Ranking FIFA aprile 2011

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E’ un anno esatto che non mi occupo del Ranking FIFA e torno a farlo, incidentalmente, giusto in occasione del ritorno della nostra nazione all’interno della top ten.

Come è possibile vedere tornando a dodici mesi fa, però, la situazione, per quanto in fase di miglioramento, resta ancora piuttosto grigia. Rispetto ad un anno fa cediamo infatti 165 punti e quattro posizioni. Non esattamente il massimo.

Italia che cresce comunque di 62 punti guadagnando due posizioni rispetto a marzo. Italia che è l’unica nazione, assieme al Brasile, a crescere nell’attuale top ten. Tutte le altre, infatti, hanno registrato una perdita in termini di punteggio, anche quando non accompagnata da una retrocessione in termini di posizioni.

E’ il caso, ad esempio, di Spagna ed Olanda, che ancora godono dell’ottimo Mondiale disputato la scorsa estate. Pur perdendo rispettivamente 23 e 28 punti le due nazioni europee finaliste in Sudafrica restano saldamente al primo e secondo posto del Ranking con un ottimo margine sul Brasile che sfrutta al meglio il vistoso calo di Germania ed Argentina (più di cento punti) per arrivare ad occupare la terza piazza assoluta.

In calo, e non di poco, anche Inghilterra ed Uruguay, che perdono 49 e 78 punti restando però saldamente in sesta e settima posizione. Guadagna invece una posizione, pur perdendo otto punti, il Portogallo. Il tutto grazie al tracollo (saldo negativo di 80 punti rispetto al mese precedente) della Croazia, ora in decima posizione con qualcosa meno di 1000 punti.

Prendendo in considerazione i primi cinquanta posti, poi, troviamo ben tre squadre capaci di guadagnare più di venti posizioni in un solo mese. Si tratta di Israele, Belgio (25 a testa) ed Albania (23), con i primi che registrano il miglior incremente (177 punti guadagnati).

Il tracollo peggiore, relativamente alle prime cinquanta posizioni, lo fa invece registrare il Camerun, che pur perdendo solamente 8 punti scala di sei posizioni.

Prendendo in considerazione la classifica nel suo intero è possibile notare come, invece, sia l’Irlanda del Nord a far registrare il peggior saldo in termini di punteggio (ben 25 posizioni perse), con la già citata Argentina che è, forse incredibilmente, la nazione che fa registrare il peggior tracollo in termini di punteggio (136 punti persi, per l’esattezza).

Diverse altre squadre, comunque, hanno subito variazioni – di punteggio o posizione – sensibili. Eccone un piccolo riassunto.

A crescere bene a livello di punteggio sono stati, oltre all’Italia e ad Israele, la Svezia (58), la Turchia (67), il Belgio (142), il Sud Africa (50), l’Algeria (70), la Romania (58), la Bosnia (60), l’Albania (100), Senegal (84), Georgia (67), Libia e Mali (62), Canada (48), Zambia (51), Ruanda (53), Tagikistan (59), Madagascar (71), Turkmenistan (59), Maldive (65), Nepal (72) ed Afghanistan (51).
A livello di posizioni, invece, registrano variazioni significative, oltre ai già citati Israele, Belgio ed Albania anche Algeria (15), Romania (11), Bosnia (12), Senegal (18), Georgia (16), Libia (13), Mali (15), Malawi (10), Ruanda (10), Tagikistan (14), Madagascar (18), Turkmenistan (15), Maldive (18), Nepal (22) e Kirgizistan (14).

A perdere molti punti, oltre ad Argentina, Germania, Inghilterra, Uruguay e Croazia, sono Grecia (53), Russia (60), Slovacchia (52), Ungheria (95), Bielorussia (77), Irlanda del Nord (85), Marocco (48), Austria (81) e Cuba (92).
Per ciò che concerne i tracolli in termine di posizioni sono invece – oltre alla già citata Irlanda del Nord – Ungheria, Bielorussia, Tunisia, Giamaica e Scozia (16), Guinea e Cuba (18), Giordania (12), Liechtenstein (10), Taipei (14) e Cambogia (15) a far registrare i risultati peggiori.

In coda, quindi, restano sei, proprio come l’anno scorso, le squadre a quota 0 punti. A differenza di allora, però, non troviamo più la Repubblica Centrafricana bensì Andorra a fare compagnia a San Marino, Anguilla, Montserrat, Samoa Americane e Papua Nuova Guinea.