Varese vs. Verona – Andata semifinale playoff Serie B 2011/2012 – Troppo Varese, pochissimo Verona

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Domina in lungo e in largo il Varese di Maran, che parte col piede giusto in questi playoff che potrebbero regalare un sogno impensabile solo un due/tre anni fa a tutta la città e la provincia, da sempre conosciuta e rinomata più per il basket, il volo ed il canottaggio che non per il calcio.

Vibrano però i calciofili varesini, giunti in massa al Franco Ossola credendo nel miracolo.

E la squadra risponde alla grande, riscattando quel 3 a 0 patito proprio a Verona in regular season grazie alle reti di Kurtic e Terlizzi e ad una prestazione globale di altissimo profilo.

Troppo contratto e rinunciatario il Verona di Mandorlini, che scende in campo, nonostante il 4-3-3 base, per cercare un pareggio che non arriverà, infrangendosi anzi dopo soli due minuti quando Kurtic, su punizione, batte sul proprio palo un Rafael non esente da colpe.

Da lì in poi, in particolar modo nel primo tempo, sarà un monologo varesino.

Solo sporadiche e comunque senza nerbo le avanzate ospiti, continuative e ficcanti, invece, quelle varesine.

Padroni di casa trascinati in particolar modo da un sempre immenso Neto Pereira, che, non mi stancherò mai di dirlo, non si capisce come a 33 anni possa non aver ancora assaggiato la Serie A, e di un Emanuel Rivas in grande spolvero che nei primi quarantacinque minuti domina la sua fascia ridicolizzando a più riprese i diretti avversari e mettendo in mostra una facilità di dribbling disarmante, che ricorda un po’ quella di uno dei beniamini Biancorossi che lo scorso anno sfiorarono l’impresa: Alessandro Carrozza.

E’ forte, compatto e maturo questo Varese, che segue i dettami tattici di mister Maran e che a sprazzi dimostra di poter essere serissima candidata ad un posto nella massima serie: come quando con tocchi rapidi nello stretto riesce ad uscire alla grande dalla propria metàcampo per distendersi in fase offensiva e creare apprensioni alla difesa veronese.

In cui, debbo dirlo, sono rimasto un po’ deluso dall’islandese Hallfredsson, altro giocatore che meriterebbe ben altri palcoscenici che non quelli comunque più che degni rappresentati dalla Serie B.

Vittoria più che meritata, insomma, per la squadra di casa che, a ben vedere, con un po’ di precisione in più sottoporta chiuderebbe con tre o quattro goal di vantaggio facili, chiudendo la pratica finale.

Da Cacciatore a De Luca a Rivas, però, è proprio l’ultima stoccata a mancare spesso agli uomini di Maran, che così tengono assolutamente in gioco un Verona che, ne sono certo, al ritorno scenderà in campo con tutt’altro spirito e il pugile all’angolo, al Bentegodi, potrebbe veramente essere il Varese.

Che ora dovrà quindi dimostrare di essere stato capace di fare un ulteriore step di maturità, andando su un campo ostico, con pubblico numeroso ed infuocato, se non a fare la partita quantomeno a reggere il colpo.

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