Prima giornata di Champions League – 16/09/09

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Ibrahimovic, grande ex del match, prova a destreggiarsi tra Samuel e Lucio (lastampa.it)
Ibrahimovic, grande ex del match, prova a destreggiarsi tra Samuel e Lucio (lastampa.it)

Termina a reti inviolate il big match della prima giornata di Champions che vede i Campioni d’Europa in carica del Barcellona far visita al Giuseppe Meazza di Milano dove ad attendere la corazzata Blaugrana di sono Mourinho ed i suoi.

Il risultato non deve comunque ingannare: la partita non è stata infatti così equilibrata come si potrebbe pensare nel leggere la tabella qui sotto. Gli uomini di Guardiola, infatti,  dominano il campo in lungo ed in largo in particolar modo nel secondo tempo, mettendo sotto i padroni di casa senza però trovare la rete della vittoria.
Si conferma anche al Barcellona, infatti, la scarsa vena prolifica europea di Ibrahimovic, che non trova mai la porta (mangiandosi anche un’occasione d’oro proprio in apertura di match).

Il confronto diretto tra lui ed Eto’o, però, non si può dire vinto nemmeno dal camerunense: troppo isolato davanti assieme al suo compagno Milito, poco cercato dai centrocampisti, vittima dello sterile gioco dei suoi nemmeno l’ex Blaugrana riuscirà a pungere.

Si può dire essere vinto da Dani Alves, invece, lo scontro tra i due migliori terzini destri del mondo: a pesare molto sulla valutazione, però, è sicuramente anche il fatto che il terzino del Barça è molto facilitato nel suo gioco dal tiki taka Blaugrana.

Partita terminata a reti inviolate, quindi, ma che il Barcellona, con il suo 65% di possesso palla e i 15 tiri scoccati cercando la porta difesa da Julio Cesar, avrebbe sicuramente meritato.

Il fortino Nerazzurro, però, regge tutto sommato bene. Gran parte del merito va quindi data a Samuel, vero e proprio fuoriclasse del ruolo e attualmente indubbiamente tra i migliori centrali al mondo. Sempre più inspiegabile, quindi, come possa Maradona non prenderlo nemmeno in considerazione con una convocazione.

Le brutte notizie per il calcio italiano, comunque, continuano a Lione dove la Fiorentina, punita oltremodo dall’arbitro che in chiusura di primo tempo espelle ingiustamente Gilardino, si piega al Lione, passato grazie ad una rete della giovane stella Miralem Pjanic.

Così come shock è stato l’esordio di un ragazzino italiano, quel Vito Mannone ex portiere delle giovanili atalantine da cinque anni in forza ai Gunners: nei primi cinque minuti del suo primo match in Champions, infatti, Vito ha subito ben due reti (una favorita da una leggerezza incredibile di Eduardo, l’altra su rigore). Fortunatamente per lui, però, si è poi ripreso subito, riuscendo a blindare da lì al termine del match la propria porta, favorendo quindi rimonta e sorpasso dei suoi.

L’unica vera buona notizia per il nostro calcio, quindi, viene, paradossalmente, da Stoccarda: il campionato tedesco, infatti, sta guadagnando molti punti rispetto all’italiano nella speciale classifica di coefficiente UEFA e nel giro di un paio d’anni potrebbe finire col sorpassarci, togliendoci un posto in Champions.
E’ quindi assolutamente necessario che le nostre compagini, tanto in questa competizione quanto in Europa League, inizino a fare meglio delle squadre tedesche.

Tedeschi che sono però partiti meglio ieri, con il Wolfsburg vittorioso 3 a 1 sul CSKA ed il Bayern vittorioso 3 a 0 ad Haifa.
Oggi, invece, mezzo passo falso piuttosto pesante dello Stoccarda che al Gottlieb-Daimler-Stadion viene fermato dai Glasgow Rangers sull’1 a 1.

Gufare non è certo bello, ma c’è davvero da sperare che le squadre non facciano meglio delle nostre quest’anno.

Ecco qui di seguito risultati ed highlights delle partite giocate oggi:

Liverpool – Debrecen 1 – 0 45’ Kuyt
Lione – Fiorentina 1 – 0 76’ Pjanic
Siviglia – U. Urziceni 2 – 0 45’ L. Fabiano, 70’ Renato
D. Kiev – R. Kazan 3 – 1 71’ Yusuf, 79’ Magrao, 85 Gusev
25’ Dominguez
Inter – Barcellona 0 – 0  
Stoccarda – Rangers 1 – 1 18’ Pogrebnyak
77’ Bougherra
Olympiakos – AZ 1 – 0 79’ Torosidis
S. Liegi – Arsenal 2 – 3 2’ Mangala, 5’ (p.) Jovanovic
45’ Bendtner, 78’ Vermaelen, 81’ Eduardo

1 commento

  1. Gilardino in Europa paga ancora la simulazione grottesca contro lo United di due anni fa, l’ho visto giocare qualche volta da quando è alla Fiorentina e non gli fischiano mai nulla o gli fischiano contro. Spero che con l’espulsione di ieri considerino il suo conto in pareggio. L’Inter per me ha giocato una buona partita, in proporzione ha fatto molto peggio il Barça, gran possesso palla ma occasioni vere davvero poco. Di dominio effettivo non ce n’è stato, si, il possesso palla, ma nei 30 minuti centrali del primo tempo l’Inter era riuscita ad arginare anche quello. D’altro canto non ricordo una singola partita del Barcellona nell’ultimo anno in cui i blaugrana abbiano tenuto meno del 65% di possesso palla, anche contro grandissime squadre, è inevitabile per come è costruita e non considero quel dato indicativo di reale dominio. Ho visto partite del Barça finire con possesso di palla vicino all’80% per gli uomini di Guardiola. Alla fine il Chelsea di Hiddink non se la giocò molto diversamente nell’andata della semifinale di champions 2009. Come prima partita non è stata malvagia per l’Inter secondo me, considerato che la condizione atletica è quella che è e non potevano reggere più di tanto i 30 minuti di pressing infernale del primo tempo. Vanno prese indicazioni comunque, per il ritorno: pressing sui difensori per non far iniziare l’azione e costringere Valdes al lancio lungo, molta spinta dei terzini perchè Alves e Abidal sono vulnerabili e Messi e Henry difficilmente vanno a dare una mano. Alla fine secondo me l’inter ha impostato abbastanza bene la partita, nelle condizioni attuali difficilmente poteva giocarsela in altra maniera, non è stata troppo passiva. Forse i centrocampisti non hanno accompagnato troppo ma: Muntari doveva fare il terzino, visto che Chivu prendeva a uomo fisso Messi (ottima idea e gran partita del rumeno), quindi in fase di spinta era spesso in ritardo e affaticato dal lavoro difensivo; Motta giocava basso per avere in mezzo un uomo da cui potesse ripartire la manovra; Zanetti a questi livelli come centrocampista è un cancro in fase di possesso. Con Cambiasso e Stankovic disponibili dal primo minuto potrebbe essere una storia diversa. Partita comunque “falsata” dagli errori dei guardalinee, che hanno più volte mortificato le ripartenze dell’inter o alcune giocate in profondità del Barça

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