Russia vs. Irlanda del Nord – Qualificazione Mondiale Brasile 2014 – Gruppo 6 – 07/09/12

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Lo ammetto, non era certo difficile centrare la vittoria casalinga di questa Russia contro la Nord Irlanda. Non per nulla, del resto, la quota era piuttosto bassa (1,20) e la partita l’avevo inserita nella multipla di livello basso.

Troppo sbilanciati, nel complesso, i valori tecnici in campo. La Russia, pur non potendo schierare uno degli ormai pluricitati “top player”, mette in campo un 11 quadrato e talentuoso quel tanto che basta a mettere alle corde avversari sulla carta di livello nettamente inferiore.

Così a proteggere il solito Akinfeev (più di 50 caps internazionali per lui) c’è la linea a quattro composta – da destra a sinistra – da Anyukov, Berezutsky, Ignashevic e Kombarov. Giocatore, quest’ultimo, su cui Capello dice di puntare parecchio.
A centrocampo, quindi, Shirokov e Denisov a dare solidità e protezione al reparto arretrato, Dzagoev, Fayzulin e Bystrov a supportare l’unica punta Kerzhakov.

E’ un primo tempo a due velocità quello che viene giocato da una Russia comunque non indiavolata.

L’inizio è dei più tranquilli. Una tranquillità, quella russa, propria di chi sa di essere più forte e di poter vincere la partita in qualsiasi momento.

Così per un quarto d’ora la partita sembra essere addirittura equilibrata. Certo, l’Irlanda del Nord è poca roba ma non è disposta male in campo. E, soprattutto, pur conscia della propria inferiorità non ha assolutamente voglia di regalare nulla agli avversari.

Nella seconda metà di tempo, però, la squadra di Capello cresce, e decide di prendere in mano la partita. Senza strafare, certo, ma comunque dimostrando chiaramente chi comanda e chi ha il possesso del campo e le chiavi del gioco.

Così in men che non si dica iniziano a piovere occasioni da goal. Una delle quale, con Kerzhakov vestito da assist man e Fayzulin bravo ad infilarsi in area col giusto tempismo, sblocca il risultato, portando giustamente avanti la nazionale dell’est Europa.

Nel complesso sono cinque le occasioni più o meno lampanti che la squadra di Capello riesce a costruire approfittando di una retroguardia, quella nordirlandese, certo non impeccabile.

La ripresa è giocata più o meno sulla stessa falsariga. L’Irlanda del Nord cerca di non farsi schiacciare eccessivamente e pur concedendo campo ai più dotati giocatori russi non abbassa mai la testa, dimostrando grinta e orgoglio.

I giocatori di casa, dal canto loro, continuano col loro forcing blando, rimanendo in totale controllo del match. Del resto dopo la rete dell’1 a 0 non serve giocare a spron battuto per portare a casa tre punti già comunque scontati alla vigilia.
Logico che, rispetto ai primi quarantacinque minuti, i tentativi di affondo siano più limitati.

Così Dzagoev e compagni mantengono il baricentro equilibrato, cercano di non concedere nulla in fase di non possesso e di dare qualità alla propria manovra.

Certo, il gioco mostrato da Xavi, Iniesta e compagnia negli ultimi anni, tra Barcellona e Nazionale, è di un altro livello, ma nonostante questo i giocatori di Fabio Capello non si limitano a fare possesso palla sterile e fine a sé stesso né ad addormentare il gioco. Dosano le forze tenendo sempre comunque il pallino del gioco e mettendo in campo una discreta propositività che si traduce in un bel gioco a tratti avvolgente, in altri più lineare ma comunque sempre interessante.

Esattamente come nel primo tempo, quindi, nella seconda parte di frazione la Russia spinge sull’acceleratore. Così in un paio di minuti fioccano due occasionissime.

La prima la si registra al settantacinquesimo minuto, quando Bystrov è messo giù a un passo dall’area di rigore da McAuley. Sul punto di battuta (centrale, ad un diciassette metri dalla linea di porta) si presenta Kerzhakov, che batte forte sul palo alla sinistra di Carroll, battuto, colpendo proprio il montante.

Un paio di minuti e Kokorin entra in area, venendo atterrato da Cathcart. L’arbitro non ha dubbi: rigore ed ammonizione.
Sul punto di battuta si presenta Shirokov, che spiazza facilmente Carroll per il 2 a 0 finale.Shirokov

La sensazione, a fine match, è di aver assistito ad una partita giocata su ritmi e livelli non certo irresistibili. Ma, soprattutto, di aver assistito a un confronto tra due squadre di livello troppo diverso, con i padroni di casa che, consci di ciò, hanno voluto portare a casa i tre punti seguendo il famoso detto “massimo risultato col minimo sforzo”.

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