Barcellona: addio Camp Nou?

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
________________________________________________________________

In principio fu il Velódromo de la Bonanova, in cui il neonato Barcellona iniziò a muovere i primi passi.

Poi fu la volta del La Escopidora, dove i Blaugrana giocarono fino al 1922.La Escopidora

Infine toccò al Les Corts, stadio costruito per ospitare 30mila persone ma che arrivò a contenerne fino al doppio. Catino da cui i supporter barcelonisti trassero il loro soprannome: “culés“.

Il 24 settembre del 1957, la rivoluzione: l’allora Presidente Francesc Mirò-Sans inaugura l’Estadi del Futbol Club Barcelona, volgarmente noto come Camp Nou (denominazione divenuta ufficiale solo nel 2001).
Costato 288 milioni di pesetas, venne costruito per rispondere al Real Madrid, che giusto dieci anni prima aveva eretto il Bernabeu.

In questi cinquantasei anni di storia il Camp Nou è stato teatro di battaglie epiche. Ha visto gioie e dolori, grandi squadre e grandi calciatori.

Qui hanno dato bella mostra di sé fenomeni come Cruyff, Maradona e Messi.

Qui sono state disputate due finali di Champions: nella prima (24-5-89) il Milan di Sacchi distrusse la Steaua Bucarest 4 a 0. Nella seconda (26-5-99) il Manchester United strappò la coppa già saldamente in mani bavaresi, in quel famoso finale rocambolesco che vide i Red Devils ribaltare il match con due reti nel recupero.

Ma non solo. Sempre a livello di competizioni per club si sono disputate al Camp Nou anche una finale di Coppa delle Fiere, due di Coppa delle Coppe e cinque di Supercoppa Uefa.

A livello di nazionale, invece, lo stadio del Barça si è prestato in occasione dell’Europeo del 1964 e del Mondiale del 1982 (tra i vari match giocati in quell’occasione anche la semifinale tra Polonia e Italia, che consegnò agli Azzurri il pass per la finalissima).

In più, il Camp Nou ospita anche il museo del Barcellona, visitato ogni anno da più di un milione di persone.

E adesso?

Le cose potrebbero cambiare. Lo stadio avrebbe infatti bisogno di una bella “mano di fresco” (e dopo più di mezzo secolo ci sta).

Secondo i dati forni dal Vicepresidente con delega alle vicende economiche, Javier Faust, rammodernare la struttura (copertura totale delle tribune e sistemazione dei 105mila posti a sedere) comporterebbe un esborso che si aggirerebbe attorno ai 300 milioni di euro.
Costruire uno stadio nuovo all’altezza del blasone e delle ambizioni societarie, invece, costerebbe il doppio.

Ma proprio quest’ultima potrebbe essere la via che verrà seguita dal club Blaugrana, posto che, secondo le parole dello stesso Faust, la sistemazione del Camp Nou porterebbe con sé “molte problematiche”.

La parola ora passa quindi ai soci.

Sarà infatti un referendum interno che deciderà la via da intraprendere, anche se voci di corridoio danno sempre più probabile che si decida di propendere proprio verso la costruzione di un nuovo impianto (idea già lanciata qualche anno fa dall’allora Presidente Joan Laporta).

In questo caso i costi ovviamente – come detto – aumenterebbero. Con la società che dovrebbe mettere sul piatto tra i 100 ed i 200 milioni annui sino al completamento dei lavori.Il nuovo Camp Nou?

Di contro, però, aumenterebbero anche i ricavi. Il Camp Nou ha una capienza massima di 99354 persone. Il nuovo stadio arriverebbe a contenerne 105mila. Arrivando a garantire, secondo le stime societarie, introiti maggiorati per 30/35 milioni di euro annui. Cui potrebbero aggiungersi una decina di milioni per venticinque anni nel caso in cui alla struttura venisse affibbiato il nome di uno sponsor (come nel caso dell’Allianz).
Anche se, ha chiarito lo stesso Faust, all’interno del direttivo c’è “una corrente maggioritaria contraria a monetizzare sul nome dello stadio”.

Insomma, Camp Nou o non Camp Nou? Lo scopriremo presto…

________________________________________________________________

Facebook          Twitterblog          Twitterpersonale          G+          Youtube
Acquista il mio primo libro: La carica dei 201!