Verratti: quale futuro per il genietto di Manoppello?

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E’ notizia di questi giorni che il Real Madrid, dopo aver ufficialmente smentito la trattativa per Pogba tramite il proprio sito internet, sarebbe interessato ad acquisire le prestazioni sportive del talentino pescarese Marco Verratti, attualmente in forza al Paris Saint Germain.

La notizia in realtà non è del tutto nuova. Già un anno fa, infatti, si parlava del possibile passaggio del giocatore esploso sotto la guida di Zeman alla corte del Re di Spagna, trasferimento poi però non concretizzatosi nei fatti nonostante ci fosse il beneplacito di Carlo Ancelotti.

Oggi il tecnico italiano di fatto non c’è più, essendo stato rimosso dalla guida della squadra un anno prima della scadenza naturale del contratto. Chi sarà il suo sostituto non è ancora dato saperlo, ma è ormai chiaro come una potenza del marketing come il Real Madrid si muova sul mercato spesso a prescindere da vere e proprio valutazioni tecnico-tattiche.

Eppure proprio le valutazioni tecnico-tattiche dovrebbero essere il faro guida di una società che voglia muoversi sul mercato.

Lo scorso anno Ancelotti aveva trovato la quadratura del cerchio schierando la sua squadra col 4-3-3 con Di Maria e Modric mezz’ali e Xabi Alonso in mediana, riuscendo così a vincere la famosa Decima coppa dei campioni nella storia del Real. Un traguardo inseguito a lungo e raggiunto proprio grazie alle alchimie tattiche di quello che è oggi uno dei migliori tecnici al mondo.

Poi in estate il mercato stravolse completamente il lavoro fatto in stagione, spazzando via due terzi del reparto nevralgico della squadra: Di Maria finì al Manchester United, Xabi Alonso raggiunse Guardiola in Baviera ed in entrata il Real mise a segno i colpi Kroos e James Rodriguez.

Se da un punto di vista del talento si può dire che questa duplice operazione non ha indebolito la squadra, è logico invece dire che sul piano dell’impostazione tattica qualche problema è stato creato.

Di Maria prima che venisse “reinventato” mezz’ala da Ancelotti era un esterno offensivo. Nel nuovo ruolo, però, dimostrò di sapere giocare alla grande, di dare grande sostanza al reparto senza comunque peccare dal punto di vista della qualità di gioco.

La stessa cosa non è invece riuscita con James, trequartista/ala piuttosto leggero per pensare di potersi adattare a mezz’ala di centrocampo senza risentirne.

Così tutti i vari tentativi messi in atto da Carletto non hanno portato i risultati sperati. Del resto non tutte le ciambelle riescono col buco. Sapendolo, perché distruggere un giocattolo che funziona sperando di poterne assemblare un altro uguale con pezzi però totalmente diversi?

Tutto questo per dire cosa?

Semplice, che da un punto di vista tecnico-tattico l’eventuale acquisto di Verratti avrebbe un suo perché. Con Kroos in mediana, il pescarese potrebbe formare con Modric un’ottima coppia di mezz’ali. Non che il risultato sarebbe assicurato, ma di certo il centrocampo Blanco assumerebbe così un senso migliore rispetto a quanto visto negli ultimi mesi.

Eppure… eppure se potessi consigliare io al piccolo genietto di Manoppello dove andare a giocare gli direi senza dubbio: “Barcellona!”.

Certo, nessun giocatore può pensare di andare da una squadra ed imporre la propria presenza. Il Barça ha comprato Rakitic meno di un anno fa e non è affatto detto che sia interessato ad acquistare un’altra mezz’ala per la sua squadra, potendo schierare la coppia Iniesta-Rakitic, tutt’altro che disprezzabile.

Però… però credo che proprio il contesto tattico del Barcellona potrebbe essere decisivo per far fare a Marco un ulteriore salto di qualità.

Il Barça, infatti, gioca con un 4-3-3 che vede nel possesso palla e nel palleggio il proprio punto di forza.

Verratti ha un bagaglio tecnico superiore alla media dei suoi pari ruolo, e pur non essendo oggi paragonabile ad Iniesta e pur senza avere il bagaglio di esperienze di Rakitic potrebbe sicuramente provare a dire la sua anche in un contesto così competitivo come quello Blaugrana.

Del resto proprio in virtù delle sue qualità tecniche Verratti potrebbe incastonarsi a meraviglia in un sistema di gioco che prevede una grande capacità di palleggio. Lui che quest’anno ha avuto medie di passaggio superiori al 90% potrebbe vedere esaltate queste proprietà tecniche indiscutibili. Ed una volta che ti trovi a recitare da protagonista in una squadra del genere il salto di qualità è praticamente automatico…

Certo, il Barcellona ad oggi deve fare i conti con il blocco del mercato, che riguarderà la prossima sessione di mercato. Da gennaio potrà comprare, ma a quel punto – con Verratti che avrà già giocato in Champions con il Psg – difficile pensare possa puntare giocatori di questo tipo.

Quindi che fare?

Beh, fossi nel suo agente cercherei contatti con l’area sportiva del Barcellona, per capire se un giocatore di 23 anni con le sue caratteristiche ed il suo potenziale può interessare i Blaugrana.

Così fosse lascerei il mio assistito un altro anno a Parigi, per continuare nel proprio percorso di crescita: provare a diventare sempre più leader della squadra, vincere un’altra Ligue 1 e magari tentare l’assalto al gotha della Champions League.

Poi, tra dodici mesi, cercherei di chiudere il trasferimento in Blaugrana.

Del resto a quel punto Iniesta avrebbe 32 anni già compiuti, ed è indubbio che prima o poi il Barça dovrà iniziare a pensare anche alla sua sostituzione (così come ha pensato di sostituire Xavi con Rakitic già da questa stagione).

E chissà che a quel punto Verratti non possa diventare un top player di livello mondiale, capace di guidare per mano anche la nostra Nazionale sino a tornare a livelli degni della nostra storia…


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