L’infortunio di Giuseppe Rossi complica i piani di Prandelli. Ecco la situazione dell’attacco Azzurro

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E’ notizia di ieri: Giuseppe Rossi si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Lo stop previsto va dai quattro (in caso di recupero lampo) ai sei (opzione più probabile) mesi.

E se questa è sicuramente una brutta notizia per il Villareal, che già viveva un momento molto negativo prima del suo infortunio, lo stesso si può dire per la nostra nazionale, che aveva in lui uno degli elementi più validi.

Sei mesi di stop probabili. Che significa un suo ritorno in campo a fine aprile. A stagione praticamente finita.

Senza minuti nelle gambe avrebbe senso portarlo egli Europei?

Prandelli si è già espresso, dicendo che il gruppo aspetta il giocatore. Ma è inutile nasconderci: si tratta di dichiarazioni di rito atte a consolare un po’ il ragazzo e comunque a non chiudere le porte in faccia ad un giocatore che se riuscisse a recuperare in tempi brevi e se dimostrasse di poter valere una chiamata certo non sarebbe lasciato a casa, visto il suo valore assoluto.

Logica però vuole che il suo possibile impiego la prossima estate sarà valutato attentissimamente. E che prima di avere la certezza di un suo possibile impiego ne passerà di tempo. Quindi non possiamo che iniziare a pensare ad un eventuale Europeo senza di lui.

Partiamo da un presupposto: una decina di anni fa il nostro paese poteva contare su alcune delle punte migliori al mondo, che ci invidiavano un po’ tutti. Da Totti a Del Piero passando per Vieri e Inzaghi le alternative non ci mancavano di certo.

Oggi, invece, nessuno dei possibili titolari sarebbe bramato dalle grandi d’Europa e del Mondo.

Nonostante questo il parco attaccanti cui può attingere Prandelli è comunque composto da diversi buoni giocatori. Anche in questo caso, quindi, possiamo parlare di un livellamento verso il basso rispetto al passato.

Analizziamo, dunque, la situazione del nostro reparto offensivo per come si presenta oggi.

Giocatori che partiranno sicuramente per l’Europeo: Antonio Cassano, Mario Balotelli.
Papabili di convocazione: Giampaolo Pazzini, Alessandro Matri, Sebastian Giovinco.
Outsider: Antonio Di Natale, Fabio Quagliarella, Alberto Giardino, Marco Borriello.
Condizioni da verificare: Giuseppe Rossi.

Partiamo quindi da un presupposto: Prandelli porterà cinque-sei attaccanti. Probabilmente cinque più Giovinco, che noi contiamo comunque come punta.

I nomi riportati qui sono però dieci. Quattro, insomma, dovranno stare a casa.

Per ciò che mi riguarda, prima dell’infortunio di Rossi, avrei visto benissimo un attacco composto da Cassano, Balotelli, Rossi (i tre praticamente certi del posto), Pazzini, Matri e Giovinco. Nel complesso avremmo infatti avuto due giocatori molto estrosi, una seconda punta rapida e incisiva, due prime punte che hanno tutto per fare bene e un possibile futuro fenomeno cui un’esperienza come quella dell’Europeo potrebbe risultare utile per una maturazione tanto invocata un po’ ovunque.

Però… c’è sempre un però. Che in questo caso sono due.

Rossi si è rotto, appunto, e potrebbe non farcela a recuperare in tempo. In più Matri oggi sembra non rientrare nelle preferenze del tecnico di Orzinuovi.
Certo, se da qui a fine stagione dovesse trovare continuità di rendimento in quel di Torino le cose potrebbero cambiare.

Fattostà che oggi in quella lista di papabili convocati ce ne sono due che portano con sé un punto di domanda piuttosto cospicuo.

Ecco quindi che, a questo punto, entrano in gioco gli outsider.

Partiamo da Antonio Di Natale: unico italiano inserito nella lista dei cinquanta pretendenti al Pallone d’Oro, Totò sta trovando una continuità di rendimento incredibile in quel di Udine e Prandelli stesso ha detto che se continuasse così per tutta la stagione non si potrebbe non prendere in considerazione. E chissà quindi che nell’attacco di pesi mosca studiato dal nostro Commissario Tecnico Di Natale non si trovi da ignorato di lusso a titolare nel corso di una convocazione.

Anche in questo caso c’è però un ma. Di Natale non è più un giocatore di primo pelo ed ha già avuto un paio di occasioni per dimostrare, in competizioni internazionali importanti, di saper reggere certi palcoscenici. E in entrambi i casi, possiamo dire, ha fallito.

Sarebbe davvero giusto dargli l’ennesima possibilità andando magari a penalizzare chi non rappresenta solo il presente ma anche il futuro della nostra nazionale?

Altro giocatore che a maggio potrebbe arrivarsi a giocare una chiamata è Fabio Quagliarella. Che dopo aver iniziato alla grandissima la sua prima stagione in bianconero subì un infortunio pesantissimo, che lo ha tenuto fermo buona parte dello scorso anno. Ora, poi, non sembra essere nelle grazie del suo allenatore.

Se quantomeno da gennaio in poi trovasse continuità, però, ecco che potrebbe tornare ad essere tra i papabili.

I casi di Borriello e Giardino sono invece differenti ma accomunati da una cosa: si tratta di due prime punte che, in questo momento, io metto un gradino sotto alla coppia Pazzini-Matri. Due giocatori che, insomma, a meno di repentine impennate di rendimento non troverebbero mai spazio nei miei 23 convocati.

Entrambi, però, sono comunque giocatori validi e che qualcosa da dire potrebbero anche averla. La palla sarà quindi tra i piedi di Cesare Prandelli, che tra qualche mese si troverà in una posizione piuttosto scomoda.

Fare le convocazioni per una rassegna così importante non è mai facile. Questo, a maggior ragione, quando si ha appunto un livellamento verso il basso piuttosto palese, come nel nostro caso.

E l’infortunio di Rossi, tra i pochi punti fermi della sua nazionale, certo non lo aiuterà…

3 commenti

  1. Io avrei citato anche Osvaldo in quanto, se continua così, può essere utile alla causa essendo un attaccante “moderno”.
    Inoltre riguardo a Di Natale, è vero ha fallito in passato, ma a parer mio, per come gioca adesso la nazionale, potrebbe tornare veramente utile.
    Speriamo comunque in un Giuseppe Rossi che tanto bene stava facendo!

  2. Ciao caro, secondo me le buone prestazioni di Matri potrebbero facilitare molto il compito di Prandelli, che non potrà non considerarlo se giocherà con continuità. Recentemente anche Conte lo sta vedendo di più, e viene ripagato con gol, cosa che bene o male, Matri ha sempre fatto. Se la questione è quella della concorrenza con gilardino e Borriello secondo me Matri è una spanna avanti a loro due, e non penso che Prandelli posssa avere tanti dubbi su chi chiamare.
    Il vero problema è che, secondo me, si è infortunato l’unico giocatore per cui non disponiamo di un’alternativa simile per caratteristiche. Se Giovinco potrà giovare in un certo senso dell’infortunio a Rossi, con Cassano (secondo me) potrebbe pestarsi un pò i piedi. Di Natale, come accenni tu, diventa a sto punto più di un’alternativa, anche perchè, a differenza delle altre avventure con la Nazionale, non entrerebbe come titolare ma come outsider e, alla sua età, il ruolo di fattore che entra dalla panchina per cambiare ritmo gli si addice molto. Ovviamente dipende da quanto la sua età gli permetterà di arrivare in forma a fine stagione.
    L’involuzione di Quagliarella, almeno nella preferenza dei suoi coaches, è un mezzo mistero che non so se è pienamente giustificabile dal recupero dal grave infortunio.
    Infine, mi è venuto in mente che un possibile outsider alla coppia Pazzini-Matri è Osvaldo, che comunque, nonostante non gli dessi molto credito, a Roma sta giocando bene.
    L’importante comunque è che Balotelli faccia una stagione come tutti ci aspettiamo, sana dal punto di vista caratteriale perchè se questo si mette a posto, possiamo anche non patire l’assenza di Rossi.

  3. Avete assolutamente ragione entrambi, avrei dovuto considerare anche Osvaldo.
    E, sinceramente, è stata una svista, non un’esclusione volontaria.

    Detto ciò, allora, diciamo che in effetti anche lui si giocherà un posto, bene o male al pari di Matri, Pazzini e Giovinco.

    Con lui più questi tre ed i due bene o male sicuri (tra l’altro UN POCHINO mi fa rabbrividire pensando che oggi gli unici due sicuri di convocazione sono anche quelli più “instabili” da un punto di vista caratteriale) il parco attaccanti sarebbe già virtualmente chiuso, contando l’esclusione dell’infortunato Rossi.

    Però, appunto, Di Natale è una candidatura fortissima. Gilardino un outsider comunque sempre di rango (del resto è pur sempre un ex Campiona del Mondo… e al di là del fatto che io personalmente non l’ho mai amato non posso negare sia comunque un buon attaccante) e Quagliarella-Borriello una coppia di giocatori di tutto rispetto che pur partendo – imo – un gradino sotto agli altri già in partenza potrebbe provare a far vacillare le scelte di Prandelli qualora da gennaio in poi trovasse continuità (tradotto: credo che se staranno a Torino e Roma le loro possibilità si riducono molto vicine allo zero, altrimenti qualche speranza ce l’hanno).

    Nel complesso, comunque, con l’inserimento in questa rosa di nomi di Osvaldo arriviamo a 8 papabili convocati di cui, realisticamente, ne dovranno essere scartati almeno due.

    Chi saranno però è difficile dirlo. Rossi e Di Natale forse partono un passo dietro agli altri, in questo momento… ma se il primo giocherà qualche partita a fine stagione e darà un minimo di garanzie ci sarà sicuramente (anche solo per la famosa riconoscenza)… e il secondo insomma, se vincerà ancora il titolo di capocannoniere è innegabile sarà difficile lasciarlo a casa (per quanto anche io concepisco e condivido la scelta di Prandelli di aprire un ciclo nuovo provando a puntare su gente più giovane).

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