Brasile vs. Italia e le altre amichevoli internazionali del 10/02/09

Lippi ha la sua parte di responsabilità nella sconfitta italiana contro il Brasile (softpedia.com)
Lippi ha la sua parte di responsabilità nella sconfitta italiana contro il Brasile (softpedia.com)

Sconfitta netta, soprattutto sul piano del gioco, quella patita dall’Italia contro i pentacampioni del Brasile, in un’amichevole molto prestigiosa, tanto da essere definita “derby del mondo” da Marcello Lippi, C.T. azzurro. Stasera in campo c’erano, infatti, ben 9 titoli mondiali: 4 italiani, 5 brasiliani. Nove titoli mondiali su diciotto edizioni del Campionato del Mondo…

Sconfitta maturata nel primo tempo, quando i carioca segnano due reti e chiudono i giochi.

In apertura di partita, per onore di cronaca, c’è però da dire che sarebbero gli azzurri a passare in vantaggio, con Grosso pescato in area da Pirlo che trafigge Julio Cesar; l’arbitro, però, annulla un goal che parrebbe essere regolare.

Da lì in poi, e fino al 45′, solo Brasile: i nostri sono slegatissimi, troppo lunghi e paiono molli sulle gambe. Almeno parzialmente la responsabilità di questo è sicuramente da imputare al nostro mister, Marcello Lippi. La formazione iniziale non è sicuramente delle migliori, con un modulo tattico che non è, a mio avviso, il migliore da utilizzare con una rosa come quella italiana; scendere in campo contro il Brasile tenendo il più brillante dei nostri talenti (Giuseppe Rossi, autore sin qui di un grandissimo campionato in Spagna col Villareal) in panca per far giocare il volenteroso ma pur sempre modesto Pepe o far giocare Montolivo (che partite del genere le ha viste solo dalla TV, sino ad oggi) dall’inizio, lasciando in panca un Camoranesi che già contro il Catania aveva mostrato brillantezza è sicuramente un errore.

Errore che è stato pagato caro.

Dopo soli 13 minuti di gioco il Brasile passa: i verdeoro giocano bene , da grandi palleggiatori quali sono, il pallone, sfruttando al meglio gli spazi che la nostra squadra lascia e bucano centralmente la nostra retroguardia, portando Elano da solo davanti a Buffon; per il centrocampista dei citizens è un gioco da ragazzi battere il nostro estremo difensore.

La rete subita, purtroppo, non sveglia i nostri, che dopo un quarto d’ora si fanno infilare per la seconda volta. In questo caso Pirlo recupera bene un pallone al limite della nostra area, ma poi si addormenta; ne approfitta Robinho, che dopo avergli rubato il pallone fa una magia, scherza Zambrotta (che al di là di questa bambola è forse il migliore tra le fila azzurre, oggi) per poi bucare Buffon.

Robinho da bella mostra di sè nella rete del 2 a 0 (officialfootballwebsites.com)
Robinho da bella mostra di sè nella rete del 2 a 0 (officialfootballwebsites.com)

Secondo tempo che è quindi disastroso per i nostri, confusionari in difesa, molli a centrocampo ed assolutamente inesistenti davanti (dove Pepe, Di Natale e Gilardino sono ampiamente sotto la sufficienza).

Nel secondo tempo, come detto, le sostituzioni aiutano la nostra squadra a salire di tono; in particolare da registrare la bella prova di Giuseppe Rossi, che sfrutta il buon momento di forma per dimostrare come in questo momento è un elemento che, nonostante la giovane età, dovrebbe essere lanciato subito titolare anche in nazionale.

Italia che in questo secondo si vede annullare un’altra rete (per quanto giustamente): il solito Pirlo (che bambole a parte ha un piede ed una capacità di lancio che nessuno mette in dubbio) pesca Toni in area; il centravanti del Bayern Monaco dopo aver stoppato di petto si aggiusta il pallone con una mano, resiste alla carica di due uomini ed infila il portiere verdeoro. Il tutto è però invalidato dalla terna arbitrale, che avvedendosi del tocco di mano annulla il goal che ci riporterebbe in partita.

Una manciata di minuti più tardi Rossi spunta in velocità in area e mette, con un cross basso, Toni tutto solo davanti alla porta; il tocco della nostra prima punta è fatto forse con un po’ troppa sufficienza, ma il riflesso con cui Cesar si oppone ed evita il goal è incredibile, da applausi.

Italia che poi negli ultimi minuti rischia qualcosina, soprattutto perché cercando con veemenza la via del goal lascia spazi in cui i velocisti brasiliani si infilano volentieri.

Alla fine resta quindi solo l’amarezza per la sconfitta, con un’Italia dai due volti che stasera più che mai ha dato ragione a chi come me pensa che il modulo che pare avere in testa Lippi (che era poi quello che amava usare anche Donadoni) non sia adatto a questi ragazzi.

Sarà invece Ucraina vs. Serbia la finale del torneo di Limassol.

I primi, infatti, hanno battuto per 3 a 2 la Slovacchia di Marek Hamsik (autore, tra l’altro, della rete del momentaneo 2 a 2). Ucraina passata due volte in vantaggio (con Valyaev prima e Selezynov poi, con l’intermezzo della rete del pareggio di Vittek) per poi trovare la rete della vittoria solo all’81’ e solo su rigore (realizzato da Artem Milevskiy).

La rete di Jovanovic apre la sgambata serba contro Cipro (wikimedia.org)
La rete di Jovanovic apre la sgambata serba contro Cipro (wikimedia.org)

Nell’altra semifinale vittoria più tranquilla da parte dei serbi, che battono i padroni di casa di Cipro 2 a 0. Serbia che chiude i conti nel primo tempo: al 25′ Jovanovic fa una discesa irresistibile verso l’area avversaria e dopo aver scambiato con un compagno infrange lo specchio di porta della squadra di casa; in chiusura di frazione, poi, i difensori ciprioti pasticciano perdendo palla a centrocampo e dando il la al raddoppio, firmato da Danko Lazovic.

Domani verrà quindi giocata la finale, con i serbi che scenderanno in campo sicuramente più freschi dopo la partita di oggi, parsa poco più di un allenamento.

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