Borussia e Bayern volano in finale

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25 maggio 2013.
Una data storica per l’intero calcio tedesco.Tifosi Bayern Monaco

Certo, probabilmente non paragonabile a quel 4 luglio del 1954 quando l’allora Germania Ovest battendo 3 a 2 l’Ungheria di Puskas, Hidekguti e Kocsis si laureò campione del mondo per la prima volta nella storia. Né a quel 7 luglio del 74 quando i goal di Paul Breitner e Gerd Muller permisero di sconfiggere l’Olanda di Cruyff e Neeskens, vincendo il secondo alloro mondiale. O, ancora, alla sera dell’8 luglio del 1990, quando all’Olimpico di Roma un rigore segnato da Brehme all’84esimo portò alla terza imposizione iridata. Vittima, in quel caso, l’Argentina di un certo Maradona.

Forse non paragonabile a questi trionfi, appunto, ma di portata ugualmente storica.

Quella sera, infatti, per la prima volta da quando esiste la fu Coppa dei Campioni saranno due squadre tedesche a contendersi la più importante competizione europea per club.

Sei sono state le Coppe Campioni / Champions League finite in Germania. Quattro volte in quel di Monaco, una Dortmund ed una ad Amburgo.

In nessuno di questi casi, però, la vittoria finale era arrivata in uno scontro fratricida con un’altra compagine teutonica.

Un po’ il segno dei tempi.

Perché negli ultimi anni il calcio tedesco ha saputo crescere globalmente in maniera esponenziale.

La nazionale è una delle più quotate al mondo ed il prossimo anno si presenterà ai nastri di partenza di Brasile2014 tra le favorite assolute alla vittoria finale.

I club vedono un Bayern che nelle ultime quattro stagioni ha raggiunto per ben tre volte la finale, migliorando anche quanto fatto dal super Barcellona di Xavi, Iniesta e Messi, capace sì di giocare e vincere tre finali in sei anni ma non di riuscire a giocarne tre nell’arco di quattro stagioni.

Non solo. Oltre ad un Bayern che, anche per come si sta muovendo sul mercato, potrebbe aprire un ciclo impressionante (dico potrebbe perché perdesse contro il Borussia sarebbe comunque a tre sconfitte su tre finali negli ultimi quattro anni), c’è un Borussia Dortmund che dopo due imposizioni in campo nazionale è riuscito a scalare l’Europa fino in mansarda. Da capire solo se, ora, riuscirà ad arrivare al tetto.

Il tutto con un progetto con fondamenta solidissime. Uno stadio da urlo, un pubblico mozzafiato, un allenatore capacissimo, una serie di giovani calciatori affamati e tecnicamente validissimi. Insomma, una programmazione perfetta, che ha dato i suoi frutti.

Un modello, quello tedesco, da prendere sicuramente ad esempio. Che sia fonte di ispirazione per i nostri club sempre più in crisi. Economica, ma anche di idee.

Personalmente trovo che, per com’è andata la stagione, una finale Bayern Monaco – Borussia Dortmund sia la più giusta possibile.

Al di là del tifo che ognuno di noi può esprimere ci si deve solo levare il cappello di fronte a queste due squadre, protagoniste di cavalcate strepitose.

I bavaresi (che l’anno scorso persero in finale col Chelsea e che due stagioni prima capitolarono contro l’Inter di Mourinho) hanno avuto vita assolutamente facile ai gironi, conquistando 13 punti in 6 gare in cui hanno realizzato anche 15 reti, risultando avere il miglior attacco dell’intera prima fase.

Agli ottavi poi la netta imposizione esterna con l’Arsenal, seguita da un ritorno con più ombre che luci condito da passaggio del turno dovuto solo alla regola dei goal fuori casa.

Un passaggio a vuoto che non ha però minato le sicurezze di una squadra di altissimo livello, che ai quarti ha liquidato con un doppio 2 a 0 gli ormai bicampioni italiani della Juventus.

In semifinale, ed è cronaca di questi giorni, l’incredibile 7 a 0 complessivo contro il Barcellona, che dovrà ripensare un tantino il proprio futuro (anche se prima di parlare di ciclo finito aspetterei, vist’anche l’età verde di Messi). Un risultato roboante che consegna la palma di favorita d’obbligo (non bastassero i venti punti di vantaggio in campionato) alla squadra di Heynckes.

Ruolino fors’anche migliore quello dei gialloneri, capaci di raccogliere 14 punti nel girone di ferro di questa edizione (Real, City e Ajax), per poi eliminare con un 3 a 0 casalingo secco l’ottimo Shaktar e col rocambolesco 3 a 2 del Westfalen la sorpresa Malaga.

Anche la loro semifinale è poi cronaca di quest’ultima settimana. Real demolito 4 a 1 in casa e sconfitta 2 a 0 – la PRIMA della loro Champions League – al Bernabeu al ritorno.Tifosi Borussia Dortmund

Insomma, arrivano in finale le due squadre più meritevoli. Per un derby tutto tedesco che è una primizia per il calcio europeo, in passato capace di sfornare finali fratricide solo relativamente al calcio spagnolo (Real – Valencia del 2000), italiano (Milan – Juventus del 2003) ed inglese (Manchester United – Chelsea del 2008).

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