La situazione del Manchester United a fine novembre 2009

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Si prospetta una stagione transitoria per i Red Devils dopo la partenza di Cristiano Ronaldo

Fino allo scorso anno apparivano essere una delle grandissime superpotenze mondiali.
Reduci dalle vittorie in Champions, Premier e Mondiale per Club i Red Devils, guidati da un grandissimo Cristiano Ronaldo, sembravano essere un’armata eventualmente seconda solo al grandissimo Barcellona di Guardiola.

Cosa che si confermò proprio in finale di Champions League, quando la squadra di Ferguson venne battuta 2 a 0 dai Blaugrana guidati da Eto’o e Messi.

In estate poi la partenza, destinazione Madrid (dove c’era da far ripartire il progetto Galacticos targato Florentino Perez), del fenomeno portoghese con i Red Devils che andavano quindi a perdere moltissimo del loro potenziale offensivo.
Le ripercussioni dell’addio del fuoriclasse lusitano si stanno quindi facendo sentire: lo United, che viene dal 3 a 0 di sabato nei confronti dell’Everton, non è più infatti la squadra schiaccia sassi della scorsa stagione: già tre – su tredici – sono state le partite chiuse con una sconfitta, oltre ad un pari che portano i Red Devils a quota 28 punti, cinque meno del Chelsea del nostro Carletto Ancelotti.

Vanno invece meglio le cose in Champions dove lo United guida il gruppo B a quota 10 davanti a Wolfsburg (7), CSKA (4) e Besiktas (1), con l’approdo agli ottavi che è sempre più prossimo e dovrebbe arrivare già nel corso della prossima settimana.

Ma come guarda al futuro la dirigenza dei Red Devils?

Innanzi tutto la questione legata all’allenatore: Sir Alex Ferguson guida la squadra dal lontano 1986 ed ha un palmares ormai strabordante: 3 Campionati scozzesi, 4 Coppe di Scozia ed 1 Coppa di Lega scozzese con l’Aberdeen, 5 FA Cup, 3 Coppe di Lega inglese, 11 Campionati inglesi ed 8 Charity/Communiy Shield con il Manchester United per quanto riguarda le competizioni nazionali più 2 Coppe delle Coppe (una con l’Aberdeen, l’altra con lo United), 2 Supercoppe UEFA (una con l’Aberdeen, l’altra con lo United), 2 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale ed 1 Mondiale per Club con i Red Devils per quanto riguarda le competizioni internazionali.
A tutto quanto questo, poi, vanno aggiunti i premi individuali. Ferguson è stato infatti eletto per otto volte manager dell’anno della Premier League inglese, una volta allenatore dell’anno per la League Managers Association, che lo ha anche eletto come allenatore del decennio per gli anni ’90 e due volte miglior allenatore dell’anno al mondo per la IFFHS.
Insomma, una curriculum notevolissimo che pochissimi altri allenatori nella storia possono e potranno vantare.

Oggi, però, Alexander Chapman Ferguson (questo il suo nome completo) è arrivato alla veneranda età di 68 anni e potrebbe decidere di lasciare la squadra – ed il calcio, probabilmente – da un momento all’altro, per ritirarsi quindi in pensione per un meritato riposo.
Questa, tra l’altro, è la sua ventitreesima stagione in casa dello United, record non da poco.

A Manchester, comunque, si vive con la speranza che il tecnico scozzese possa continuare il suo rapporto con il club. Ad essere portavoce di questo sentire comune è Paul Scholes, uno dei leader carismatici dello spogliatoio dei Red Devils.
Interrogato riguardo al futuro del proprio manager dal Manchester Evening News, infatti, il rosso centrocampista inglese ha affermato che “I suoi record parlano per lui. 23 anni sono un periodo lunghissimo, spero possa continuare a lavorare per portare altri trofei allo United”.

United che, comunque, starebbe già tutelandosi per il futuro.

Ferguson pare (ma non ci sono conferme ufficiali al riguardo) voglia continuare ad allenare fino ai settant’anni (un paio di stagioni ancora, insomma), ma i dirigenti dei Red Devils stanno cominciando a guardarsi in giro. Ed avrebbero già individuato il successore di Sir Alex: secondo il Times, infatti, sarebbe il Mourinho, tecnico lusitano attualmente alla guida dell’Inter, il manager individuato a rilevare lo scozzese quando questo deciderà di lasciare la panchina.
E la scelta di Mourinho sarebbe avallata proprio da Ferguson stesso: “Mourinho ha un gran rapporto personale con Ferguson ed è sicuro che Sir Alex avrà un certo peso nella scelta del suo successore. Sebbene Ferguson, 67 anni, non abbia annunciato la data del suo addio, questo dovrebbe avvenire nel caso dovesse vincere un’altra coppa europea”. Questo quanto apparso scritto sul quotidiano britannico.

Vedremo tra un paio d’anni, quindi, se sarà davvero l’ex tecnico del Chelsea a raccogliere la pesantissima eredità che lascerà Sir Alex quando deciderà di dare l’addio alla panchina dello United.

Ci sono comunque anche questioni più immediate sulle quali discutere.

Detto del futuro della panchina del Manchester c’è da capire quali sono invece le mosse studiate per rinforzare l’organico e da attuare nel breve/medio periodo.

Innanzitutto un portiere: Van der Sar ha ormai 39 anni, è in scadenza a fine stagione e difficilmente sarà confermato oltre.
Una priorità per la dirigenza dei Red Devils è quindi trovare un degno sostituto al ragazzo di Voorhout che dopo cinque anni di militanza tra le fila della prima squadra di Manchester sembra vicino all’addio.

Akinfeev è il giocatore individuato come successore di Van der Sar a difesa della porta dello United

La scelta del suo successore sarebbe comunque già stata fatta. A raccogliere l’eredità dell’ex portiere di Ajax, Juventus e Fulham, infatti, dovrebbe essere Igor Akinfeev: il portiere di CSKA e nazionale russa, 24 anni ad aprile, sarebbe stato individuato come il sostituto ideale del grande Edwin.
Gli entusiasmi della dirigenza dello United, però, sarebbero stati frenati dall’esosissima richiesta del club russo, almeno secondo quando riporta il News of the World. Evgeni Giner, attuale Presidente della società moscovita, chiederebbe infatti ben 25 milioni per il cartellino del suo giovane portiere, richiesta giudicata eccessiva dai dirigenti inglesi.

E se Akinfeev resta il sogno nel cassetto arrivano invece novità per quello che riguarda Ben Foster, attualmente terzo portiere (dietro a Van der Sar e Kuszczak) dello United. Secondo quanto riporta il Guardian, infatti, Ferguson avrebbe posto il veto sulla cessione – a titolo definitivo quanto in prestito – del portiere ex Watford. Vedremo quindi da qui a gennaio se le cose cambieranno o se il ragazzo nativo di Learnington Spa dovrà continuare a fare tribuna a Manchester.

Per quanto riguarda il reparto difensivo, invece, lo United sarebbe pronto a pescare in Italia.
Il Daily Mirror riporta infatti un episodio piuttosto curioso che ha subito stuzzicato i media inglesi: Ferguson sarebbe stato visto due settimana fa ad una cerimonia di premiazione a Copenghen, dove era stato invitato da un suo ex giocatore, Peter Schmeichel.
Qui il manager dei Red Devils avrebbe avuto come vicino di tavolo niente popò di meno che Simon Kjaer, centrale difensivo attualmente in forza al Palermo.
I due si sarebbero intrattenuti a lungo al termine della cerimonia e Sir Alex avrebbe sondato il terreno con il giovane danese, che si sarebbe detto – ovviamente – onorato di vestire la casacca dello United.
Sarà quindi lui il giocatore destinato ad andare a rinforzare la linea difensiva dello United?

Red Devils che comunque pensano anche al reparto offensivo.
Proprio in questo senso Ferguson sta lavorando su Daniel Villalva, talentuosissimo prodotto della cantera del River Plate e colonna della nazionale under 17 argentina.
Secondo quanto riporta il News of the World, infatti, il tecnico scozzese avrebbe inviato alcuni osservatori al suo seguito nel corso dell’ultimo Mondiale under 17 e sarebbe fortemente interessato al suo acquisto.

L’operazione più importante per l’attacco dei Red Devils, comunque, si starebbe perfezionando in questi giorni ma riguarda un giocatore che attualmente è già un punto di forza dello United: sempre secondo il News of the World, infatti, la dirigenza inglese starebbe preparando un’offerta irrinunciabile per convincere Wayne Rooney a non accettare la corte del Barcellona (che punterebbe su di lui per il dopo-Henry) legandosi quindi a vita con la società attualmente presieduta da Martin Edwards. 10 milioni di euro l’anno sarebbero infatti pronti per lui, con il ragazzo di Liverpool che qualora accettasse quest’offerta diventerebbe il giocatore più pagato della Premier League.

Sempre riguardo al reparto offensivo della squadra allenata da Ferguson, intanto, esce un retroscena interessante.
In un’intervista rilasciata all’Evening New, infatti, Andy Cole, ex punta proprio dei Red Devils (squadra nella quale ha militato per sei anni tra il 1995 ed il 2001) ha rilasciato una dichiarazione che di certo non farà piacere ai tifosi. Parlando di Fernando Torres, infatti, l’ex centravanti dello United ha detto che “So che lo United lo aveva seguito da vicino, ma poi decise che non era adatto a giocare all’Old Trafford”.
La squadra di Manchester, ed in particolare il suo attuale manager, avrebbe quindi in passato avuto l’occasione di ingaggiare Torres, decidendo poi però di non sfruttarla lasciando che l’attuale punta dei Reds s’imponesse nell’Atletico Madrid prima di sbarcare al Liverpool.
Se davvero così andarono le cose, insomma, si potrebbe parlare di errore di valutazione incredibile da parte di un allenatore i cui meriti, comunque, andrebbero al di là anche di un errore così marchiano.
Pensate però che tridente avrebbero formato Rooney-Torres-Ronaldo e che coppia formerebbero oggi i primi due…

Non solo mercato in entrata, comunque.
Oltre ai tanti giocatori seguiti da vicino, infatti, Ferguson sta lavorando anche per piazzare Nani, ala portoghese che non ha mai davvero convinto da quando è sbarcato a Manchester.
Sembrerebbe essere in Italia il futuro di Nani, seguito da Milan, Juventus e Fiorentina

Su di lui nei giorni scorsi venivano dati Milan e Juventus che sarebbero però ora stati sorpassati dalla Fiorentina. Secondo il Daily Mail, infatti, i Viola sarebbero pronti ad avanzare un’offerta per l’ex giocatore dello Sporting Lisbona già a gennaio quando preleverebbero il ragazzo in prestito con un diritto di riscatto fissato intorno ai 17 milioni di euro. Operazione sicuramente interessante per una squadra che di anno in anno punta ad accrescere la forza del proprio organico per poter consolidare la propria posizione nel nostro campionato ed accrescere quella in Champions League (dove quest’anno potrebbe, in compartecipazione con il Lione, sancire la clamorosa eliminazione del Liverpool già al primo turno).
Nani, comunque, resterebbe un giocatore tutto da testare: già a Manchester ha dato idea di non riuscire a sviluppare fino in fondo le grandi potenzialità di cui era accreditato, è da capire quindi come si inserirebbe in un campionato difficile e tatticamente all’avanguardia come il nostro.

Queste sono, in breve, le notizie principali della situazione che sta attualmente attraversando il Manchester United. Vedremo quindi nei prossimi mesi come si svilupperanno le cose e se Ferguson riuscirà nell’ennesima impresa di regalare un altro trofeo ai suoi tifosi. Il tutto prima del suo, come abbiamo visto, sempre più imminente ritiro.

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