Palermo vs. Milan – Trentacinquesima giornata di Serie A – 24/04/10

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Il Milan scende in campo all’ex La Favorita per provare a bissare quanto fatto poco prima dai cugini Nerazzurri, vincere la propria trentacinquesima di campionato. Impresa certo non facile, comunque, posto che per centrare i tre punti dovrà imporsi su di un ottimo Palermo in piena corsa per un posto in Champions League.

Bovo segna l'1 a 0 sottomisura

CRONACA
Per vedere la prima occasione di una certa importanza dobbiamo aspettare otto soli minuti di gioco. E’ a quel punto, infatti, che Liverani si impossessa di un pallone respinto dalla barriera milanista successivamente ad una punizione calciata malamente da Miccoli e dopo averlo controllato lo scodella al centro dell’area in direzione di Hernandez, che è però anticipato da da un difensore giusto all’ultimo.
Un solo minuto e il Palermo passa: è proprio la giovanissima punta uruguagia in forza al Palermo ad andare a spizzare il pallone al centro dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo, girando lo stesso sul secondo palo. Dove, tutto solo, lo attende Bovo, che ha buon gioco e grande facilità nel battere Dida per l’1 a 0.

I padroni di casa non sembrano comunque volersi accontentare così tanto che poco dopo il quarto d’ora sono proprio i Rosanero a costruire una bella azione con cui si portano vicini al goal: Balzaretti spinge a sinistra ed effettua un cross liftato per Hernandez che vedendo sopraggiungere di gran carriera Nocerino decide intelligentemente di servirlo con una tanto bella quanto efficace sponda di testa con cui libera il centrocampista ex Juventus, il cui destro al volo termina però alto.
Il Palermo comunque ci crede ed arriva subito al raddoppio: al diciottesimo minuto Oddo perde una palla sanguinosissima sul pressing della giovane punta uruguagia che triangola poi col suo capitano per chiudere il tutto con un diagonale con cui buca Dida. 2 a 0.

Al venticinquesimo si fa quindi vedere il Milan: Huntelaar riceve palla in area e dopo averla ben difesa riesce a trovare lo spazio ed il tempo per potersi girare e calciare verso la porta Rosanero, trovando però l’attenta risposta di un buon Salvatore Sirigu, che arriva sul pallone per bloccarlo poi in un secondo tempo.
Quattro minuti più tardi, invece, Ronaldinho fa suo il pallone sulla trequarti sinistra e si libera al tiro, ma la conclusione del fantasista carioca è ribattuta proprio da Huntelaar, che senza volerlo si frappone sulla traiettoria del pallone. Non contento, quindi, Dinho prova poco dopo a liberare Seedorf in area, ma il centrocampista oranje viene bloccato dall’uscita bassa di Sirigu dopo l’ottimo stop di cui si era reso protagonista.

Abel Hernandez raddoppia

Il Milan sembra comunque essersi svegliato, anche grazie ad un momento di stacco dei padroni di casa. Alla mezz’ora, quindi, è Pirlo a rendersi pericoloso, ma la conclusione da fuori del regista Azzurro viene alzata in angolo dal portiere nativo di Nuoro.
Sugli sviluppi del corner stesso, quindi, Huntelaar va a colpire di testa sul primo palo ma venendo ostacolato da Bovo non trova lo specchio di porta, lasciando che la palla si spenga a lato.

A questo punto torna quindi a farsi vedere il Palermo. Sul ribaltamento di fronte, quindi, è Miccoli, servito da Pastore, a cercare la rete con un tiro basso diretto a filo del primo palo, su cui interviene però Dida salvando in angolo.

In chisura di tempo torna a rendersi pericoloso il Milan: i Rossoneri portano infatti palla sulla sinistra per poi girarla, a furia di passaggini precisi, dalla parte opposta dove Zambrotta la crossa centralmente per Huntelaar, chiuso però in angolo da Sirigu. Proprio dagli sviluppi del corner, quindi, Seedorf calcia una gran castagna in controbalzo, mettendo però palla sul fondo.
Di lì a poco Migliaccio recuperando un pallone a centrocampo dà invece il la ad un ribaltamento di fronte che porta Pastore a farsi cinquanta metri palla al piede ed entrare in area dopo aver saltato due uomini, per venire però chiuso proprio all’interno della stessa. Avesse avuto il tempo di calciare e fosse riuscito a trovare la porta…

In apertura di ripresa è subito il Palermo a rendersi pericoloso: la ripartenza dei Rosanero è infatti firmata da Pastore, Hernandez e Nocerino, con il loro giropalla che libera sulla sinistra un sempre pimpante Miccoli. Il capitano palermitano, quindi, entra in area per calciare con forza ma vedendosi chiudere la conclusione da un difensore rossonero.

Il Milan è però ancora vivo e lo dimostra dieci minuti dopo l’inizio della ripresa quando Pirlo serve Ronaldinho che dal limite taglia la retroguardia Rosanero imbeccando Seedorf, abile poi a bucare Sirigu per il goal che riapre il match.

Clarence Seedorf gioisce coi compagni dopo aver realizzato la rete della bandiera milanista

A chiudere il discorso è quindi il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli: il Maradona del Salento riceve palla in area e si gira senza l’opposizione di un Oddo che tentenna. Faccia alla porta, quindi, l’ex punta del Benfica accarezza il pallone spedendolo come avesse scoccato un colpo da biliardo giusto sotto all’incrocio dei pali, imparabile.

I padroni di casa vorrebbero comunque fare la goleada. Al settantaquattresimo, quindi, Pastore fa un uno-due con Liverani che lo libera da solo davanti a Dida. Pur essendoci Miccoli tutto solo sul secondo palo, però, il trequartista ex Huracan decide di cercare la rete personale, affrettando una conclusione che si infrange però contro il portiere carioca. Occasione ben costruita ma sprecata piuttosto malamente.
Subito dopo Inzaghi troverebbe anche la rete, ma la sua posizione di partenza sul filtrante di Ronaldinho è palesemente irregolare, tanto che l’arbitro non può far altro che annullare la rete dell’ex centravanti Bianconero.

Le due squadre sono quindi lunghissime, ed è un susseguirsi di occasioni. Subito dopo la rete annullata ad Inzaghi, quindi, Cavani si presenta tutto solo di fronte a Dida, che ne para però la conclusione.
Sul ribaltamento di fronte è ancora la premiata coppia Ronaldinho-Inzaghi a farsi vedere, con il trequartista verdeoro che libera benissimo Inzaghi a tu per tu con Sirigu. La punta piacentina subisce però la pressione di Cassani, finendo col mettere incredibilmente a lato un pallone che sembrava forse più difficile da sbagliare che non da segnare.

Dopo una serie di ribaltamenti di fronte si conclude quindi un match molto amaro per il Milan e, in particolare, per Massimo Oddo.

COMMENTO
Lo dissi già commentando l’ultimo match di campionato dei Rossoneri – quello perso con la Sampdoria – e non posso che ripetermi oggi: perché schierare Oddo centrale difensivo lasciando in panchina due tra i giovani più interessanti dell’intero campionato Primavera come Romagnoli (capitano della formazione giovanile Rossonera che ha da poco vinto la Coppa Italia di categoria) ed Albertazzi (già lasciato in panca tutto il match proprio nell’ultima di campionato)?

I tifosi palermitani possono giustamente coltivare a covare il loro sogno Champions

Da amante del calcio giovanile sono il primo a dirlo: i giovani vanno gestiti, per evitare che possano bruciarsi.

Gestirli, però, non significa non schierarli in partite importanti come sicuramente erano e sono state le ultime due affrontate dal club di via Turati. Perché è vero che la pressione in una squadra come il Milan è tanta già di per sè e cresce in determinati momenti della stagione, ma è altrettanto vero che dare un senso di sfiducia tale ad un giovane può essere letale per la sua crescita stessa.

Obiettivamente come può sentirsi un Albertazzi che per quanto sia da anni ritenuto come uno dei migliori giovani difensori italiani vede il proprio allenatore che in situazione di emergenza estrema preferisce schierare un Oddo, qualcosa meno di un modesto marcatore, centrale difensivo al suo posto? Quale fiducia nei propri mezzi può avere un ragazzo che dopo aver visto proprio quel suo compagno regalare il goal vittoria agli avversari viene riconfermato, sciaguratamente, per il match seguente?

Personalmente ho grande rispetto per Leonardo, persona squisita a livello umano e sempre molto corretta ed educata in ogni sua esternazione.
Così come settimana scorsa, però, il Milan si trova a pagare ancora salatissima una sua scelta: proprio quella di schierare Oddo fuori posizione anziché dare fiducia ad uno dei suoi ragazzi.

Intendiamoci, non ho la sfera di cristallo e non posso certo dire che sarebbe finita meglio. Il Palermo, del resto, gioca una buona partita ed a parte un breve momento di appannamento tiene benissimo il campo e merita indubbiamente questa vittoria.
Altrettanto obiettivamente, però, non si può dire che la prestazione di Oddo non pesi pesantamente sul risultato: in occasione del primo goal si perde Bovo sugli sviluppi dell’angolo, in occasione del secondo perde malamente un pallone che spiana la strada al raddoppio Rosanero ed in occasione della terza rete lascia che Miccoli possa girarsi tranquillamente per battere poi Dida.

Davvero Albertazzi o Romagnoli avrebbero potuto fare molto peggio di così?

Miccoli esulta dopo aver realizzato la sua splendida rete

MVP
La palma di migliori in campo se la contendono, a mio avviso, Fabrizio Miccoli ed Javier Pastore, con il primo che, forse, lo merita un pochino di più.

Entrambi i giocatori più fantasiosi della squadra di Delio Rossi disputano una gran partita: il primo è una vera e propria spina nel fianco della difesa Rossonera, partendo largo a sinistra mette infatti più volte in affanno gli avversari e risulta anche decisivo in ben due occasioni. Suo, infatti, è l’assist che Hernandez trasforma poi nella rete del due a zero. Sempre suo è anche lo splendido terzo goal del Palermo, quello che affossa definitivamente le velleità di rimonta rossonere.

Il trequartista di Cordoba dimostra ancora una volta, invece, come i soldi spesi per lui siano stati un investimento assolutamente meritevole. Pastore gestisce infatti molto bene un po’ tutti i palloni che si trova a toccare, rendendosi anche lui spina nel fianco in più di un’occasione con le sue discese centrali che, in qualche frangente, mi hanno un po’ ricordato, pur con le dovute differenze, il primo Kakà milanista.

Miccoli e Pastore sono i simboli di un Palermo che meriterebbe sicuramente un posto in Champions League per quanto fatto vedere sino ad ora. Posto che sarebbe importantissimo per la società di Zamparini, che troverebbe un ulteriore stimolo verso una crescita che si fa di anno in anno più interessante.

TABELLINO
Palermo vs. Milan 3 – 1
Marcatori: 9′ Bovo, 18′ Hernandez, 54′ Seedorf, 68′ Miccoli
Palermo: Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio (20′ st Bertolo), Liverani (44′ st Blasi), Nocerino; Pastore; Hernandez (12′ st Cavani), Miccoli. A disp.: Benussi, Celutska, Calderoni, Budan. All.: D.Rossi.
Milan: Dida; Zambrotta (17′ st Inzaghi), Oddo, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Jankulovski (34′ st De Vito); Seedorf (42′ st Mancini); Huntelaar, Ronaldinho. A disp.: Abbiati, Albertazzi, Romagnoli, Strasser. All.: Leonardo
Arbitro: Romeo
Ammoniti: Huntelaar (M)