Mattia Destro: la punta giusta per il Milan?

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Secondo i vari esperti di mercato nostrani la trattativa che dovrebbe portare Mattia Destro dalla Roma al Milan sarebbe ormai cosa fatta e se ne aspetterebbe solo l’ufficializzazione (le visite mediche sarebbero già state organizzate per domani).

Ma può essere l’attaccante ascolano la punta giusta per questo Milan?

Il valore assoluto del giocatore non è in dubbio. Destro è un attaccante dotato di uno spiccato senso del goal, come già dimostrato sia a livello giovanile (all’interno dei patri confini quanto anche con le maglie delle varie rappresentative Azzurre, in particolar modo l’under 19) che tra i professionisti (bene a Siena, ottima media minuti/goal lo scorso anno). Però ha anche molti limiti.

In primis il fatto che sia proprio un attaccante più finalizzatore che non di manovra. Un giocatore, quindi, che ha bisogno di essere fornito negli ultimi sedici metri con costanza, per poter segnare con continuità. Certo non un ragazzo capace di dare una mano alla costruzione del gioco, né tantomeno di crearsi goal dal nulla, con spunti personali.

Proprio questo ritratto piuttosto chiaro di Mattia Destro spiega bene i problemi cui potrebbe andare incontro una volta tornato a Milano, anche se questa volta sulla sponda rossonera del naviglio.

Come già ampiamente dimostrato in tutta questa prima parte della stagione il Milan è una squadra senza la minima identità di gioco, gestita da un allenatore ancora totalmente inadeguato a sedersi su di una panchina di Serie A e per lo più incapace di creare trame efficaci. Non è quindi un caso se a splendere là davanti siano stati più che altro il redivivo Honda, dotato di una tecnica di tiro che gli ha permesso di trovare conclusioni efficaci anche senza il supporto del team, e Menez, stellina capace di accendersi a fasi alterne con però delle giocate da trascinatore assoluto nella faretra.

Ecco, Mattia Destro ha un grande killer instinct, ma nessuna di queste qualità che hanno permesso ai suoi due futuri – potenziali – compagni di salvarsi nel marasma Rossonero di quest’inizio di stagione.

Di per sé, quindi, non possiamo negare il fatto che il profilo dell’ex nerazzurro non sia quello migliore, da inserire nell’attuale contesto Rossonero.

Questo discorso va anche tenuto quindi in considerazione rispetto a quelli che saranno i giudizi che verranno tirati a proposito dell’impatto che Destro avrà a Milano. Pensate proprio ad un Pippo Inzaghi scarsamente rifornito dalla squadra (ricordando che all’Atalanta aveva un grande Morfeo a sostegno e che tra Juve, Milan e Nazionale ha giocato con fior di Campioni a rifornirlo): che giocatore sarebbe stato?

Quindi, acquisto bocciato?

Non direi, per più motivi. In primis per il fatto che nel grigiore delle ultime campagne acquisti milaniste questo resta comunque un raggio di sole importante, trattandosi di un ragazzo di talento.

Poi perché, vista l’età, si tratta di un investimento a medio-lungo termine: se anche Destro dovesse fallire in questi primi sei mesi, avrà tutto il tempo per ritrovarsi, integrarsi e tornare a timbrare con continuità.

Insomma, credo che quello di Mattia Destro sia un buon acquisto, di per sé. Ora però il Milan dovrà lavorare molto sull’impalcatura generale, per fare in modo che il ragazzo di Ascoli non sia abbandonato a sé stesso, là davanti.

Di certo inserito nel giusto contesto potrà rivelarsi una buona presa per il Milan, che si garantirebbe così un discreto goleador per diversi anni a venire.

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