Inter vs. Atalanta – Trentacinquesima giornata di Serie A – 24/04/10

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L’Inter scende in campo in quel di San Siro per provare a far perdurare la lotta Scudetto con la Roma che, con ogni probabilità, non si esaurirà che l’ultima giornata di campionato.

Mourinho dà spazio ad un robusto turn over contro l'Atalanta per assorbire le fatiche di coppa

CRONACA
E’ un’Atalanta che non t’aspetti quella che scende in campo a San Siro. I bergamaschi provano infatti a far valere il proprio gioco anziché giocare esclusivamente di rimessa. Ed è un atteggiamento positivo questo che paga: dopo cinque soli minuti di gioco gli ospiti passano infatti quando Manfredini verticalizza da metàcampo bucando una difesa alta e approssimativa e pescando un Tiribocchi che partito alle spalle di Materazzi brucia l’ex centrale Azzurro per bucare poi Julio Cesar dal limite.

Giusto un paio di minuti ed è ancora una volta la punta atalantina, questa volta sugli sviluppi di una punizione battuta dalla sinistra, ad andare a concludere a rete: il suo colpo di testa non trova però lo specchio della porta.
Al decimo è invece Valdes a provare a mettere scompiglio nella retroguardia nerazzurra: l’esterno sinistro cileno parte infatti palla al piede per andare a portarsi a fianco dell’area e centrare un pallone basso per Doni, che non riuscirà però a controllarlo a modo perdendolo subito.

E’ quindi un’Inter piuttosto affaticata dopo il match di Champions contro il Barcellona. Fatica che si fa sentire sia sotto l’aspetto di un turn over forzato – che costringe Mourinho a schierare una squadra profondamente rimaneggiata rispetto al solito, con tutto ciò che ne consegue – che per quanto riguarda i giocatori che nell’ultimo periodo hanno giocato moltissimo, come quel Milito palesemente appannatosi in questo ultimissimo periodo.

Nonostante questo è proprio il Principe a trovare il pareggio: i padroni di casa partono infatti in contropiede con Sneijder che lancia in profondità Milito da poco prima della linea di metà campo. Sulla linea di passaggio si frappone quindi Bianco che potrebbe far suo il pallone anticipando la punta nerazzurra. Il centrale atalantino buca però malamente il pallone, spianando la strada a Milito: la punta argentina batte quindi Coppola con un pallonetto morbido.

Milito effettua un pallonetto con cui sigla la rete dell'1 a 1

Alla mezz’ora l’Inter si porta vicino al vantaggio: sugli sviluppi di un corner è Cordoba a colpire a rete di destro, ma il pallone si schianta contro la schiena di Materazzi e finisce quindi sul fondo.
La rete è comunque nell’aria ed arriva al trentaquattresimo minuto quando Sneijder salta un avversario per fare poi filtrare il pallone per Eto’o che lo restituisce al centro proprio al trequartista olandese. Wesley buca però il pallone ma, fortunatamente per lui, gli sopraggiunge alle spalle il giovane keniano che, arrivato a rimorchio, si butta in spaccata per segnare la rete che ribalta il match.

E’ comunque una Inter completamente fuori dall’impasse in cui aveva cominciato il match tanto che al quarantesimo è ancora una volta Cordoba, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a provarci. Questa volta il centrale colombiano fa valere tutta la sua elevazione svettando più alto del diretto marcatore per colpire con forza di testa. Incornata potente sì, ma anche centrale. Tanto che Coppola non ha gran difficoltà a fare suo il pallone.

E’ un’Inter che prova comunque in tutti i modi a portare a due i goal di vantaggio sugli ospiti tanto che proprio in chiusura prima Eto’o al volo sottomisura non trova la porta e poi Mariga viene anticipato in area su tocca invitante di Sneijder.

La ripresa inizia un po’ sulla falsariga del primo tempo, anche se con una Inter che forte del vantaggio ottenuto nella prima frazione riesce a mantenere una solidità maggiore non facendosi colpire dagli avanti atalantini.
Atalanta che, per altro, si sbilancia molto con gli ingressi a stretto giro di posta di Amoruso e Ceravolo finendo con l’allungarsi piuttosto sensibilmente. La cosa, comunque, non comporta effettivi benefici sul piano delle occasioni: gli ospiti aumentano sì la pressione, ma senza riuscire a creare veri e propri problemi o apprensioni al portiere brasiliano dell’Inter.

Inter che, comunque, non è che sia completamente remissiva e passi la seconda metà del tempo ad aspettare il triplice fischio finale. Forte del vantaggio di cui dicevamo, però, i ragazzi di Mourinho non si affannano nemmeno particolarmente per costruire azioni pericolose, limitandosi a provare a colpire con sparute azioni offensive.

Zanetti disputa l'ennesima solida partita della sua stagione

Al settantacinquesimo sono quindi proprio i Nerazzurri a costruire un’azione degnissima di nota: sugli sviluppi di un corner, infatti, i giocatori meneghini fanno circolare la palla all’esterno dell’area avversaria recapitandola sui piedi di Muntari. Il centrocampista ghanese dopo averla controllata decide quindi di scodellarla centralmente al limite dell’area in favore di Thiago Motta, con il centrocampista brasiliano che si coordinerà al meglio per girarla verso la porta avversaria, trovando però la pronta risposta di un attentissimo Coppola.

Il goal, ancora una volta, è comunque nell’aria. A realizzarlo e Christian Chivu, che sigla una rete importantissima soprattutto a livello personale, dopo il grave infortunio di qualche tempo fa. Dopo aver ricevuto palla a qualcosa più di venti metri dalla porta il difensore romeno spara una sassata sul primo palo, bucando il portiere avversario e chiudendo il match.

Il terzino romeno cerca quindi la doppietta poco più tardi, cercando la porta direttamente su calcio di punizione. Il suo tiro mancino termina però a lato del palo alla destra di Coppola.
In chiusura è invece Arnautovic, entrato poco prima al posto di Milito, a provarci: dopo aver rubato il pallone calcia da poco oltre la trequarti, riuscendo però solo a sfiorare il palo a Coppola comunque battuto.

COMMENTO
Nel leggere la formazione ad inizio match ammetto di aver avuto non poche perplessità.

Innanzitutto per quanto riguarda la difesa: Chivu non è più lui ma era giustissimo ripoporlo ancora, perché solo giocando potrà ritrovarsi (e il goal realizzato gli auguro possa aiutarlo a crescere e ritrovare fiducia e spavalderia). In un reparto in cui hai però un terzino sinistro che non è ancora al massimo, però, sostituire entrambi i centrali può essere molto pericoloso, perché a risentirne è tutta la squadra.

Personalmente non sono certo un tecnico, però provandomi a calare nei panni di allenatore nel calcio a 11 debbo dire che i giocatori che avrei più riluttanza a cambiare sarebbero proprio i due centrali, perché è da loro (e dal portiere) che parte e si dirama la sicurezza di una squadra.

Manfredini gioca molto bene ma, purtroppo per lui, viene ammonito, cosa che lo costringerà a saltare il match di settimana prossima contro il Bologna

E la scelta di schierare Cordoba-Materazzi (quest’ultimo, soprattutto) al posto del duo titolare dà subito i suoi frutti negativi: la squadra è palesemente sfilacciata – anche per colpa di un centrocampo inedito – e il Campione del Mondo uscente ha notevoli colpe rispetto al goal di Tiribocchi.

Per fortuna dell’Inter, comunque, le cose si sistemano poi col passare dei minuti, sintomo di una grande sicurezza che ha contagiato anche chi il campo lo vede pochino.

Altra perplessità, forse anche maggiore, era invece inerente a Milito. Che, intendiamoci, non meritava certo la panca per demeriti, anzi. Così come era scontato avrebbe potuto segnare, come poi ha fatto. Ma è ormai palese da almeno due o tre partite a questa parte che il Principe ha assoluta necessità di tirare un po’ il fiato ed in vista del match che vale oro, quello di mercoledì al Camp Nou, farlo riposare sarebbe stato importante, a mio personalissimo avviso.

Nonostante tutto, comunque, l’Inter, pur vivendo un paio di momenti non brillantissimi nel corso dei novanta minuti, porta a casa senza eccessivi affanni i tre punti e mette pressione ad una Roma che domani sera avrà uno scontro molto delicato contro la Sampdoria.

Nerazzurri che, quindi, pur dando largo spazio al turn over potrebbero trovarsi tra poco più di ventiquattro ore nuovamente soli in testa alla classifica.

MVP
Più che migliori in campo è giusto citare due giocatori che, per motivi diversi, hanno molti motivi per gioire pensando ai propri goal: da una parte il keniano Mariga, sottutilizzato da quando giunto a Milano e che gioca una prestazione tutta sostanza condita anche da un goal, dall’altra il rumeno Chivu, che dopo il grave infortunio di qualche mese fa trova una splendida rete che, si spera, possa dare ulteriore fiducia al giocatore.

Mariga batte Coppola per il 2 a 1

TABELLINO
Inter vs. Atalanta
Marcatori: 5′ Tiribocchi, 23′ Milito, 34′ Mariga, 77′ Chivu
Inter: Julio Cesar; Zanetti, Cordoba, Materazzi, Chivu; Mariga, Stankovic (69′ Motta), Muntari; Sneijder (46′ Cambiasso); Milito (80′ Arnautovic), Eto’o. A disposizione: Orlandoni, Lucio, Quaresma, Samuel. Allenatore: José Mourinho.
Atalanta: Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (56′ Ceravolo), Guarente, Padoin, Valdes (56′ Amoruso); Doni (70′ Radovanovic), Tiribocchi. A disposizione: Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton. Allenatore: Bortolo Mutti.
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Bianco (A), Stankovic (I), Coppola (A), Cordoba (I), Manfredini (A), Materazzi (I).

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