Stars of the future – Simone Sini: un fiore sestese sta sbocciando a Roma

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Simone Sini è tra i convocati della nostra under 17 al prossimo Mondiale di categoria (romagiallorossa.com)
Simone Sini è tra i convocati della nostra under 17 al prossimo Mondiale di categoria (romagiallorossa.com)

L’inizio del mondiale under 17 nigeriano è sempre più prossimo, andiamo quindi a conoscere un po’ meglio una delle possibili stelle di quel torneo, il difensore Azzurro Simone Sini.

Per farlo, però, non useremo il solito modo: ricerca di quante più informazioni possibili in rete, assimilazione delle stesse e stesura di un pezzo che racconti il giovane in maniera più completa possibile.

Questa volta, infatti, andremo direttamente alla fonte: una chiacchierata col ragazzo e poi via a scrivere di lui, sfruttando la possibilità di avere notizie complete e sicure.

Iniziamo, quindi.

Simone Sini nacque il 9 aprile del 1992 a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano.
Trasferitosi a Palermo in tenerissima età a causa del lavoro del padre iniziò a tirare i primi calci ad un pallone nel Monreale, dovre restò sino al successivo trasferimento della sua famiglia: ad otto anni, infatti, Simone lasciò la Sicilia per trasferirsi nella capitale.
La sua fame di calcio, però, non venne certo meno. Nonostante avesse passione anche per il nuoto, infatti, era il calcio il suo grande amore. Così, una volta arrivato a Roma, cercò subito un’altra squadra in cui giocare, finendo tra le fila del Tor di Quinto, gloriosa società romana con ben 4 campionati italiani juniores in bacheca.

Dopo sei stagioni nella sua nuova realtà, quindi, il passaggio alla Roma nell’estate del 2006. E quella Giallorossa è la squadra nella quale milita tutt’ora e con cui vinse un campionato Giovanissimi Nazionali ed una Nike Cup al primo anno.
Proprio quel campionato vinto al suo primo anno di Roma resta uno dei momenti più belli ed intensi della sua carriera calcistica. A precisa domanda, infatti, Simone ci risponde così: “Ci sono due momenti particolari… il primo risale a quando vinsi lo scudetto con i Giovanissimi Nazionali, l’altro è invece il goal contro la francia agli Europei under 17”.

Perché Sini non si mise in mostra solo per le capacità difensive, ma anche per il suo sangue freddo: quel goal venne infatti realizzato su rigore e risultò poi decisivo per il passaggio del turno. Una grande responsabilità per un ragazzo non ancora 17enne. Ragazzo che, però, dimostrò subito di che pasta era fatto.

Le cose, quindi, gli vanno molto bene alla Roma tanto quanto in nazionale. Sini, infatti, è uno dei punti di forza della nostra under 17, con la quale sta per disputare il Mondiale, appunto.

Difensore mancino elegante e tecnicamente raffinato ama giocare come difensore centrale, pur non disdegnando il ruolo di terzino sinistro. Il suo riferimento nel ruolo è Alessandro Nesta: non resta che sperare possa ripercorrerne i passi nel calcio professionistico!

E proprio in questo senso il ragazzo pare avere già le idee ben chiare, nonostante la giovanissima età. Il suo sogno, infatti, è quello “di diventare uno dei difensori piu forti del mondo”… proprio come Nesta, insomma.
Ma non solo: per l’immediato il sogno resta quello “di vincere il mondiale”. Come dargli torto?

E proprio riguardo all’esperienza Mondiale si focalizza la chiacchierata.

L’Italia, infatti, non ha mai vinto un Mondiale giovanile e la nostra rappresentativa under 20 è reduce da un Mondiale di categoria a due facce: da una parte il pessimo girone iniziale, con lo scialbo pareggio col Paraguay, la vittoria stentata e non del tutto meritata contro Trinidad, la pesante sconfitta contro i padroni di casa egiziani ed un passaggio del turno come una delle migliori quattro terze (su sei) dei vari gironi.
Dopo i tentennamenti iniziali, però, la grandissima prova contro una delle super favorite: la Spagna. Un ottimo 3 a 1 che portò la squadra di Rocca direttamente ai quarti. Qui la battaglia epica (terminata con otto soli uomini in campo) contro i magiari e la sconfitta finale con relativa estromissione.

Saranno quindi i ragazzi dell’under 17 a dover cercare la prima imposizione italiana in un Mondiale giovanile, e questo Pasquale Salerno e i suoi lo sanno bene.

A sentir parlare Simone, comunque, le chance di vittoria ci sono tutte: “Siamo una squadra ottima, completa in ogni reparto. Se giochiamo come sappiamo ce la giochiamo con tutti”.

E come abbiamo visto nella preview del Mondiale non gli si può dar certo torto: la nostra nazionale, infatti, è ben costruita. A partire dal portiere, che risulta essere uno dei migliori interpreti del ruolo attualmente rintracciabili in Europa, sino ad arrivare all’attacco, unico reparto che forse non convince appieno gli esperti. Anche se Dell’Agnello e Beretta (reduce da un infortunio, per altro) le qualità per imporsi le hanno tutte, bisogna solo capire come riusciranno a sfruttarle.

Uno degli aspetti che potrebbero fare la differenza, comunque, è quello mentale. Posto che, come detto, a livello tecnico la squadra a disposizione di Salerno è sicuramente di primissimo livello può essere proprio l’approccio alla partita a fare la differenza. E se capita a campioni affermatissimi e di lungo corso di soffrire certi big match è logico potersi aspettare altrettanto da un adolescente che grandi esperienze in questo senso ancora non le ha avute.
A tranquillizzarmi, però, ci pensa proprio Simone Sini, che parlando della pressione che la squadra sente addosso in questo momento dice: “Siamo tranquillissimi. Questo anche grazie all’ottimo staff con cui ci troviamo a lavorare, capace di non metterci pressione addosso”.

Gli ingredienti per disputare un grande Mondiale, quindi, ci sono tutti.

E Il Simozz (questo il soprannome affibiatogli dai compagni di squadra in questi anni) ha tutte le carte in regola per essere un protagonista di questo Mondiale. Chissà che la maglia Azzurra non possa cucirsela addosso ora per non togliersela fino a che non avrà smesso col calcio giocato.
Proprio riguardo alla nazionale, infatti, Simone dice, molto umilmente, che “Per ora penso a giocare bene con la naizonale under 17 e fare un grande mondiale, poi subito dopo alla Roma a giocare bene con la primavera. La nazionale A è troppo lontana. In quella nazionale  ci sono giocatori affermati, io non sono nessuno ancora”.

Un ragazzino, ma già con la testa sulle spalle. E con capacità tecniche, ma anche tattiche ed atletiche, ben superiori alla norma, a quest’età. Un ragazzo, insomma, che presenta tutti i tratti tipici di un campione in erba. Un ragazzo che oggi proverà ad andare a vincere un Mondiale giovanile, mentre un domani chissà… magari farà parte di un gruppo che proverà a ri-vincere il Mondiale, ma quello senior.

Simone Sini, gioiello della Primavera Giallorossa (calciomercato.it)
Simone Sini, gioiello della Primavera Giallorossa (calciomercato.it)

Perché le capacità, davvero, le ha tutte. Ora c’è solo da sperare che continui ad essere umile ed a lavorare ogni giorno con sempre più intensità ed impegno per potersi migliorare ulteriormente, andando ad imporsi anche nel calcio professionistico.

E se sarà bravo in questo, siamo sicuri: diventerà una delle tante star del futuro!

11 commenti

  1. Bellissimo pezzo… Complimenti per l’iniziativa!


  2. Giocatore molto interessante e, da buon romanista, mi auguro riesca veramente a diventare qualcuno.

  3. Il potenziale c’è sicuramente tutto!
    Ed essendo anche un ragazzo molto simpatico e disponibile… non ci resta che augurargli il meglio, a partire proprio dal prossimo Mondiale!







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