L’Opinione – Cagliari: perché non puntare l’Europa?

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Cagliari in Europa.

Anche qui, una provocazione.

Non che sia particolarmente in vena di farne, ma seguire – ahimè solo distrattamente – il match tra i sardi ed il Palermo mi ha fatto abbastanza riflettere rispetto alle potenzialità di questa squadra.

E allora partiamo da un presupposto: questo post vuol essere dedicato in particolar modo a due giocatori. Che con le proprie qualità hanno realmente, in special modo nella mediocrità del nostro campionato, la possibilità di spingere il Cagliari a caccia di un posto in Europa che, ad onor del vero, sarà più che difficile da raggiungere.

Chi sono i due giocatori che si meritano un post ad hoc su questo blog?

Mauricio Pinilla e Victor Ibarbo.

Che certo, non sono Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Ma che, ribadisco, nella mediocrità del loro campionato hanno un loro perché. E, soprattutto, possono essere un fattore in una squadra certo non irresistibile ma pure tutt’altro che disprezzabile.

Partiamo dalla punta cilena, allora.

Giramondo vero, sbarcò in Italia giovanissimo e fu una meteora. L’Inter non ci aveva visto male ma non aveva posto per lui. A Verona, sponda clivense, non andò tanto meglio.

Spagna, Portogallo, Scozia e il ritorno in Cile. Poi Brasile e, addirittura, Cipro.

Il giocatore però c’è tutto. Così il Grosseto decide di puntare su di lui.

Basta un-campionato-uno e Zamparini sente l’irrefrenabile desiderio di averlo in squadra. Uno score di 24 reti in 24 match di Serie B, del resto, è tutto fuorché poco impressionante.

La Serie A è ovviamente tutta un’altra cosa e Mauricio non può certo mantenere la stessa efficacia sotto porta.

Ma come dicevo il giocatore c’è e si fa sentire quando serve.

Meriterebbe miglior sorte la sua esperienza in Rosanero così come la sua carriera tutta, ma una certa fragilità fisica non lo aiuta per nulla. Anzi, è fortemente penalizzante.

A gennaio sbarca a Cagliari. L’uomo giusto al posto giusto?

Ibarbo è invece l’ultima scommessa di Cellino. Presidente che non farà i numeri di Pozzo ma che ha comunque dimostrato più volte di non avere certo un brutto occhio.

Se Pinilla è punta abbastanza completa, che trovando continuità potrebbe risultare un fattore, Ibarbo è una forza della natura.

Incontenibile quando parte palla al piede o quando s’imbuca nello spazio. Per ulteriori informazioni chiedere a Balzaretti & co.

Ibarbo con una tecnica ed un piede degni di tal nome sarebbe giocatore da grandissima squadra. E’ quello che è, ma se non lo contieni fa male anche se non gioca di fioretto.

Due giocatori del genere, appunto, possono essere un fattore.

Due pietre miliari di un attacco che può davvero impensierire chiunque. La tecnica di Pinilla unita allo strapotere atletico di Ibarbo. E passa la paura.

Ora tutto è nelle mani di Ballardini. Che per altro ha una rosa certo non disprezzabile. Basti ricordare i vari Canini, Astori, Conti, Dessena e Naingollan.

Europa? Difficile.

Però intendiamoci: l’Inter è solo a sei punti, anche se con una partita in meno. Nulla è impossibile. E se i posti disponibili per l’Europa fossero sei, per quanto riguarda il piazzamento in campionato, ecco che le possibilità di vedere Ibarbo-Pinilla trainare il team costruito da Cellino fuori dai confini si farebbero un po’ più concrete…