Approfondimenti tattici – La difesa a 3: Juventus, un ottimo esempio – Slittamento laterale

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Dopo aver illustrato i movimenti che le situazioni di palla coperta e di palla scoperta comportano passiamo a quelle che prevedono lo slittamento laterale della difesa, a seconda della posizione del pallone e di come questo viene trattato dagli avversari.

Partiamo quindi da un presupposto: una difesa a tre, di per sé, permette – come detto – di coprire meglio la zona centrale del campo, l’area di rigore – e quindi la porta – in particolare.

Nel contempo, però, passando da quattro a tre difensori di ruolo ecco che lo spazio che ognuno di essi si trova a dover coprire aumenta.
Proprio per questo solitamente gli esterni di centrocampo – che spesso sono veri e propri fluidificanti – si abbassano (assieme o alternativamente) permettendo così ai tre centrali di potersi trovare a coprire una porzione di campo più limitata.

Tornando all’oggetto di questo approfondimento, cosa si intende per slittamento laterale?

Di per sé, è assolutamente intuibile.

A seconda della posizione del pallone i difensori si spostano a destra, sinistra o si mantengono più centrali per farsi trovare pronti rispetto ad eventuali “imbucate”.

Osserviamo assieme questa immagine: la difesa, classicamente, è composta da Barzagli sul centrodestra, Chiellini sul centrosinistra ed il solito Bonucci centrale.

La sfera, come possiamo notare, è sul fronte destro dell’attacco bavarese, portata avanti da Robben. Così i difensori (e lo potete notare anche dalla posizione del corpo, che indica chiaramente il senso di marcia) arretrano sì, ma non solo. Slittano, appunto, verso sinistra, per chiudere lo spazio che può palesarsi di fronte al portatore di palla. Che in quel caso, quindi, dovrà prodigarsi in dribbling ubriacanti per provare a trovare il varco giusto.

In questo caso specifico, quindi, Chiellini esce su Robben, con Barzagli praticamente sul centrosinistra dell’area di rigore e Bonucci quasi in posizione di terzino, per semplificare ed esemplificare il suo posizionamento.

Ovviamente questo discorso vale pari pari anche per gli slittamenti sul fronte opposto. Se la palla è su quella fascia sarà Barzagli a dover uscire, tirandosi “a traino” anche i due compagni di reparto. Che, ancora una volta, slitteranno per tenere le giuste distanze l’uno dall’altro e togliere spazio agli avversari.

Un po’ come in questo caso (dove ad uscire è però Bonucci, incrociatosi con Barzagli… ma di questo parleremo “in un’altra puntata”): un difensore esce più sulla fascia, l’altro resta più centrale ed il terzo, opposto, stringe in mezzo.

Ovviamente le difese sono sollecitate in continuazione, in questo senso. La palla può passare da una fascia all’altra in maniera molto repentina (cambio di gioco). Esattamente come può partire centrale per poi allargarsi a seconda della decisione del portatore di palla di turno.

Proprio a seconda di queste sollecitazioni la difesa deve essere brava a reagire di conseguenza ed in maniera tempestiva.

Perché non ci vuole nulla per trovarsi da una parte

all’altra

del proprio fronte difensivo.

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