Scambio Vucinic – Guarin: chi ci guadagna?

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Sembrerebbe essere in via di definizione lo scambio, a titolo definitivo, dei cartellini di Vucinic e Guarin tra Juventus ed Inter.

https://twitter.com/sciabolatablog/status/425234964347887616

Inizialmente il giocatore montenegrino sembrava destinato a trasferirsi a Londra, sponda Gunners.
L’Arsenal però avrebbe richiesto il giocatore solo in prestito, trovando il secco no di Marotta. Che, secondo i soliti beninformati, avrebbe risposto qualcosa del tipo “o undici milioni o non se ne fa nulla”.

L’interruzione delle trattative con l’Arsenal ha dato il la all’Inter, che ha a sua volta richiesto Vucinic in prestito. Controproposta: “dateci Guarin”. L’idea è piaciuta e le due società sembrano arrivate ad un niente dall’accordo: Vucinic avrebbe già salutato i compagni e lasciato Vinovo in direzione Milano. Guarin dovrebbe invece approdare a Torino domani, per sostenere le visite mediche.

Ma in questo scambio (che dovrebbe essere alla pari, con i cartellini di entrambi i giocatore che verranno valutati 15 milioni, generando plusvalenza per entrambe le società) chi ci guadagna?

Personalmente non sarei categorico come la maggior parte di chi, sui social, ha commentato fino ad ora. E direi un po’ tutti, in realtà.

Analizziamo con ordine.

Inter

Guarin all’Inter ebbe un impatto più che discreto inizialmente, ma è andato a perdersi abbastanza presto. Dal punto di vista mentale è un ragazzo che deve sentirsi sempre motivato per rendere al meglio, e probabilmente giocare in una squadra con tante difficoltà come l’Inter non lo ha aiutato in questi mesi.

Il potenziale tecnico atletico però c’è, e lo sa bene chi come me seguì molto il Porto di AVB a suo tempo, quello che proprio con Guarin come mezz’ala destra (e Falcao bomber implacabile) vinse l’Europa League, per intenderci.

Ciò che penso in relazione al rapporto Guarin-Inter è che il ragazzo avesse bisogno di cambiare aria. Non per nulla da qualche tempo si inseguivano voci di mercato che lo riguardavano, come ad esempio un interessamento del Chelsea di Mourinho per lui.

Personalmente trovo che la scelta di cedere Guarin sia giusta.

A questo punto però c’è da capire se la contropartita può essere adeguata.

In assoluto direi di no. Nello specifico invece le cose cambiano.
Personalmente ho sempre trovato Vucinic giocatore troppo discontinuo. Capace di grandissime giocate, in virtù di un grande talento, ma complessivamente non in grado di garantire un rendimento al top per un fronte temporale accettabile.

Però l’Inter ha una situazione disastrosa in attacco, un po’ per demeriti e un po’ per sfortuna.

L’idea di base di Mazzarri, probabilmente, era quella di giocare col duo tutto argentino Palacio-Milito. Quest’ultimo, però, ha avuto grandi problemi fisici ed ha fatto saltare i piani del tecnico livornese. Che ha così spesso ripiegato su un – impresentabile, lasciatemelo dire – 3-5-1-1.

Posto quindi l’intoccabilità del sempre sottovalutatissimo Palacio ed il fatto che Mazzarri “non veda” Icardi e Belfodil ecco che Vucinic potrà rivelarsi acquisto utile per l’Inter.

Del resto se è vero che ha spesso mostrato un po’ di indolenza e molta discontinuità, è altrettanto palese come sia stato uno dei protagonisti degli ultimi due Scudetti vinti dalla Juventus.

Guarin

Come detto qui sopra, il ragazzo aveva bisogno di cambiare aria.

Di lui parlai – e bene – quando due anni e mezzo fa si diceva potesse finire a Roma.

Anche Guarin, come Vucinic, è un giocatore abbastanza indolente. Anche se forse nel suo caso, dicevo, è più una questione di ambiente che non “vitale”.

Guarin che in Portogallo giocava come mezz’ala destra nel 4-3-3. Che sia un ulteriore indizio della volontà di Antonio Conte di cambiare modulo?

Sicuramente Guarin, prestazionalmente parlando, vale molto più di quanto fatto vedere a Milano.

In un contesto come l’attuale Juventus potrebbe dimostrare anche in Italia di che pasta è fatto.

Vucinic

Protagonista dei primi due Scudetti della Juventus di Conte, è stato pedina fondamentale di quelle due vittorie, collezionando un totale di 63 presenze (4378 minuti) nell’arco delle due stagioni (condendo il tutto con 19 reti).

Con l’arrivo di Tevez e Llorente, però, lo spazio per lui si era ridotto moltissimo: in sei mesi ha infatti visto il campo solo 8 volte, di cui la metà come subentrante dalla panchina.

Andare all’Inter diventa quindi, per lui, una buona opzione. Tornerà con ogni probabilità a giocare da titolare, lo farà in una delle squadre più blasonate d’Italia e sarà allenato da un mister che, sulla carta, non dovrebbe avere grossi problemi ad affidarsi a lui.

Juventus

Più ancora dell’Inter – che comunque cede un giocatore che aveva assoluto bisogno di cambiare aria prendendo in cambio un attaccante talentuoso e ben visto dal proprio mister – a guadagnarci potrebbe comunque essere la Juve.

I Bianconeri vanno infatti a rinforzare ulteriormente il proprio centrocampo, punto di forza della squadra nonché tra i reparti migliori in Europa. Tutelandosi anche per il futuro, qualora uno tra Pirlo – Vidal – Pogba – Marchisio dovesse lasciare Torino tra sei mesi.

Che Guarin valga più di quanto mostrato a Milano l’ho già detto. Che a Torino potrebbe trovare mister ed ambiente giusto anche.
Insomma, scommessa che probabilmente valeva la pena tentare.

Il tutto pensando anche all’aspetto tattico che ho citato in precedenza: da mesi si parla di un Conte solleticato dall’idea di cambiare modulo, passando ad un meno difensivista 4-3-3.
Per farlo ha sicuramente bisogno di esterni d’attacco, ma anche di mezz’ali di valore.

E come detto, Guarin al Porto si consacrò proprio in quel ruolo…

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