Azerbaigian 2016: guida all’Europeo under17!

Inizierà oggi pomeriggio, con il match tra Austria e Bosnia, il campionato Europeo under 17 “Azerbaigian 2016”. Sedici compagine provenienti da ogni angolo d’Europa si sfideranno per decidere chi succederà nell’albo d’oro della competizione alla Francia, capace di imporsi un anno fa in Bulgaria.

AZERBAIGIAN 2016Azerbaigian 2016 - Gruppo A

Sicuramente il raggruppamento almeno sulla carta meno interessante tra quelli sorteggiati in vista di Azerbaigian 2016, con Belgio e Portogallo che dovrebbero avere il potenziale per qualificarsi senza troppi affanni al turno ad eliminazione diretta.

Belgi che, alla quinta apparizione in questa competizione, avranno una buona parte d’Italia in sé. Della rosa convocata da Thierry Siquet fanno infatti parte anche due ragazzi di proprietà dell’Inter, il difensore centrale Zinho Vanheusden (il cui trasferimento scatenò le furie dello Standard Liegi, che nel dirsi saccheggiato parlò di un possibile esordio in prima squadra nel giro di un paio di stagioni, se il ragazzo fosse rimasto da loro) ed il centrocampista centrale Xian Emmers, figlio di quel Marc che seppe vincere la Coppa delle Coppe con il Mechelen nell’ormai lontano 1988.

Non solo: dei Diables Rouges faranno parte anche alcuni giocatori dalle chiare origini italiane, come il trequartista/mezz’ala ex Anderlecht Francesco Antonucci, oggi all’Ajax, e la punta Adrien Bongiovanni, che milita invece nel Monaco.

Diversi, come potete notare, i giocatori belgi che militano in squadre straniere: ai quattro già citati vanno aggiunti anche l’ala destra Thibaud Verlinden (Stoke City) e la coppia del Manchester United Indy Boonen – Ilias Moutha-Sebtaoui.

La squadra più rappresentata della rosa sarà comunque il solito Anderlecht, con ben cinque giocatori presenti all’Europeo. Tra questi anche Mile Svilar, portiere di grande qualità e ottime prospettive, messosi già in mostra – pur di molto sottoetà – nella Youth League dello scorso anno. Per semplificare, come precocità ed importanza, potremmo dire essere il Donnarumma del Belgio.

Davanti le sorti della squadra ad Azerbaigian 2016 dovrebbero reggere tutte o quasi sul bomber del Club Brugge Jules Vanhaecke, tre goal all’attivo nel corso del duplice turno di qualificazione.

Il Portogallo, a caccia del secondo titolo dopo quello conquistato da Miguel Veloso, João Moutinho e soci nel 2003, schiererà invece una delle star del torneo: quel João Filipe, esterno offensivo del Benfica, capace di realizzare ben 7 reti in 6 gare, laureandosi capocannoniere assoluto della fase di qualificazione.

Impossibile non aspettarsi grandi cose da un giocatore del genere, che tra l’altro in attacco duetterà quasi sicuramente col compagno di club José Gomes, reduce invece da cinque reti nei sei match di qualificazione disputati dai lusitani.

Insomma, una coppia letale con cui Hélio Sousa, che ha convocato due blocchi di Benfica e Porto (5 giocatori da ciascuna squadra), spera di poter essere competitivo fino in fondo.

Portogallo che, esattamente come il Belgio, ha già un buon numero di giocatori militanti all’estero: da Thierry Correia, che gioca proprio nel paese dei Diavoli Rossi (KVC Westerlo), ai “francesi” Mickael Almeida (Lione) e Rúben Vinagre (Monaco), fino alla colonia inglese composta da Luis Silva (Stoke), Quina (West Ham) e João Virginia (Arsenal).

La Scozia torna invece all’Europeo under 17 dopo la non esaltante esperienza dello scorso anno per provare a ripetere quantomeno l’impresa centrata nel 2014, quando Breslin e compagni seppero arrivare sino alle semifinali del torneo (che all’epoca si disputava ancora ad otto squadre).

Tra i giocatori più rappresentativi della squadra volata a giocarsi l’edizione Azerbaigian 2016 troviamo sicuramente Lewis Morrison (capocannoniere della squadra con 4 reti in 11 match), punta del Kilmarnock, e Liam Burt, centrocampista dei Glasgow Rangers capace di debuttare nel corso di questa stagione in prima squadra, in un match di campionato disputato contro i Raith Rovers.

Facile comunque che Scot Gemmill si affidi fortemente anche ad Aidan McAdams (Celtic) a difesa dei pali e Dan Meredith (WBA) per completare la spina dorsale di una squadra che come “stranieri” ha anche Liam Hegarty (Middlesbrough), Jordan Holsgrove (Reading) e Fraser Hornby (Everton).

Compagine di club più rappresentata nell’under 17 scozzese i Glasgow Rangers, con ben sei uomini su diciotto. Segno del fatto che nonostante il fallimento lo spirito dei Gers non è affatto morto.

Azerbaigian – al debutto – che conterà invece su di una foltissima pattuglia di giocatori che militano all’estero (ben sette, di cui cinque in Turchia e due in Germania), tanto che dei tre club più rappresentati in questa nazionale (tre giocatori ciascuno) uno è il Beşiktaş (gli altri due sono il Neftçi e l’Inter Baku).Azerbaigian 2016 - Gruppo B

Il secondo raggruppamento di Azerbaigian 2016 sarà già più competitivo, anche se almeno in teoria non dovrebbe toccare le vette dei successivi gironi.

A partire avanti a tutte, sulla carta, sarà la Germania di Meikel Schönweitz, alla nona apparizione in questo torneo (una sola vittoria, nel 2009, con il gruppo dei 1992 che superò in semifinale l’Italia di Perin, El Shaarawy e compagnia prima di imporsi sull’Olanda del futuro – ormai ex – interista Castaignos).

Tedeschi che, dato significativo, si presenteranno a Baku con una rosa composta da soli giocatori che militano in squadre del paese.

Tra questi da tenere in grossa considerazione c’è un giocatore che proprio in Azerbaigian affonda le proprie origini: Renat Dadashov, punta dei Red Bull Leipzig che vanta uno score di 10 reti in 10 match disputati con questa rappresentativa giovanile, per quanto uno solo realizzato nel corso delle fasi qualificatorie (su tre partite disputate).

Un occhio andrà buttato poi anche su Jano Baxmann, ala sinistra del Werder Brema capace di timbrare tre volte nell’unico turno di qualificazione disputato dai tedeschi.

Germania che comunque presenterà come al solito una compagine talentuosa al via di questa competizione, con giocatori come Jan-Cristoph Bartels, Gian-Luca Itter, Kai Havertz, Arne Maier e Sam Francis Schreck, tra gli altri, da tenere sicuramente in considerazione.

Nel caso dei tedeschi la compagine più rappresentata ad Azerbaigian 2016 sarà il Wolfsburg, con tre ragazzi partiti per Baku.

La stessa lingua, anche se non calcisticamente, la parla anche la nazionale austriaca, figlia di un movimento che dopo i fasti del Wunderteam degli anni ’30 sta provando a ricostruirsi a livelli accettabili.

Tra i punti di forza c’è sicuramente quel Luca Meisl che aggregato all’under 19 del Salisburgo ha affrontato, perdendo, la Primavera della Roma in Youth League.

Reparto difensivo che dovrebbe essere il solito, per mister Andreas Heraf: Burgstaller e Malicsek terzini, lo stesso Meisl e Borkovic centrali, con Maresic pronto a subentrare dalla panca.

Difesa che dovrebbe proteggere Benjamin Ozegovic, guardiano dei pali dell’Austria Vienna, utilizzato tre volte su sei nel corso del duplice turno di qualificazione ad Azerbaigian 2016.

Un ruolo importante nella squadra dovrebbero giocarlo anche il centrocampista centrale Valentino Müller (Rheindorf Altach) e la punta Nicolas Meister.

Club più rappresentati di questa Austria under 17 i Red Bull di Salisburgo e l’Austria Vienna, con tre giocatori ognuno.

Austria che nel turno Elite si è permessa di sconfiggere la Francia campione in carica (con la classe 98, però). Di certo un buon biglietto da visita per Azerbaigian 2016.

Venendo all’Ucraina invece da sottolineare il duplice 3 a 0 rifilato a Finlandia e Turchia, che ha fatto da preambolo all’1 a 1 finale imposto all’Inghilterra.

Fratellini di Shevchenko che arrivano quindi con un interessantissimo ruolino di marcia alla fase finale dell’Europeo, e che non andranno snobbati in alcun modo.

Tra i giocatori più rappresentativi della squadra c’è sicuramente l’ala destra classe 2000 Oleksiy Kashchuk, in forza allo Shakhtar Donetsk. Il ragazzo ha talento e prospettive interessanti, che sarà chiamato a confermare anche a Baku e dintorni. Con lui, là davanti, bisognerà quindi porre la propria attenzione anche su Yaroslav Deda, che lo scorso 13 marzo è stato anche capace di esordire in prima squadra nel suo Volyn Lutsk.

Occhi che dovranno poi essere ben puntati su Serhiy Buletsa, trequartista della Dinamo Kiev che con tre reti nelle sei partite di qualificazione è stato il miglior marcatore di questa Ucraina, giunta ormai alla quinta partecipazione ad un Europeo under 17 (in nessun caso è ancora mai riuscita a sopravanzare il primo turno).

Pochi dubbi poi su chi sarà il portiere (Andriy Lunin, Dnipro) e su chi dovrebbe dare nerbo alla difesa: Valeriy Bondar (Shakhtar) e Denys Popov (Dinamo Kiev).

Ucraina nazionale al 100% autoctona, con la Dinamo di Kiev come club più rappresentato (ben otto ragazzi convocati).

Infine la Bosnia, unica altra nazionale esordiente all’Europeo under 17 assieme ai padroni di casa.

Bosniaci che arrivano ad Azerbaigian 2016 come secondi del Gruppo 3 della Fase Elite, con all’attivo la decisiva vittoria proprio sui nostri Azzurrini.

A segnare, nel corso di quel match, Nedim Hadžić, punta dell’FK Sarajevo (da non confondere con Benjamin Hadžić, attaccante del Bayern Monaco anche lui convocato da mister Sakib Malkočević) che farà parte dei 18 bosniaci che tenteranno di conquistare Baku.

Non sarà comunque scontata la presenza da titolare del giocatore capace di piegare Melegoni e compagni lo scorso 17 marzo: Ševkija ResićTomas Dadić saranno infatti due “avversari” di valore, per una maglia da titolare.

Con ben nove ragazzi che militano all’estero (di cui quattro in Croazia ed altrettanti in Serbia) la Bosnia sarà una delle nazionali con più giocatori richiamati da fuori che si presenteranno al via di Azerbaigian 2016.Azerbaigian 2016 - Gruppo C

Nel Gruppo C possiamo trovare i campioni in carica dell’Europeo under 17: la Francia.

Ad Azerbaigian 2016 non parteciperanno comunque, ovviamente, i ragazzi capaci di imporsi un anno fa in Bulgaria, quei classe 98 che seppero dominare l’Europa senza però riuscirsi a ripetere a livello Mondiale pochi mesi più tardi.

Francia che – allenata dall’ex Campione del Mondo Bernard Diomède – non sembra comunque dotata della stessa quantità di talento e delle stesse possibilità di dominio dello scorso anno.
Per quanto in particolar modo la difesa sembra affidabilissima, con due sole reti subite in sei match (entrambe dall’Austria, nell’ultimo match di qualificazione disputato).

Difesa che non sarà però guidata dalla porta, come capitato in due occasioni in precedenza, da quell’Alban Lafont che, al pari del nostro Gigio Donnarumma, ha già esordito in massima serie, difendendo i pali del Tolosa.
Il portiere titolare dei Galletti dovrebbe quindi essere Gaëtan Poussin del Bordeaux.

A dirigere la linea mi aspetto invece sia Dan-Axel Zagadou del PSG, magari assieme a Malang Sarr del Nizza.

A centrocampo mi aspetto possano avere molto spazio Mickaël Cuisance del Nancy oltre a Rafik Guitane del Le Havre, oltre al fantasista Hakim El Mokeddem del Tolosa.

Davanti sarà interessante capire la vena realizzativa del bordolese Ervin Taha, capocannoniere per la Francia delle fasi di qualificazione.

Alla decima partecipazione ad un Europeo under 17, i francesi si presentano al via di Azerbaigian 2016 con due soli giocatori che militano all’estero (entrambi in Inghilterra) e con il Tolosa come squadra più rappresentata assieme al PSG (ma se ci fosse anche Lafont sarebbe il club della Costa Azzurra a detenere questo primato in solitaria).

E’ invece alla propria undicesima apparizione, record assoluto in questo senso, l’Inghilterra di Steven Cooper, tra i cui giocatori da seguire c’è sicuramente quell’Andre Dozzell – teorico capitano della squadra – già capace di esordire e segnare un goal in Championship con la maglia dell’Ipswich Town.

Occhi che vanno ben piantati anche su Reiss Nelson, ala destra in forza all’Arsenal con sei reti all’attivo nel turno qualificatorio (secondo giocatore più prolifico dopo il già citato Filipe).

Niente Europeo, invece, per Jonathan Leko del WBA. Proprio lui, assieme a Nelson e Filipe, è stato il secondo miglior assistman della fase di qualificazione, con quattro passaggi vincenti (meglio di loro il solo Michal Sadílek, ceko del PSV).

Inghilterra che resta comunque una squadra talentuosa e temibile, della cui rosa – e credo anche che giocherà titolare – fa parte anche Trevoh Chalobah, fratello del napoletano Nathaniel.

Come è logico aspettarsi la rosa dell’Inghilterra è tutta autoctona.
Il club più rappresentato è il Chelsea, ormai probabilmente la miglior Academy d’Oltremanica. I Blues presenti ad Azerbaigian 2016 saranno Jared Thompson (probabile portiere titolare), Dujong Sterling Mason Mount oltre al già citato Chalobah.

Seconda apparizione, invece, per la Svezia, che nel corso del suo esordio – 2013 – per poco non centrò il bersaglio grosso, fermando la propria corsa solo in semifinale (era quella la squadra trascinata dai goal di Berisha, che poi sbarcò a Roma senza grandissime fortune).

Della rosa scelta da Magnus Wikman – di cui tre giocatori militano in Inghilterra ed uno in Danimarca – va sicuramente seguita la punta Teddy Bergqvist, uno dei migliori marcatori della fase di qualificazione con cinque centri all’attivo.

Per quanto, amichevoli comprese, il capocannoniere della squadra – 12 reti in 17 match – è Joel Asoro, attaccante di origine ghanese ingaggiato dal Sunderland lo scorso luglio.

Tornando poi all’Academy del Chelsea sarà interessante seguire le gesta di Joseph Colley, che proprio lì gioca. Il capitano dell’under 17 svedese, ex Brommapojkarna (squadra che svezzò anche l’ex Juve, Cagliari e Bologna Albin Ekdal), è indubbiamente tra i giocatori più interessanti della compagine.

Tra i punti di forza ci sono poi sicuramente anche Johan Stenmark (Kalmar), Anel Ahmedhodžić (Nottingham Forest) ed Henrik Bellman (Copenhaghen).

Infine, per quanto riguarda le squadre che comporranno il terzo girone di Azerbaigian 2016, la Danimarca, squadra alla quarta partecipazione a questa competizione.

Jan Michaelsen presenterà una rosa quasi totalmente autoctona (il solo Lasse Sørensen gioca fuori, più precisamente allo Stoke City) che si poggerà sul blocco Copenhaghen (cinque giocatori convocati) per provare a raggiungere perlomeno quelle semifinali già centrate nel 2011 che restano, ad ora, il miglior risultato danese ad un Europeo under 17.

Tra i giocatori da tenere in maggior considerazione sicuramente Jens Odgaard del Lyngby, un attaccante con una certa vena prolifica (5 reti in 6 match di qualificazione) che vorrà sicuramente mostrare agli scout di tutta Europa anche durante la massima rassegna continentale di categoria.

Il centrocampo dovrebbe quindi essere retto da Nicklas Strunck Jakobsen del Nordsjaelland oltre che da Mads Mikkelsen dell’AGF.

In difesa invece, tra gli altri, è plausibile che grande spazio lo avrà Andreas Poulsen, giocatore attualmente in forza al Midtjylland.Azerbaigian 2016 - Gruppo D

Veniamo ora al gruppo in assoluto più complesso e, sulla carta, appassionante del lotto: quello degli Azzurrini.

Italia che si presenterà al via senza due dei pezzi forti della propria formazione: Gigio Donnarumma, ormai già coinvolto in ben altri giri, ed il capitano Filippo Melegoni.

Il cui ruolo di fulcro tattico della squadra dovrebbe essere quindi presto dal romanista Andrea Marcucci, classico play dall’ottima visione di gioco e dalle buonissime doti tecniche. Roma che oltre a lui ed a Frattesi, altro possibile titolare a centrocampo, consegna a Dal Canto anche il terzino sinistro Luca Pellegrini, già stabilmente nel giro della formazione Primavera.

Il club più rappresentato di questa nazionale non è comunque la Roma (tre giocatori, come il Milan), bensì la Juventus, che porta quattro ragazzi ad Azerbaigian 2016. Il tutto anche grazie all’addio, ormai un paio di stagioni fa, di Gianluca Scamacca, giocatore del PSV ed unico “straniero” della rosa scelta da mister Dal Canto.

Che in porta dovrebbe puntare sul classe 2000 Plizzari, ormai titolare fisso della Primavera milanista. In difesa la coppia centrale sembra poter essere invece di assoluto livello, tra le migliori del torneo: Bianchi (capitano degli Allievi Nazionali della Juve) – Bastoni (Atalanta).

Tornando a parlare di attacco, di livello assoluto anche il reparto offensivo: se dal centrocampo, sulla fascia sinistra, una mano la darà sicuramente l’empolese Marco Olivieri, oltre a Scamacca le punte a disposizione saranno Andrea Pinamonti e Bioty Moise Kean: davvero di che leccarsi i baffi.

I nostri già citati difensori dovranno quindi guardarsi sicuramente dall’attacco olandese, che sulla carta non ha nulla da invidiare al nostro: Dylan Vente (5 goal nelle qualificazioni), e Tahith Chong del Feyenoord, Ché Nunnely e Justin Kluivert dell’Ajax (sì, figlio d’arte dell’ex milanista Patrick) e Donyell Malen dell’Arsenal formano infatti un reparto talentuosissimo, che certo non ha nulla da invidiare al nostro pur ottimo reparto offensivo.

Tra gli altri giocatori convocati da Kees van Wonderen citerei poi il difensore centrale Matthijs de Ligt, sicuramente uno dei migliori interpreti del ruolo a livello europeo, per quanto concerne la classe 99.

Club più rappresentato? Il Feyenoord, con cinque giocatori. Sono comunque tre i blocchi che comporranno la struttura principale della formazione olandese che disputerà Azerbaigian 2016. Oltre a quello del club di Rotterdam ci saranno infatti PSV ed Ajax che manderanno entrambi quattro propri giocatori in quel di Baku.

Scontato invece il blocco principale che comporrà la rosa della Spagna: Barcellona, cinque giocatori.

Spagna che convoca anche un ragazzo, attualmente in forza al Manchester City, di cui parlai già nelle mie pubblicazioni su alcuni dei migliori under 20 al mondo: Brahim Abdelkader Díaz, joya ex Malaga davvero molto dotato da un punto di vista tecnico.

Tra i giocatori da seguire, tornando in casa Barça, c’è sicuramente il centrocampista Oriol Busquets Mas, che ha già per altro all’attivo sei apparizioni in Youth League quest’anno.

Ma in generale è un po’ tutta la Spagna, come al solito, a dover essere attenzionata. Per quanto, va detto, non sembra essere questa una delle compagini più dotate tra quelle prodotte negli ultimi anni dal paese iberico.

Infine, la Serbia.

Che arriva ad un Europeo under 17 per la quinta volta, in questo caso con un gruppo importantissimo prelevato dalla formazione dell’OFK Belgrado (sei giocatori) che ultimamente mi pare stia lavorando in maniera piuttosto interessante sui giovani.

Tra i giocatori sicuramente da seguire della formazione allenata da Ilija Stolica c’è Dejan Joveljić della Stella Rossa, capocannoniere serbo del duplice turno di qualificazione con cinque centri.
Oltre a lui, là davanti, uno spazio importante dovrebbe trovarlo Đorđe Jovanović del Partizan, mentre il portiere titolare mi aspetto sia il suo compagno di club Aleksandar Popović, che dovrebbe tenersi la maglia da titolare a discapito di Miloš Čupić.

La difesa dovrebbe essere quindi guidata dall’unico “straniero” in rosa, Julijan Popović del Bayer Leverkusen. A centrocampo dovrebbe invece fare bella mostra di sé, tra gli altri, Igor Maksimović del Partizan.

Per chi fosse interessato: l’Europeo, in Italia, sarà trasmesso in esclusiva da Eurosport, che credo mandi in onda un paio di match a giornata.


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