Galles vs. Belgio – Prima giornata Gruppo A Qualificazioni Mondiale Brasile 2014

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Il Belgio va a far visita al Galles alla ricerca di una vittoria che possa permettere ai Diavoli Rossi di iniziare subito col piede giusto le qualificazioni a questo Mondiale.

Inserito nel gruppo 1 assieme a Croazia, Scozia, Serbia e Macedonia il Belgio punta, senza mezze misure, quantomeno al secondo posto, che varrebbe la qualificazione agli spareggi.

E nonostante giochino in trasferta i Diavoli Rossi non si fanno certo intimorire dal pubblico avversario. Anzi.

La volontà è quella di tenere il possesso di palla, farla girare, mettere in crisi la difesa avversaria con la manovra e gli acuti degli esterni offensivi (Mertens e Hazard).

Nonostante il gap tecnico sia evidente (e venga solo parzialmente attenuato dalla presenza in campo di Ramsey e Bale) il Galles regge comunque piuttosto bene. Ben messo in campo, cerca di non scoprirsi mai, occupando ogni porzione del rettangolo di gioco e provando, di tanto in tanto, a verticalizzare la propria azione, giusto per cercare quantomeno di farsi vedere dalle parti di Courtois.

Al venticinquesimo il fattaccio, che cambia inesorabilmente le sorti di un match probabilmente comunque già segnato, ma che difendendosi arcignamente i padroni di casa avrebbero potuto quantomeno anche portare in porto con un pareggio. Gillet manovra a centrocampo, si allunga un tantino la palla e si distende per sospingerla in avanti, verso le punte. James Collins, centrale difensivo gallese, però ha un’idea diversa: quella palla deve essere sua, ad ogni costo. Così si lancia a sua volta in scivolata, ma con piede a martello. Centrando esattamente in pieno la caviglia dell’avversario.

L’arbitro, a pochi passi dal luogo del misfatto, non ha alcun dubbio. Non solo assegna un calcio di punizione sacrosanto in favore del Belgio. Ma, per evitare che la partita possa prendere una piega violenta, estrae senza esitazione un cartellino rosso nei confronti del 29enne difensore attualmente in forza al West Ham, lasciando in inferiorità numerica i padroni di casa.

A quel punto tutti dietro la palla e una sola parola d’ordine: DIFENDERE.

Cosa che in realtà al Galles, abituato ad impostare proprio sul contenimento i propri match, non viene nemmeno male, nonostante l’inferiorità numerica.

Il problema, e qui l’inferiorità numerica incide solo molto relativamente, sono le palle da fermo.

Il vantaggio belga arriva infatti sugli sviluppi di un angolo battuto dalla sinistra del loro fronte offensivo. Mertens crossa sul primo palo, Kompany svetta assolutamente indisturbato e gira in rete. Non si può certo dire che con un uomo in più in campo tutto ciò non sarebbe potuto accadere.

E la cosa si potrebbe ripete, identica, solo un paio di minuti più tardi, se solo Fellaini incornasse bene il pallone anziché spedirlo alle stelle.

Non è certo un caso, quindi, che il raddoppio arrivi ancora una volta da calcio da fermo: a colpire è nuovamente un difensore – stavolta Vertonghen -, che tira una sassata su punizione su cui Myhill non riesce ad arrivare, pur distendendosi alla propria destra.

Discorso chiuso e primi tre importantissimi punti per la compagine belga. Arrivati al termine di una partita certo non bellissima. Ma il tempo è tutto dalla loro parte.

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