Champions League 2008-2009: Ottavi di finale – 10/03/09

La Juventus sfiora l’impresa che la porterebbe a superare i vicecampioni d’Europa del Chelsea per approdare poi ai quarti di Champions: al termine dei novanta minuti dell’Olimpico di Torino, infatti, i bianconeri escono a testa alta per essersi giocati fino a dieci minuti dalla fine la possibilità di superare il turno nonostante fossero con un uomo in meno dal settantesimo minuto, quando Chiellini si fa espellere piuttosto scioccamente.

Hiddink si conferma uno dei migliori allenatori attualmente in attività (theoffside.com)
Hiddink si conferma uno dei migliori allenatori attualmente in attività (theoffside.com)

Ma iniziamo dal principio: Ranieri schiera il tridente Iaquinta-Trezeguet-Del Piero supportato da Tiago in cabina di regia e da Marchisio e Nedved come mezz’ali, con Mellberg a fare coppia centrale con Chiellini ed i soliti Grygera e Molinaro ad agire sulle fasce.

Già solo leggendo questa formazione si può notare come alla Juventus mancassero diversi titolari: Legrottaglie, Camoranesi (ed il suo sostituto Marchionni), Sissoko e Zanetti sono infatti tutti ai box per infortuni, così che Ranieri deve inventarsi qualcosa di diverso. Come se non bastasse la sfortuna si accanisce sulla squadra di Torino ed al 13′ minuto anche Nedved, che aspettava questa serata da tre anni almeno, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, venendo sostituito dal modesto Salihamidzic.

A quel punto le cose sembrano essere due: o arriva l’impresa in condizioni disperate o la squadra naufraga. Invece, a conti fatti, non succede né l’uno né l’altro, anche se l’impresa viene sicuramente sfiorata.

Al 19′ minuto la Juventus comincia a mettere le prime fondamenta all’impresa: Iaquinta appoggia di tacco a Trezegue che di prima intenzione gli rigira il pallone in profondità; la punta campione del mondo supera quindi Terry in velocità e buca Cech in uscita, firmando la rete dell’1 a 0 che tanta speranza da ai tifosi bianconeri.

A mano a mano che la fine del primo tempo di gioco si avvicina, però, la Juventus abbassa colpevolmente il proprio baricentro, finendo per schiacciarsi verso la propria area di rigore. Cosa questa che, alla fine, paga (ma in senso negativo): dapprima Alberto Undiano Mallenco (arbitro dell’incontro, che a mio avviso, al contrario di quello che arbitrò all’andata, ha diretto la gara in maniera piuttosto scadente) assegna al Chelsea una punizione inesistente che Drogba provvede a spedire all’interno della porta avversaria, senza che la terna arbitrale se ne avveda. Dalle immagini, infatti, appare chiaro come il pallone calciato da Drogba varchi la linea di porta, con Buffon che proteso in tuffo lo fa suo subito dopo.

Con due reti tra andata e ritorno Drogba è il grande protagonista del passaggio del turno Blues (bbc.co.uk)
Con due reti tra andata e ritorno Drogba è il grande protagonista del passaggio del turno Blues (bbc.co.uk)

Nemmeno il tempo di osservare il replay dell’azione che il Chelsea, a tempo già scaduto, pareggia: Lampard calcia, Tiago devia mettendo fuori gioco Buffon che salta all’indietro con un colpo di reni senza riuscire a fare il suo il pallone che dopo essersi schiantato sulla traversa termina sui piedi di Essien, per il più facile dei tap-in.

E’ questa una doccia gelata per la Juventus: andare al riposo così è devastante a livello psicologico e porta a dover fare due reti nei secondi 45 minuti.

Nel secondo tempo la partita scorre sulla falsariga del primo, almeno fino al momento dell’ingresso in campo di Giovinco: il giovane trequartista scuola Juve, infatti, da molta più vivacità e brio al gioco Bianconero, riuscendo sempre sistematicamente a saltare il proprio avversario diretto nell’1 contro 1. Purtroppo, però, senza creare particolari problemi alla retroguardia Blues.

Al 70′, come detto, arriva poi l’espulsione per doppia ammonizione di Chiellini, che lascia la Juventus in dieci e sembra spegnere le speranze, non fosse che quattro soli minuti più tardi Del Piero calcia una punizione da posizione interessante e trova le mani di Belletti a deviare il tiro: Mallenco non ha dubbi sul fallo ed assegna il rigore, mentre ne dimostra qualcuno di più nell’individuzione del colpevole, tanto che alla fine non ammonirà nessun giocatore del Chelsea, facendo una figura barbina in mondovisione.

Sul dischetto, comunque, ci si presenta Del Piero che realizza con tutta la sua calma e la sua classe.

Con un quarto d’ora da giocare la Juventus avrebbe tutta l’opportunità di trovare il 3 a 1 che la qualificherebbe, ma la condizione atletica di molti giocatori (gli evanescenti Del Piero e Trezeguet su tutti) rende l’impresa molto ardua, soprattutto pensando anche al fatto che la squadra è ormai in 10.

Così ad una manciata di minuti dalla fine arriva il goal di Drogba che chiude i conti e regala il passaggio del turno ai londinesi, relegando la Juventus a sola spettatrice del torneo da qui in avanti.

La delusione di Del Piero: la Juventus è fuori dalla Champions (gazzetta.it)
La delusione di Del Piero: la Juventus è fuori dalla Champions (gazzetta.it)

Disfatta totale, invece, quella del Real Madrid contro il Liverpool di Benitez: gli inglesi vincono infatti per 4 a 0, nonostante un grande Casillas, ed approdano comodamente ai quarti, rifilando una scoppola che entrare nella storia del club madrileno.

A decidere la partita sono le reti di Torres e Dossena, oltre alla doppietta del solito Gerrard (28′ e 47′).

Benitez si conferma quindi un vecchio volpone, micidiale quando si tratta di eliminazione diretta nel doppio confronto.

Finisce in goleada anche Bayern-Sporting, con i tedeschi che dopo le cinque reti dell’andata pensano bene di rifilarne altre sette al ritorno.

Una doppietta di Podolski (7′ e 34′) e le reti di Polga (autogoal), Schweinsteiger, Van Bommel, Klose e Muller firmano la pesantissima umiliazione portoghese, con Moutinho che firma un’inutile quanto splendido goal della bandiera.

L’ultima a passare tra le squadre impegnate in questo martedì di Champions è il Villareal, che dopo l’1 a 1 dell’andata vince 2 a 1 in Grecia ed elimina quindi il Panathinaikos.

A decidere la qualificazione del Sottomarino Giallo è una rete di Llorente, che fissa sul 2 a 1 il risultato dopo che Ibagaza e Mantizios avevano riequilibrato con le loro reti il risultato dell’andata.

3 commenti

  1. a vedere di nuovo il gol di iaquinta mi tornano i brividi…se al posto di brazzo sarebbe entrato giovinco! (ovvio parlare adesso è facile)

  2. bravissimo iaquinta che sta diventando uno dei miei calciatori preferiti. E’ veramente bravo. Spero che riesca ad ottenere più spazi la prossima stagione

  3. bravissimo iaquinta che sta diventando uno dei miei calciatori preferiti. E’ veramente bravo. Spero che riesca ad ottenere più spazi la prossima stagione

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