Manchester City vs. Napoli – Prima giornata Champions League 2011/2012 – 14/09/11

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CRONACA

Il City parte subito col coltello tra i denti. Due minuti e arriva la prima conclusione: a portarla è Nasri dal limite, De Sanctis controlla il missile del francese frantumarsi sui cartelloni a lato del palo.
Al settimo il Napoli prova a farsi vedere in contropiede: Maggio parte veloce sulla destra e serve Cavani sulla trequarti. La punta uruguagia anziché tagliare dentro per Hamsik, inseritosi ottimamente da destra, calcerà malamente da posizione troppo distante, sprecando un’occasione interessante in modo più che censurabile.

All’undicesimo schema su corner del City: palla sul primo palo spizzata sul secondo per l’inserimento di Aguero, che è però a sua volta chiuso in angolo dall’ottimo intervento di De Sanctis, che gli chiude completamente lo specchio di porta.
Due minuti e i padroni di casa si fanno vedere ancora in maniera pericolosissima: la difesa del Napoli si fa trovare scoperta su di una penetrazione centrale di Dzeko che dopo aver scaricato palla ad Aguero s’imbucherà sulla destra. Servito, lascerà partire un diagonale dal limite dell’area, non trovando però lo specchio di porta.

Al quattordicesimo pezzo di bravura di Silva che mette in mostra tutta la sua qualità con un doppio dribbling su Maggio, che non può che fermarlo con le cattive, guadagnandosi un sacrosantissimo cartellino giallo.
L’occasione più clamorosa di inizio match è comunque del Napoli che al diciassettesimo trova il primo acuto di Lavezzi che s’infila in area palla al piede per aprire il piatto sul secondo palo, trovando però una clamorosa traversa.

Ritmi altissimi. Così dopo la traversa di Lavezzi il Napoli mette in difficoltà a stretto giro di posta la retroguardia Citizens in un paio d’altre occasioni, senza però riuscire a bucarne la resistenza.
Al venticinquesimo altra bella ripartenza del Napoli con Lavezzi che riceve sulla trequarti e prova a lanciare Cavani. Il suo passaggio alto, però, è troppo teso, e pur essendo portato col tempo giusto risulta impossibile da raggiungere per il proprio compagno di squadra.

Al trentaquattresimo il City pareggia il conto delle traverse: i padroni di casa partono in contropiede sugli sviluppi di un corner con Aguero che entra in area, fa secco un avversario e appoggia la sfera a Yayà Tourè, che calcia di potenza facendo schiantare la sfera proprio sul legno.
Quattro primi più tardi il Napoli prova a farsi vedere nuovamente. La manovra libera Zuniga al limite, il cui tiro è però piuttosto sballato e non preoccupa minimamente Hart.

Trentanovesimo e il Napoli trema: punizione da lontanissimo battuta da Kolarov, sfera che attraversa tutta l’area senza che nessuno la tocchi e De Sanctis che deve lanciarsi alla sua destra per sventare il possibile goal del vantaggio.
Quattro minuti più tardi Aronica porta sull’esterno Aguero per poi stenderlo in maniera piuttosto sciocca, anziché temporeggiare. Ammonizione, l’ennesima per il Napoli, sacrosanta.

Quattro minuti dall’inizio della ripresa e il Napoli si porta vicinissimo al vantaggio: Hamsik è servito sul secondo palo da Zuniga, il trequartista slovacco colpisce benissimo al volo la sfera battendo Hart ma trovando la respinta sulla linea da parte di Kompany, che salva il risultato.
Significativa l’immagine mostrata dalle telecamere poco più tardi: ventuno giocatori tutti nella metàcampo del Napoli. Col solo Hart in quella del City.

Al cinquantatreesimo la squadra di Mancini prova ad affidarsi ai calci piazzati: corner battuto dalla sinistra da Kolarov, stacco ed incornata di Lescott, che mette a lato.
Partita intensissima quella del City of Manchester. Napoli vivo che al cinquantaseiesimo prova a colpire da fuori con Gargano, che però ha un piede non propriamente killer e mette a lato una mezza mozzarella che non avrebbe comunque impensierito eccessivamente Hart.

Padroni di casa che continuano comunque a fare il match. Così un minuto più tardi è Nasri a provarci dal limite, ma la sua puntina è imprecisa e si spegne a lato.
Grande contropiede, al sessantaseiesimo, del Napoli con Dzemaili che penetra centralmente e libera in area Hamsik, il cui tiro a botta sicura è però deviato in angolo.

Il goal è nell’aria e arriva due minuti più tardi: break centrale di Maggio che dimostra di essere un grandissimo atleta penetrando centralmente in contropiede gli avversari. In situazione di tre contro due servirà quindi Cavani in area che defilato sulla destra calcerà di prima intenzione, per anticipare il ritorno della difesa, bucando Hart. E’ l’incredibile – e comunque meritato – 1 a 0 partenopeo.

Non contento il Napoli ci riprova anche quattro minuti più tardi quando Hamsik è servito da Cavani e scocca un tiro ad incrociare sul secondo palo che termina però a lato.
City comunque vivo che poco più tardi colpisce una traversa.

Anche in questo caso l’odore del goal è nell’aria e arriva al settantaquattresimo quando Kolarov batte un calcio di punizione magistrale dal limite, con cui spedisce la palla in rete per l’1 a 1 dei padroni di casa.

Il goal esalta i padroni di casa: al settantottesimo Zabaleta buca sulla destra e trova Dzeko in mezzo, che controlla e si avvita su sè stesso, mettendo però palla a lato.
A tre dal termine erroraccio di Kompany che serve con un appoggio corto Hart. Sulla parta si fionda Pandev che riesce anche a saltare l’uscita del portiere inglese. Nel farlo, però, non può che allungarsi la sfera, non riuscendo quindi a bucare uno specchio di porta a quel punto sguarnito.

Al novantaduesimo ripartenza fulminante di Tevez che è però chiuso al limite giusto al momento del tiro. Sul corner che ne segue prima Zuniga poi De Sanctis risolvono la situazione senza correre particolari rischi, chiudendo di fatto un match giocando splendidamente dalla squadra di Mazzarri.

COMMENTO

City che gioca di più, almeno nel primo tempo, Napoli che crea più azioni realmente pericolose, almeno fino all’ultimo quarto d’ora.

Nel complesso il pareggio che esce da questo match è quindi un risultato assolutamente accettabile. Anche se, va detto, i campani non avrebbe rubato assolutamente nulla se l’ex terzino laziale non avesse inventato quella bella punizione che è valsa il pareggio.

Perché il Napoli gioca ad armi pari per ciò che riguarda l’atletismo. Ed è questa la vera chiave di volta.
Ciò che rende il calcio italiano nettamente inferiore a quello di Spagna, Inghilterra e Germania è proprio il diverso approccio fisico-atletico ai match.

E il Napoli è l’unica squadra, tra le top in Italia, a saper tenere ritmi vertiginosi per novanta minuti.

Ecco perché riesce a giocarsela a Manchester. Ed ecco perché non ho timore di affermare, nonostante manchi di blasone e forse tecnicamente valga qualcosa meno delle milanesi, che con un girone abbordabile sarebbe l’italiana con più chance di fare strada in questa competizione.

Se giocheranno tutti i match con la stessa intensità di stasera, comunque, i partenopei saranno avversari ostici anche per Bayern e Villareal.

Passare, visto il girone della morte in cui sono capitati, sarebbe un’impresa da annali del calcio.

Vendere cara la pelle, e magari finire a ben figurare da ripescati in Europa League, un ottimo viatico per la prossima stagione.

Quando, almeno spero, il girone di Champions potrebbe essere più abbordabile.

Il tutto comunque deve partire da un assunto: che il giocattolino costruito alle falde del Vesuvio in questi anni non venga rotto in estate.

Già nel corso degli ultimi mesi le cose sono un po’ vacillate: Mazzarri sembrava diretto a Torino, dove è invece poi finito Conte, e Lavezzi pareva in partenza proprio per la sponda Citizens di Manchester.

Nulla da fare per entrambi, alla fine.

E anzi, l’arrivo di un Inler ad impreziosire moltissimo la mediana biancazzurra.

Napoli che, in uno dei momenti più bui della storia del nostro calcio, rappresenta insomma uno dei pochi raggi di sole del nostro movimento.

Mai come in questo periodo storico le italiane devono far tesoro della loro atavica capacità di giocare in contropiede.
Tutte, tranne questo Napoli che può giocarsela con – quasi – tutti, avendo fiato e brillantezza muscolare per novanta minuti.

MVP

Sarebbe ingeneroso, di fronte ad una prova di questo spessore, premiare un solo giocatore.

Quindi mi tolgo virtualmente il cappello di fronte al Napoli tutto. Con la speranza che quanto visto stasera sia solo l’antipasto…

TABELLINO

Manchester City vs. Napoli 1 – 1
Marcatori: 68′ Cavani, 74′ Kolarov.
MANCHESTER CITY: Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Kolarov (76′ Clichy); Yaya Touré, Barry; Silva, Aguero, Nasri (76′ Johnson); Dzeko (81′ Tevez). A disp. Pantilimon, Richards, Savic, Kolo Touré. All. Mancini.
NAPOLI: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik (89′ Santana), Lavezzi (58′ Dzemaili); Cavani (83′ Pandev). A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All. Mazzarri.
Arbitro: Eriksson (Svezia).
Ammoniti: Maggio, Zabaleta, Cannavaro, Aronica, Inler.