Consigli per gli acquisti – Juventus: chi tra Bendtner e Borriello?

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L’epico rifiuto di Berbatov è già storia e a poco più di ventiquattro ore dalla chiusura della mercato non ci si può fermare a riflettere troppo, in special modo se si ha una rosa da completare.

Ecco quindi che Marotta e Paratici ingoiato il boccone amaro cucinato dal bulgaro si sono subito rituffati sul mercato.

E, davanti a loro, si trovano ora un bivio. Una strada porta ancora in Inghilterra, Londra più precisamente. Non tanto per andare in quel di Fulham a convincere Dimitar quanto più per formalizzare l’acquisizione, praticamente già definita prima dell’affaire Berbatov, del danese Niklas Bendtner, ex promessa Gunners che, a conti fatti, ha dimostrato di essere solo una punta piuttosto mediocre.

Dall’altra, invece, un dejavù: Marco Borriello, attore non molto protagonista dello Scudetto dello scorso anno.

Incassati il no di Berbatov, dell’Athletic per Llorente e appurati i problemi che arrivare a giocatori come Cavani e Dzeko comporterebbero la Juventus deve dire quindi definitivamente addio alle chance di portare in Bianconero un giocatore di respiro e valore internazionale per ripiegare su due ragazzi le cui caratteristiche tecniche difficilmente potranno spostare gli equilibri in un campionato ormai pur povero come il nostro.

Caliamoci nei loro panni e proviamo a dire la nostra.

Voi chi acquistereste se vi trovaste nella condizione di scegliere tra questi due (posto che certo, nel calciomercato di oggi tutto può succedere e alla fine se qualcuno arriverà potrebbe anche essere un terzo nome!)?

Parto io.

Beh, innanzitutto posto che la Juventus ha in rosa Vucinic, Giovinco, Matri, Quagliarella e Boakye (più Iaquinta e Martinez, che mi sono perso per strada ma penso siano ancora di proprietà del club di Corso Ferraris) sarebbe proprio un bomber, quale sulla carta poteva essere Berbatov (capocannoniere della Premier solo nel 2011), il giocatore di cui questa squadra necessita. Di certo, per il resto, mi pare che la scelta là davanti sia abbastanza varia.

Proprio in questo senso, con un Borriello che poco in più dei giocatori già presenti avrebbe da dare, se proprio qualcuno dovrà arrivare (perché, come si sarà capito, tra i due io credo deciderei di non prendere nessuno, e restare così) ecco che la mia scelta cadrebbe sul danese.

Il perché è presto detto: caratteristiche fisiche uniche in una rosa in cui il giocatore più alto non raggiunge l’1 e 90, Bendtner non è però il classico puntero d’area di rigore quanto più un attaccante che a discapito di quei centonovantaquattro centimetri che si porta appresso ama svariare lungo tutto il fronte d’attacco.

In questo senso, quindi, potrebbe essere un’arma tattica importante: la sua fisicità darebbe sicuramente filo da torcere anche al più arcigno tra i difensori e proprio la mobilità di cui sopra sarebbe utile ad aprire varchi per gli inserimenti dei centrocampisti.

Tra cui, giova ricordarlo, c’è un certo Marchisio, il cui feeling col goal è una piacevole costante per i tifosi Bianconeri. Ma anche quel Vidal che impressionò in Germania proprio per la sua capacità di trovare la rete o, ancora, i vari Lichtsteiner, Isla ed Asamoah, che se istruiti nella giusta maniera potrebbero dare un importante contributo in questo senso.

Insomma: la Juventus ha inseguito per tutta l’estate un attaccante capace di garantire un minimo di venti goal a campionato.

Questa è stata infatti la costante dei sondaggi Bianconeri: da Cavani a Llorente, passando per Dzeko e Suarez fino ad arrivare a Jovetic (che ancora non li può garantire, ma la cui consacrazione definitiva potrebbe essere vicina) la Juve ha trattato giocatori sì dalle caratteristiche diverse ma tutti sempre e comunque a loro agio sotto porta.

Giusto fino a ieri, quando con l’ultimo, disperato, tentativo Marotta & Co. hanno provato ad arrivare a Berbatov, che con i suoi 237 goal in 517 presenze in carriera (ed un bagaglio internazionale importante fatto di 48 reti in 77 partite disputate con la maglia della nazionale bulgara) rappresentava l’ultima spiaggia in ottica bomber.

Sfumato anche questo trasferimento pare davvero, almeno stando a radiomercato, che non ci siano più alternative.

Niente bomber, bisogna cambiare i propri progetti tattici.

E allora, forse, bene puntare sul brindellone danese, sperando che stazza e mobilità vengano fatti fruttare al meglio e che lungo tutto il corso dell’anno i centrocampisti ne sfruttino gli spazi aperti per segnare goal a ripetizione…

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