Tottenham vs. Barcellona – Seconda giornata Gruppo 1 – Next Gen Series 2012/2013

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La Next Gen Series dello scorso anno, quella che vide l’imposizione finale di un’Inter – Primavera – guidata da Stramaccioni, non la seguii, non trovandone il modo.

Quest’anno spero invece di riuscirci. Che la rete mi sia amica.

Proprio oggi sono riuscito a recuperare il match tra Tottenham e Barcellona, due settori giovanili interessanti pronti a dare battaglia per imporsi a livello Europeo.

Prima di questa partita i padroni di casa erano riusciti ad imporsi 3 a 2 in Germania contro il Wolfsburg. Non era invece andato benissimo l’esordio Blaugrana, con i giovani di Barcellona incapaci di andare oltre l’1 a 1 casalingo contro l’Anderlecht.

Entrambe le squadre, con motivazioni differenti, scendono quindi in campo alla ricerca dei tre punti.

Ed è un Barcellona che dimostra da subito il dente avvelenato dopo i due punti persi in Spagna contro la compagine belga. Così dopo un minuto di gioco i giovani Blaugrana recuperano una palla a metà campo e vedono Godswill, il terzino destro, puntare l’area avversaria per scaricare poi un destro troppo docile e centrale, che viene bloccato senza problemi da Vigouroux.

Nel complesso però la partita fatica a decollare. Entrambe le squadre non si risparmiano sotto il punto di vista del dinamismo, anche sfruttando la freschezza dovuta alla giovane età, ma qualche indecisione in più la dimostrano sotto il profilo tecnico, laddove esce tutta la – ancora – scarsa maturità dei ragazzi in campo.

Per vedere un’azione degna di nota dobbiamo quindi attendere il dodicesimo, quando Godswill mette in mostra tutte le proprie lacune subendo un tunnel di tacco da Kevin Stewart (terzino sinistro nonché capitano Spurs) che così facendo lancia Alex Pritchard sulla fascia. Conversione verso il centro, tiro a girare sul secondo palo che si spegne alto sopra la traversa.

Per provare a sbloccare il risultato il Barça si affida agli schemi da calcio piazzato. Così quando Adama è scioccamente steso da Stewart (troppo avvezzo alle entrate in scivolata) capitan Nando si porta sul punto di battuta (lato destro dell’area) e centra un pallone rasoterra, più o meno all’altezza del dischetto del rigore, cui va incontro il centrale difensivo camerunense Macky Bagnack, che gira però a lato di prima intenzione.

La rete Blaugrana è comunque nell’aria e arriva al diciannovesimo minuto quando Xavier Quintillà Guasch mette in mostra tutta la sua tecnica (nota bene: gioca terzino sinistro) effettuando un lancio a tagliare tutto il campo in direzione di Adama, l’ala destra della formazione catalana. Messa palla a terra saltare Kevin Stewart, che aveva dimostrato di temere e subire la rapidità dell’esterno avversario anche nell’azione raccontata qui sopra, è un gioco da ragazzi, seminarlo più facile che bere un bicchier d’acqua e centrare la palla sul primo palo l’unica alternativa possibile.
Qui spunta Sandro, lesto a seguire l’azione per infilarsi tra Milos Velijkovic e Dominic Ball, i due centrali difensivi Spurs. E altrettanto rapido e deciso a girare la palla sul secondo palo, dove Vigouroux non può nulla.

La reazione è comunque quasi istantanea. Tre minuti e Alexander McQueen (terzino destro Spurs) è servito a destra, sulla corsa, e centra un pallone su cui cerca d’intervenire Souleymane Coulibaly (punta), che è però ben contrato da Robert (l’altro centrale Blaugrana assieme a Bagnack), che lo chiude in angolo.

Subito dopo è invece Giancarlo Gallifuoco a provarci. Il suo destro al volo dal limite finisce però ben lontano dalla porta difesa da Ondoa.

Il giocatore più pericoloso dei padroni di casa, che dopo la scoppola di Sandro prendono abbastanza bene il controllo del campo, è comunque proprio Coulibaly, la punta centrale dell’attacco Spurs. Che intorno alla mezz’ora, e nell’arco di una mezza dozzina di minuti, ci prova un paio di volte in rovesciata, in entrambi i casi non riuscendo però a trovare lo specchio della porta Blaugrana.

Coulibaly che appena scocca il quarantunesimo mette in mostra tutto il proprio potenziale, facendo tutto bene fuorché la conclusione. Kenneth McEvoy (ala destra) centra un pallone che Bagnack spazza di prima intenzione. La sfera finisce però a Nabil Bentaleb che serve rapidamente Gallifuoco, abile a girare il pallone in area di prima intenzione.
Dove Coulibaly si va a trovare in situazione di uno contro uno con Robert, con Macky Bagnack salito sull’italoaustraliano e messo fuori combattimento proprio dal tocco rapido di ques’ultimo.
A quel punto per il 17enne ivoriano ex Siena è un gioco da ragazzi liberarsi del diretto marcatore con un bel colpo tacco. Non resterebbe che freddare Ondoa. Sul più bello, però, viene meno la freddezza, e la Scarpa d’Oro del Mondiale under 17 del 2011 (dove segnò ben 9 reti – di cui 4 contro la Danimarca e 3 contro il Brasile -, convincendo gli Spurs a prelevarlo dai Bianconeri toscani) calcia potente ma centrale, non impensierendo il camerunense Joseph Fabrice Ondoa Ebogo, che neutralizza la conclusione in due tempi.

In chiusura di tempo è invece Pritchard a rendersi pericoloso: con una serie di doppi passi imbambola Godswill, lo supera e calcia a giro cercando il secondo palo, battendo Ondoa ma trovando la traversa a negargli la gioia del pareggio.

A dieci minuti dall’inizio della ripresa Xavier Quintillà vuole mettere nuovamente in mostra la prelibatezza del suo sinistro e lancia Ebwelle, che dopo aver addomesticato il pallone calcia senza però trovare lo specchio.

La ripresa sembra quindi arridere al Barcellona, schiacciato dai padroni di casa per tutta quella porzione di primo tempo che andava tra la loro rete e la fine dello stesso.
Al sessantaduesimo così Ebwelle e Sandro si incrociano col primo che scarica palla al secondo, il cui tiro si spegne però a lato.

Proprio Sandro, l’autore dell’1 a 0, trova il raddoppio. E’ il settantatreesimo quando Ondoa rilancia lunghissimo dalla propria area e trova il duo di centrali Spurs assolutamente impreparati a quell’eventualità. Cosa che invece evidentemente non riguarda la punta Blaugrana, lestissima a partire in velocità, far suo il pallone, non farsi rimontare dagli avversari e bucare Vigouroux con un bel destro all’incrocio dei pali.

In chiusura poi sarà proprio il portiere di casa a consegnare al Barça il possibile 3 a 0. Col neo entrato Joel, però, che calcerà proprio contro all’estremo difensore un pallone praticamente solo da spingere in porta.

Nel recupero c’è così ancora tempo per un sussulto: McEvoy svetta di testa sul primo palo, su azione di corner, girando la palla verso la porta difesa da Ondoa, salvato solo dalla traversa.

Tottenham 0, Barcellona 2. Pur senza mettere in mostra talenti alla Xavi, Iniesta o Messi il Barcellona continua quindi ad avere un settore giovanile di tutto rispetto.

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