Milan vs. Barcellona – Andata ottavi di finale Champions League 2012/2013 – 20/02/13

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Nel suo piccolo, un’impresa.

Mi ha fatto piuttosto strano leggere, per tutto il primo tempo e forse fino al goal di Boateng, tanta gente lamentarsi della partita in generale e dell’atteggiamento del Milan in particolare.Boateng

Io da parte mia, invece, twittavo qui e lì le mie impressioni: partita discreta, esattamente per come me l’aspettavo, e buon Milan.

Ora. A chi leggendo “buon Milan” sale la bile dico subito che commentare cose tipo “hai visto un’altra partita” sarebbe piuttosto inutile..

Il Milan ha fatto oggettivamente una buona partita. Del resto le cose vanno lette con occhio critico, scevro da ogni condizionamento.

Quindi: da una parte la squadra ritenuta globalmente la più forte del mondo. Con un fenomeno assoluto capace di segnare un’epoca (oltre che tonnellate di goal), due fenomeni un po’ sottovalutati come Xavi ed Iniesta ed un undici titolare che, globalmente, sembra oggi essere irraggiungibile.

Dall’altra una squadra solo lontanissima parente di quella che vinse la famosa finale di Coppa dei Campioni contro il Barça di Cruyff, ma anche di quella di Capello o di Ancelotti.
Un Milan che schiera titolari giocatori piuttosto mediocri come Zapata, Mexes e Muntari.

Posto questo, chiaro che il Milan non possa che giocare aspettando il Barcellona. Del resto chi capisce un minimo di calcio ben sa come aggredire i Blaugrana voglia dire farsi saltare più o meno sistematicamente. O nell’uno contro uno, o dall’ormai celeberrimo tiki taka.

Un altro appunto, riguardo il “catenaccio” usato dal Milan per venire a capo di questa partita: come vinse la Champions lo scorso anno il Chelsea di Di Matteo? Come battè il Barcellona stesso?
E Mourinho, universalmente riconosciuto come uno dei migliori allenatori al mondo, come battè il Barcellona l’anno del Triplete, nonostante avesse a disposizione una squadra nettamente più forte di questo Milan?

Quindi, permettetemelo: impresa Milan.

Per altro, dato statistico da non sottovalutare, era addirittura dal 2004 che il Milan non batteva il Barcellona. Pur avendolo incontrato spessissimo in questi anni.

Quell’anno fu Shevchenko a decidere il match. Quest’anno un assist involontario – e falloso – di Zapata e un goal di Muntari.

Strano il calcio, no?

Altra doverosissima riflessione non può che riguardare Messi ed il Barcellona tutto.

Ormai è storia: Messi contro le italiane non segna. Non su azione, almeno.

Ma è il gioco del Barcellona in generale ad entrare in crisi profonda, quando incontra il calcio italiano.

Anche oggi ne abbiamo avuto la conferma. Il tiki taka sa essere un gioco efficace quando, come detto in precedenza, ha un minimo di spazio in cui svilupparsi.

Poi certo, colpa dei giocatori in campo anche l’approccio alla fase di finalizzazione. Difficile segnare senza tirare, non credete?

I detrattori di Messi, quindi, dovrebbero tenere conto di questo. Perché se dicono che la Pulce è esaltata dal gioco del Barcellona, e che fuori da lì non riuscirebbe a fare minimamente quanto fa in blaugrana, devono anche ammettere che in partite come quella di oggi paga lo scotto di una squadra che si perde assolutamente in un bicchier d’acqua.

Il ritorno ora diventerà interessantissimo.

Chissà se da qui a quella sera i catalani ripartiranno con il tormentone “remuntada”, come fatto contro l’Inter di Mourinho.

Di certo per il Milan non sarà facile.

Il Barcellona è battibile, certo. Ma è più facile farlo davanti al proprio pubblico ed in una serata in cui non si ha nulla da perdere, che non al Camp Nou in una situazione in cui si ha un vantaggio da difendere ed un passaggio del turno alla portata.

Sarà come sarà, di certo partita da vedere!

Per chiudere la questione riguardante la partita di stasera, un po’ di numeri e di considerazioni sparse.

Assurdo che una squadra tenga il possesso del pallone per più del 70% del tempo ma si trovi a calciare meno degli avversari (8 a 7).
Assurdo che una squadra realizzi con successo il 90% dei propri passaggi, senza trovare un assist e una verticalizzazione vincente.

Se vinci con un assist – involontario e falloso, come detto – di Zapata ed un goal di Muntari significa che gli Dei del calcio ti hanno voluto regalare la serata della vita.Muntari e Boateng

Ottimo Montolivo. Non sarà mai un Campione, ma sta arrivando, ora che è giocatore maturo, ad un livello di gioco diciamo “solido”.

Al ritorno servirà tutto il carattere che questa squadra può riuscire a trovare, per completare l’impresa…

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1 commento

  1. Una sola squadra in campo….infatti il Barca e’ rimasto al Nou Camp…a San Siro non si è visto…

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