra e riceve, spingendosi sino al limite dell’area opposta per scaricare poi un diagonale destro che riesce però solo a lambire il secondo palo.

Sul fronte opposto la Juventus guadagna un calcio di punizione sull’out mancino del proprio attacco: Del Piero batte direttamente in porta e crea qualche apprensione a Sirigu, che si vede quindi costretto ad alzare il pallone oltre la traversa per non correre rischi eccessivi.

A cinque dal termine il solito Pastore ha sul destro il match point: Pinilla riceve in area e gli ritorna palla di tacco, Motta nel mentre scivola e spiana la strada verso la porta al trequartista argentino il cui diagonale d’interno destro batterà Storari infrangendosi però contro il secondo palo. Goal assolutamente mangiato per l’autore del vantaggio.

La risposta Bianconera, stavolta, non si fa attendere: Del Piero riceve sulla trequarti, scambia con Quagliarella e libera un destro insidiosissimo su cui Sirigu dimostra tutta la sua qualità andando a distendersi per toccare quel tanto che basta a deviare la sfera sulla traversa, negando la gioia del goal al capitano juventino.
In chiusura di tempo Del Piero scodella in area dove c’è il ponte aereo di Melo che gira la sfera in mezzo all’area, con Quagliarella che si fa però anticipare da Bovo e finisce col caricare il difensore Rosanero. Giusto il tempo di battere la punizione e l’arbitro pone fine ad un primo tempo non emozionantissimo, rettosi giusto su sporadiche fiammate dell’una e dell’altra squadra.

La Juventus, per provare a recuperare il risultato, inizia quindi la ripresa con una doppia novità: la coppia Amauri-Iaquinta viene infatti mandata in campo da Delneri per Pepe e Quagliarella, con il chiaro tentativo di spingere quanto più possibile alla ricerca, quantomeno, del pari.

La prima occasione davvero interessante della seconda frazione di gioco è però Rosanero: Balzaretti prende palla sulla sinistra, converge saltando un paio d’avversari e scarica in porta di destro, trovando però la pronta risposta di un attento Storari, bravo a chiudere in corner la conclusione dell’avversario.
Il goal è comunque nell’aria ed arriva all’ora di gioco: Pastore ha palla sulla sinistra e dopo essersi creato lo spazio per calciare con un movimento rapido spedisce la palla nello specchio di porta, dove Storari si fa però trovare pronto a respingere. Esattamente come in occasione del goal del vantaggio, quindi, la difesa Bianconera non riesce a liberare l’area ed Ilicic può avventarsi sul pallone, colpendo il pallone in maniera sporca e timbrando la rete del 2 a 0.

Quattro soli minuti più tardi la Juventus troverà il goal della speranza, ma l’arbitro annullerà per fuorigioco.

Al settantunesimo Pastore commetterà uno dei pochi errori della sua partita fallendo una ripartenza con Melo che dopo essersi impossessato del pallone verticalizzerà per il Krasic il cui tiro, scoccato poco entro il vertice destro dell’area palermitana, lambirà il palo opposto.
Due minuti e sarà Amauri, di testa, a sfiorare la rete, con poca fortuna.

A dieci dalla fine sarà ancora il puntero brasiliano naturalizzato Azzurro a provarci, sempre di testa, sugli sviluppi di un angolo: la sua bella incornata sarà però respinta da un’ottima parata di un sempre attento Sirigu. Sulla respinta, quindi, arriverà il tiro di Felipe Melo, incapace però di trovare la porta.

Cinque minuti più tardi arriverà però il pesantissimo 3 a 0: Bovo batterà una punizione che infrangerà ancora una volta lo specchio di porta, chiudendo la partita.

A quel punto l’orgoglio Bianconero porterà al goal della bandiera: Motta effettuerà un ottimo cross per Iaquinta che svetterà tutto solo al limite dell’area piccola riuscendo, finalmente, a bucare Sirigu.

Nel recupero, infine, la Juve andrà per un paio di volte ancora vicino al goal, senza però riuscire a bucare per la seconda volta nel match l’estremo difensore avversario.

COMMENTO

Fossimo ancora nel pre-calciopoli non potremmo che parlare di disfatta.

Dal 2006 ad oggi, però, le cose sono cambiate notevolmente ed oggi come oggi, è inutile negarlo, i tifosi Bianconeri non possono che mettersi il cuore in pace e capire come debbono ridimensionare le proprie aspettative rispetto a questa squadra.
Perché da una corazzata schiacciasassi zeppa di campioni com’era la compagine allenata allora da Fabio Capello si è passati ad una sorta di provinciale di lusso, per come è stata da alcuni definita in questi giorni questa squadra.

Ed ecco che allora una sconfitta casalinga contro un Palermo in crescita non può essere presa come un dramma. Certo, il fatto che sia arrivata così stretto giro di posta dal 4 a 0 sull’Udinese spiega come quel risultato non segnasse tanto una rinascita quanto più fosse frutto di un match giocato contro ad una squadra assolutamente inadatta, oggi, a battersi ad un certo livello. Però resta anche il fatto che perdere oggi contro il Palermo ci sta.

Per altro, azioni alla mano, non si può nemmeno dire che i siculi abbiano ucciso la partita e, tutto sommato, il risultato è ben più pesante di quanto i Bianconeri non meritassero di subire.
Intendiamoci, la sconfitta ci sta, a maggior ragione quando si ha una fase difensiva di una fragilità imbarazzante. Per perdere 3 a 1 fa sembrare le cose più grigie di quanto non siano.

Complimentissimi, per altro, a Javier Pastore: giocatore vero, potenziale campione.

Già oggi è uno dei centrocampisti più determinanti del nostro campionato. In futuro, posto che ha tutto per poter crescere ulteriormente, vedrà accrescere le proprie capacità e potenzialità. E maturando finirà col risultare ancora più determinante.

Davvero un gran bel giocatore.

MVP

Javier Pastore: cuce gioco, segna, coglie un palo, propizia la seconda rete, dà ampia dimostrazione della sua classe. Giocatore d’oro, vero e proprio capitale da difendere con ogni mezzo per la società sicula.

TABELLINO

Juventus vs. Palermo 1 – 3
Marcatori: 2′ Pastore, 61′ Ilicic, 85′ Bovo, 87′ Iaquinta
Juventus (4-4-2): Storari, Motta, Chiellini, Bonucci, Grygera; Krasic, Melo, Marchisio, Pepe (45′ Iaquinta), Quagliarella (45′ Amauri), Del Piero (61′ Aquilani)
Palermo (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic (78′ Rigoni), Nocerino; Pastore (94′ Darmian), Ilicic;  Pinilla (67′ A.Hernandez)
Arbitro: Ghiandai
Ammoniti: Bovo (Pa), Marchisio (Ju), Bacinovic (Pa), Ilicic (Pa)