Roma vs. Chievo – Diciannovesima giornata di Serie A – 09/01/10

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La Roma scende in campo in odore di zona Champions per provare a riconquistare uno dei primi quattro posti del campionato. Per farlo mister Ranieri lancia dal primo minuto un Luca Toni molto voglioso di impressionare per provare a convincere Marcello Lippi ad inserirlo nella lista dei giocatori che tenteranno di difendere il titolo Mondiale vinto tre anni e mezzo fa in Germania. Dal canto suo, invece, Di Carlo vuole invece strappare almeno un pareggio per poter continuare sulla buona strada percorsa in questo girone di andata dai suoi ragazzi.

CRONACA
L’inizio è col botto ed inganna un po’ tutti. Dopo solo ventidue secondi di gioco, infatti, Toni si fa subito vedere provando una conclusione che viene però deviata in angolo dal tempestivo intervento di Davide Mandelli. Sugli sviluppi dello stesso la Roma passa però in vantaggio: Pizarro centra in direzione di capitan De Rossi che svetta bene per un’incornata che non dà scampo a Sorrentino.

De Rossi e compagni festeggiano l'immediato 1 a 0

Una manciata di minuti e la punta proveniente dal Bayern Monaco dimostra ancora una volta tutta la sua pimpantezza: Taddei crossa da destra per lo stesso Toni che, mossosi benissimo, si libera del suo diretto marcatore per andare ad impattare di testa. La sua conclusione è però imprecisa e non trova lo specchio della porta difesa dall’ex portiere dell’AEK Atene.

Al decimo la partita viene segnata irrimediabilmente: lo slancio Giallorosso è infatti frenato dall’intempestiva espulsione di Doni, con il portiere carioca costretto ad un’uscita rocambolesca che lo porta a colpire il pallone con una mano per chiudere su Abbruscato.
Per ovviare a quanto successo Ranieri è quindi costretto a correre ai ripari inserendo Bogdan Lobont al posto di Vucinic e ridisegnando tatticamente la squadra: un lineare 4-4-1 con Toni unica punta che in fase di possesso diventa però 4-3-1-1, con il mobilissimo Perrotta pronto a guadagnare la trequarti campo per sostenere la punta di Pavullo nel Frignano.

Giocando in 10 contro 11 i Giallorossi sono quindi costretti a rallentare il ritmo e, nel contempo, ad arretrare di qualcosa il proprio baricentro, tenendendo quindi ad addormentare il gioco. Perché, c’è da dirlo, dal canto loro i giocatori clivensi non fanno nulla per imporre un’accelerata alla partita né per sfruttare la superiorità numerica.

Così nei minuti successivi all’espulsione del portiere romanista la partita si fa di una noia unica tanto che la prima vera conclusione verso la porta della squadra di casa arriva solo al trentasettesimo quando Abbruscato, uno dei pochi vivi sulla sponda clivense, calcia a lato dal limite.

Prima di rientrare negli spogliatoi c’è spazio per l’ennesima combinazione Taddei-Toni con la punta che non riesce però ad infrangere lo specchio della porta facendosi disinnescare la conclusione dal portiere avversario.

In apertura di ripresa un intervento approssimativo di Lobont, goffo nello smanacciare un traversone giunto dalla propria sinistra, offre ad Ariatti un’occasione d’oro. Il centrocampista di Reggio Emilia dimostra però una sensibilità di piede quantomeno approssimativa e nel mettere a lato il pallone si mangia una discreta opportunità di trovare il pareggio.

Ariatti e Toni lottano per il possesso del pallone

Un solo minuto e Perrotta prova a sfruttare una sponda di Toni con una conclusione piuttosto velleitaria dal limite. Poco più tardi, quindi, Toni fa il Vucinic: Luca prende infatti palla da sinistra e dopo aver portato palla sino sul fianco dell’area salta seccamente Mandelli con un tunnel, penetrando in area. A quel punto al centrale clivense non resta che trattenere per la maglia l’avversario che, molto furbescamente, si lascia andare. L’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore. Non dimostra però dubbi nemmeno Sorrentino che fa il fenomeno andando a parare la potente conclusione di Pizarro.

La paratona di Sorrentino dovrebbe dare la carica ai suoi, ma così non è. Il gioco del Chievo resta infatti molto più che compassato tanto che guardando il match si fa quasi fatica ad accorgersi che la squadra di casa gioca con l’uomo in meno. Non solo: per quanto siano in svantaggio i giocatori del Chievo non riescono a costruire palle goal nemmeno con la forza dei nervi, finendo anche per concedere qualcosa agli avversari. Al 67′, ad esempio, ci prova Riise con uno dei suoi proverbiali quanto micidiali calci di punizione. Il terzino norvegese però non trova lo specchio, mettendo la palla non di molto a lato.

Un paio di minuti e Cassetti si mangia un’occasione incredibile: il Chievo sembra in bambola nonostante la superiorità numerica, Taddei effettua l’ennesimo cross da destra e trova sul secondo palo un Cassetti che si può inserire completamente in solitaria. Il terzino bresciano, però, affossa clamorosamente il pallone non riuscendolo ad impattare adeguatamente e divorandosi letteralmente il goal che probabilmente avrebbe chiuso il match.

Il Chievo pare proprio non riuscire a costruire nulla tanto che l’unica occasione interessante che riesce a costruire arriva all’84’ ed è un calcio di punizione di Bentivoglio, parato comunque senza eccessivi patemi dal portiere rumeno.

COMMENTO
Se non avessi visto coi miei occhi Mazzoleni espellere Doni all’undicesimo minuto non avrei mai potuto credere che la Roma abbia giocato in inferiorità numerica questa partita. Il tutto, è giusto dirlo, più per la pochezza a tratti sconcertante del Chievo di oggi che per la prestazione di una buona ma non trascendentale Roma cui va comunque un applauso per aver retto ottanta minuti senza il ben che minimo tentannamento.

Roma che quindi agguanta, almeno temporaneamente, la quarta posizione e che si candida fortemente per un posto in Champions. Soprattutto se Luca Toni dovesse essere quello visto stasera sino al termine del campionato. A lui va infatti, e senza ombra di dubbio, il mio personalissimo riconoscimento come MVP del match.

E' Luca Toni l'MVP del match

MVP
Non può che essere Toni, come detto.
L’ex Bayern Monaco, infatti, lotta come un leone dal primo all’ultimo minuto risultando decisivo in occasione del goal vittoria (è lui, infatti, a guadagnarsi il calcio d’angolo che porterà all’1 a 0) ma, soprattutto, nel corso degli ottanta minuti giocati dalla sua Roma in inferiorità numerica. Lasciato tutto solo là davanti, infatti, si batterà allo stremo delle forze per tenere il più alto possibile ogni pallone transitante nella sua zona e per provare, quando gliene viene data l’opportunità, a pungere.

Maiuscolo, ad esempio, nell’occasione del rigore guadagnato: con un’azione di altri tempi, infatti, la punta di Pavullo nel Frignano si fa largo tra le maglie della difesa avversaria senza esitazioni di sorta, lasciandosi poi andare nel momento in cui sente la sua maglietta venire tirata.

Una prestazione davvero eccellente, non c’è che dire. Continuasse così sino a giugno metterebbe davvero in crisi Marcello Lippi: il Luca Toni visto oggi un posto ai Mondiali lo varrebbe senza ombra di dubbio.

TABELLINO
Roma vs. Chievo 1-0
Marcatore: 1′ De Rossi
Roma: Doni; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi (65′ Brighi), Taddei, Perrotta; Vucinic (13′ Lobont) Toni. (81′ Baptista). A disposizione: Andreolli, Motta, Cerci, Guberti. Allenatore Ranieri.
Chievo: Sorrentino; Frey, Mandelli (74′ Marcolini), Yepes, Mantovani; Bentivoglio, Rigoni (56′ Luciano), Ariatti, Pinzi; Bogdani (71′ Granoche), Abbruscato. A disposizione: Squizzi, Morero, Malagò, De Paula. Allenatore: Di Carlo.
Arbitro: Mazzoleni (BG).
Ammoniti: 33′ Mandelli (C), 45′ Yepes (C), 68′ Mantovani (C).
Espulsi: 11′ Doni (R).
Note: all’11’ del secondo tempo Sorrentino para una rigore a Pizarro.