L’Opinione – Il Ranking UEFA sancisce sempre più il declino del calcio italiano

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Inter, Milan e Udinese vittoriose, Napoli e Lazio che spuntano un pareggio.

E’ stata positiva, rispetto a quanto eravamo abituati a vedere negli ultimi anni, la tre giorni di coppe per le nostre rappresentative.

Del resto delle cinque compagini ancora impegnate in Europa una ha fatto il minimo indispensabile (battere il Bate), un’altra ha vinto in una gara in cui partiva favorita ma che certo non era semplicissima (l’Inter), altre due hanno compiuto una mezza impresa (il Napoli pareggiando contro il Bayern Monaco, l’Udinese battendo l’Atletico Madrid dell’ex capocannoniere della competizione Falcao) e solo la Lazio è rimasta al di sotto delle aspettative, pareggiando contro lo Zurigo (laddove una vittoria per altro avrebbe consentito ai Biancocelesti di mettere mezzo piede nel prossimo turno).

Turno favorevole, insomma. Ma non solo.

Perché le cinque squadre in questione, Lazio a parte, stanno tutte disputando una buona competizione europea e sono tutte, Lazio compresa, in corsa per il passaggio del turno. Cosa che sarebbe fondamentale per il nostro movimento calcistico, a ben vedere.

Se poi ci limitiamo solo alla Champions League ecco che le cose diventano addirittura da capogiro.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in questi ultimi due giorni, infatti, il paese capace di raccogliere più punti ranking in questo inizio di Champions è proprio l’Italia.

Nello specifico: le italiane in corsa sono tre ed hanno guadagnato un totale di 18 punti, per una media di 6 a squadra. Cosa questa che permette alle nostre compagini di stare attualmente davanti ad Inghilterra (23 punti in quattro squadre, 5,75 di media), Portogallo (5,5), Germania (4,66), Spagna (4,5) e Francia (4).

Uno scenario assolutamente roseo, di per sè.

Il tutto se solo non esistesse l’Europa League, competizione che da anni ormai sta uccidendo il nostro ranking UEFA.

Perché è proprio nella competizione minore che le nostre compagini fanno fatica.
Snobbata da anni, l’EL porta problemi alla nostra media punti totale.

Anche quest’anno è proprio questo torneo a penalizzare i nostri colori. Basti pensare al fatto che Palermo e Roma sono già state eliminate.

E allora se prendiamo in considerazione il ranking complessivo ecco che il nostro paese crolla addirittura al decimo posto, sopravanzato anche da nazioni terribili come Belgio, Cipro ed Austria.

Uno scenario tristissimo che potrebbe portare, secondo l’A.D. del Milan Galliani, Portogallo e Francia (rispettivamente sesti e settimi nel ranking attuale di questa stagione) a sopravanzarci nell’arco di un paio di stagioni.

Le cose, insomma, si fanno sempre più grigie per il nostro movimento calcistico.

E il fatto che in molti sminuiscano questo impoverito globale (tecnico, finanziario e di risultati) contribuisce ulteriormente ad aumentare il divario con gli altri paesi.

Del resto in Italia non ci sono più i soldi per concorrere sul mercato con i club di altri paesi, non c’è una gestione del marketing all’altezza, non si punta sui vivai, si snobba l’Europa League, si utilizzano – salvo rari casi – metodologie di preparazione atletica obsolete, non si riescono nemmeno più a trattenere i campioni che proprio noi riusciamo a lanciare nel grande calcio.

Le cose, insomme, stanno andando a rotoli. Nella quasi totale indifferenza di buona parte del nostro movimento.

Ma del resto per molti il problema nemmeno sussiste, non ci si può quindi stupire che i vertici del calcio italiano non facciano nulla per provare ad invertire un trend che potrebbe portare, tra qualche stagione, ad avere una sola squadra qualificata direttamente alla Champions League…