Stars of the future – Sotiris Ninis: l’ala albanese pronta a far volare la Grecia

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Ninis è ritenuto il futuro del calcio greco (uefa.com)
Ninis è ritenuto il futuro del calcio greco (uefa.com)

Calcisticamente greco, nacque però ad Himara, città albanese del distretto di Valona, il 3 aprile 1990 questa minuta ala attualmente in forza al Panathinaikos.

A soli dieci anni entra nell’Accademia della Giannis Pathiakakis, che lascia un anno più tardi per l’Apollon Smyrna, piccolo club della capitale ellenica. A fine 2003 arriva invece la chiamata del Panathinaikos, ed è una chiamata irrinunciabile: Sotiris ne approfitta ed entra a far parte delle giovanili di uno dei club più importanti e blasonati dell’intera Grecia.

Qui gli viene data la possibilità di giocare con continuità e migliorarsi, anche grazie alla costante supervisione dello staff del Prasinoi.

Il tutto fino al dicembre del 2006 quando in società si è ormai diffusa la convinzione che il futuro sia tutto dalla sua parte e si sente quindi il bisogno di blindarlo: pochi giorni prima di natale il piccolo Ninis, ancora sedicenne, firma il suo primo contratto da professionista, un quinquennale che lo lega a doppio filo al Pana.
Proprio in quei giorni, tra l’altro, vince l’HFF Young Player of the Year, un riconoscimento assegnato da giocatori e dirigenti al prospetto ellenico più interessante.

Due sole settimane più tardi, quindi, arriva l’esordio ufficiale in prima squadra: e lui, che nonostante fosse poco più di un bambino non risulta essere il più giovane esordiente nella storia di questa società, ripaga in pieno la fiducia di tutto l’ambiente, giocando un grandissimo match contro l’Eigaleo, divenendo addirittura MVP dell’incontro.

E’ un esordio col botto, un inizio choc. Un ragazzino che si impone e fa onde tra i pro.

Diventa quindi un punto fermo di quella squadra, tanto che un mese dopo il suo esordio in campionato arriva anche l’esordio europeo in Coppa UEFA contro il Lens (facendolo diventare il più giovane calciatore greco ad esordire in Europa). Il tutto due giorni prima di un 4 a 1 contro gli odiati rivali dell’AEK, con Sotiris che, grande protagonista della partita, firma una bella rete dal limite, offrendo anche due assist.

E’ proprio all’ora che il ragazzo prende una decisione importante per la sua carriera: il suo nome, infatti, comincia a circolare con insistenza ed il suo paese natale, l’Albania, si ricorda di lui. Arriva quindi una convocazione da parte della rappresentativa under 21 albanese che Ninis decide però di rifiutare, rivelando di voler giocare per la nazione che l’ha adottato: la Grecia.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=1QVAG5yxp1U]

Ed è una scelta che pare da subito essere felice dato che Sotiris parteciperà, di lì a poco, all’Europeo under 19 (lui che di anni ne aveva 17 ed era quindi tra i più giovani a scendere in campo in quella competizione) disputato in Austria dove si impone come trascinatore degli ellenici che grazie alle sue giocate arrivano sino a disputare la finale del torneo, poi persa 1 a 0 contro la Spagna di Daniel Parejo (l’autore della rete che consegna il titolo alle Furie Rosse), Sergio Asenjo, Aaron Ñíguez ed Emilio Nsue tra gli altri.

Di quell’Europeo, quindi, Ninis viene votato addirittura MVP ed al termine dello stesso gli esperti di calcio giovanile sono certi: è nata una stella.

La stagione successiva, però, sarà molto sfortunata per il ragazzo che subirà l’influsso di una serie di fattori negativi, finendo con l’involversi rispetto a quella precedente, dove si era imposto all’attenzione di tutti. Tra il cambio d’allenatore, con Josè Peseiro che dopo essere subentrato a Victor Munoz dimostrerà subito di non gradire particolarmente la sua presa in prima squadra, attirando l’ira dei tifosi, ed alcuni infortuni, il più importante dei quali riportato al tendine d’achille oltre ad alcuni muscolari (la cui colpa è stata data al fatto che ha giocato troppe partite tra i professionisti in così giovane età), Ninis finirà addirittura con l’essere reintegrato alle formazioni giovanili del Prasinoi.

In Grecia, però, l’hype mediatico su di lui resta alto, così come le aspettative.
Nonostante non sia più un punto fisso della prima squadra del Pana il Commissario Tecnico della nazionale all’epoca Campionessa d’Europa in carica, Otto Rehhagel, decide di farlo esordire in nazionale maggiore.
E lui, ancora una volta, ripaga appieno la fiducia dimostratagli, andando a segnare dopo quattro soli minuti di gioco e diventando così il più giovane calciatore ad aver mai segnato in maglia ellenica (battendo di 244 giorni il precedente record, fatto segnare da Kostas Eleftherakis più di trent’anni prima).
Il fatto che sia praticamente fuori dal “giro buono” del suo club, però, gli costa l’Europeo 2008. Il C.T. tedesco, infatti, dopo avergli regalato la gioia dell’esordio non se la sente di aggregarlo alla squadra che parte per l’Austria.

Quell’annata, comunque, si dimostra essere storta anche per il Panathinaikos, i cui dirigenti, a fine stagione, decidono di liberarsi di Peseiro che, già inviso ai tifosi per l’affare Ninis, viene individuato come il principale responsabile dell’annata fallimentare del Pana.
Al suo posto viene quindi assunto Henk Ten Cate, tattico olandese maestro nella gestione dei giovani.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ayFwVqQw5RY]

Il nuovo tecnico fa subito capire a Ninis le sue intenzioni di farne uno dei pilastri del suo Panathinaikos tanto che, dopo averlo immediatamente riportato in prima squadra, lo nomina vicecapitano del team, cosa che non era mai capitata ad un ragazzo così giovane nell’intera storia del club.
Fiducia ripagata, ovviamente, con Ninis che termina in seconda posizione nella speciale classifica degli assistman della Superliga Greca (a parimerito con una vecchia conoscenza del nostro campionato, Alvaro Recoba).

Subito dopo essere stato nominato vicecapitano della squadra, tra l’altro, Nikos Pateras, Presidente del club, subodorando il fatto che il suo nome sarebbe tornato sulla cresta dell’onda, decide di non perdere tempo ed a fine settembre 2008 gli fa firmare un rinnovo quadriennale.
Da sottolineare che in questo nuovo contratto sono state inserite due clausole importanti. La prima prevede che il giocatore possa accasarsi ad una qualsiasi altra squadra ellenica disposta a versare 17 milioni di euro per il suo cartellino.
La seconda, invece, prevede che se l’offerta arrivasse da una squadra straniera questa potrebbe ammontare a soli 10 milioni di euro: un vero affare.

In passato si mossero su di lui diverse squadre: Arsenal, Real Madrid, Milan (che secondo i media greci avrebbe opzionato il giocatore, notizia che però pare non abbia fondamento), Manchester United, Paris Saint Germain, Bayern Monaco e Siviglia, principalmente, hanno mandato i propri scout a visionarlo.
Il tutto però si è fino ad oggi risolto con un nulla di fatto.
Anche se il ragazzo, solo diciannovenne, c’è da scommettere non sia particolarmente turbato dalla cosa: ad Atene è trattato come un semidio, ha il completo affetto dei tifosi ed è un punto fisso della squadra: una situazione ottima per continuare ad evolversi, sicuramente migliore rispetto al tentare il salto in un top club in cui magari essere chiuso da giocatori più esperti e finire col perdersi (pensate a che fine farebbe se dovesse decidere di andare a giocare nel Real, ad esempio).

Destro naturale, per quanto non disdegni l’uso del mancino, è proprio sull’out di destra che preferisce giocare, non disdegnando comunque la posizione di trequartista classico.

Ninis, punto fermo del Pana (uefa.com)
Ninis, punto fermo del Pana (uefa.com)

Fisico compatto (173 centimetri per 68 chili di peso), controllo di palla elegante, rapidità di movimento ed esecuzione, tecnica sopraffina, bravo tanto negli spazi stretti quanto nell’allungo, prova gusto sia nel cercare la giocata risolutiva che nel deliziare la folla con un numero d’alta scuola, anche se fine a sè stesso (o quasi).

I numeri ci sono tutti, la classe è cristallina, il prezzo assolutamente accessibile.

Le nostre società si faranno scappare anche questo giovane di prospettiva o, soprattutto quelle che parlano di progetto-giovani, qualcuno si muoverà per portare in Italia questo potenziale crack del calcio mondiale?

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