Il Real vuole tornare Galattico e per farlo sembra volersi riaffidare a Florentino Perez

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Sette trofei (due campionati, due Supercoppe di Spagna, una Supercoppa Europea, una Champions ed una Coppa Intercontinentale) in sei anni: questo il bottino di Florentino Perez alla guida del Real Madrid in quella che fu la sua prima (e sino ad oggi unica) esperienza come Presidente del Real Madrid.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=fliGlWXDtME]

Perez, infatti, guidò la Casa Blanca tra il 2000 ed il 2006 aprendo un ciclo che tutti gli appassionati di calcio ricorderanno senz’altro: quello dei Galacticos.

In quegli anni, infatti, Florentino portò il Real Madrid sul tetto del mondo, in tutti i sensi: sia da un punto di vista sportivo (con la vittoria dell’Intercontinentale), sia da un punto di vista mediatico (con il Real Madrid zeppo di stelle di prima grandezza che faceva tourneè in ogni dove).

Figo, Zidane, Ronaldo, Beckham, Owen sono solo alcuni dei nomi altisonanti che Perez portò alla corte del suo Real Madrid; tutti campionissimi che contribuirono a rendere grande il Real a livello di immagine prima ancora che sul campo.

Oggi, dopo tre anni di presidenza Calderon, Perez si ricandida come Presidente del Real Madrid, promettendo che saprà ricostruire un “progetto spettacolare”.

La mia rinuncia tre anni fa fu una decisione sbagliata, che aveva come obiettivo solo quello di aiutare il Real Madrid. Oggi annuncio la mia meditata e ferma intenzione di tornare alla guida del club. Lavorerò perchè i soci continuino ad essere i proprietari e ridare l’immagine del Real Madrid che le corrisponde, un autentico club che ha vissuto una lunga stabilità istituzionale”, queste le parole di Perez davanti a circa tre centinaia di giornalisti accorsi all’Hotel Ritz per assistere alla conferenza del direttore dell’impresa edile Grupo ACS.

Perez che dimostra la solita sicurezza nelle proprie idee cui ci aveva abituato già ad inizio secolo, quando prese per la prima volta la guida della società. Perez che altresì non ha ancora la certezza di poter continuare a guidare la società, dato che saranno solo le elezioni del prossimo giugno a decidere chi si porrà alla guida della società. Florentino deve infatti battere la concorrenza di Juan Onieva, ex vicepresidente economico all’epoca dell’era Sanz, e del duo Eugenio Martinez Bravo – Eduardo Garcia. Obiettivamente, però, non sembra che gli avversari di Perez possano essere all’altezza della situazione: il carrozzone mediatico che accompagna l’ex presidente Blancos, unito ad un’aurea di sacralità dovuta al ricordo dei successi in era Galactica, rendono Perez l’unico vero candidato a quella poltrona.

Perez che inizia quindi ad anticipare qualcosa del suo progetto, e pur non scoprendosi in maniera eccessiva ci da un’idea di quello che accadrebbe con il suo ritorno alla presidenza.

Innanzitutto, a livello societario, sarebbe accompagnato da due ex giocatori del Real: Valdano e Zidane.

Zidane sarà uno dei consiglieri di Perez: sua lidea di portare Ribery a Madrid (sport.ard.de)
Zidane sarà uno dei consiglieri di Perez: sua l'idea di portare Ribery a Madrid (sport.ard.de)

Poi si rinnoverebbe l’immagine della squadra, ricominciando a portare il marchio Real in giro per il mondo. Chiaro, quindi, il riferimento alle tourneè di cui abbiamo parlato qui sopra. Perez vuole riportare il Real sulla vetta del mondo anche a livello mediatico e per farlo ha bisogno di portare la propria squadra in giro per il mondo.

Sistemate le cose a livello societario e mediatico si passerebbe quindi all’aspetto sportivo (che in casi come questo sembra sempre essere messo un po’ in secondo piano, ma che resta l’aspetto principale): 300 milioni di euro, secondo quanto detto da Florentino, da spendere sul mercato, epurazione di molti giocatori acquistati nell’era Calderon e individuazione di un allenatore che possa riportare la Champions a Madrid.

Nomi non ne fa ancora Florentino, per quanto siano facilmente intuibili. A domanda diretta, però, risponde in maniera chiara, per quanto piuttosto banale: riguardo Wenger e Mourinho dice che “sono due grandi allenatori”, riguardo Cristiano Ronaldo che “è uno dei migliori calciatori al mondo ma finché non presenteremo la candidatura non parleremo di acquisti”.

Niente nomi, quindi. Ma i nomi possiamo provare a farli noi, convinti di non andare troppo lontani dalla realtà. Del resto un progetto Galactico non ci si può certo affidare a giocatori qualunque.

Il progetto “Zidanes y Pavones” si fonda quindi su di un mix tra grandissimi campioni mediatici e già ben affermati e giovani, magari prodotti della cantera merengue.

Ma chi potrebbero essere questi campioni?

Kakà e Cristiano Ronaldo sono i nomi più gettonati. Il primo è da sempre un nome che viene costantemente affiancato a quel del Real Madrid ed è facile immaginare che Perez un tentativo lo faccia (per quanto pare difficile, soprattutto se il Milan decidesse di investire per costruire una squadra capace di puntare subito alla Champions, possa partire). Il secondo fu molto vicino al trasferimento al Real già la scorsa estate, è il giocatore forse più mediatico del momento (un po’ come poteva essere Beckham nel 2003, con la differenza che oltre che mediatico è anche il miglior giocatore del mondo in coabitazione con Messi, cosa che Beckham non è mai stato) ed è quindi quello che darebbe una fortissima propulsione al progetto di Perez.

Entrambi questi nomi, però, sono molto difficilmente raggiungibili e c’è quindi da capire con quanta decisione Florentino potrebbe muoversi. Un approdo di CR7 a Madrid, però, lo vedo più possibile che non mai qualora Perez si insediasse alla Presidenza del Real.

Potrebbe essere Ronaldo il primo Galactico della nuova era Perez
Potrebbe essere Ronaldo il primo Galactico della nuova era Perez

Altro nome caldissimo, forse l’acquisto più probabile con Perez Presidente, è quello di Frank Ribery, talento francese in forza al Bayern Monaco per cui pare che Florentino, spinto da Zidane in persona, arriverebbe a spendere ben 50 milioni di euro. Proprio Zidane in persona parla del possibile approdo di Ribery alle merengues: “Spero che venga al Real Madrid. È un gran vantaggio avere simili giocatori nella propria squadra. Se si trova un accordo tra i club, sono sicuro che Frank verrebbe in Spagna. Bisogna fare di tutto per portarlo a Madrid, il suo acquisto aiuterebbe a ristabilire il prestigio di questo club”.

Altro nome uscito nelle ultime ore è quello del terzino destro brasiliano in forza all’Inter, Maicon. Antonio Caliendo in persona, agente del giocatore, assicura che quello del suo assistito sia uno dei primissimi nomi sulla lista della spesa di Florentino, che avrebbe individuato proprio in lui un possibile rinforzo per la retroguardia madridista.

Sempre dall’Inter potrebbe partire Ibrahimovic, sempre più desideroso di vincere una Champions League, ancora mai nemmeno sfiorata. Un progetto Galctico come quello che sta studiando Perez, siamo sicuri, stuzzicherebbe molto un giocatore come lui, che potrebbe davvero decidere di abbandonare Milano. Certo che si tratterebbe di un’operazione “pesantissima”, almeno da un punto di vista economico: basti solo pensare allo stipendio che percepisce Ibra all’Inter per rendersi conto che questa sarebbe un’operazione complicatissima da portare a termine.

Ma non solo stelle straniere: ci sarebbero infatti anche alcuni calciatori spagnoli sulla lista dei desideri madridista: Villa, Silva e Xabi Alonso sono tutti papabili acquisti di una squadra che vuole tornare grande ma che per farlo deve pensare ad una ricostruzione intelligente, non casuale. Ed un’impronta importante data dai calciatori spagnoli sembra essere imprescindibile per la squadra che più di tutte è vicina alla casa reale spagnola.

In partenza, invece, ci sarebbero tutti gli orange giunti a Madrid negli ultimi anni: da Drenthe ad Huntelaar, passando per Van Nistelrooy, Sneijder, Robben e Van der Vaart. A questo punto il Real potrebbe trasformarsi in un megastore del talento, dove andare ad acquistare giocatori di valore ad un prezzo quasi sicuramente inferiore a quello reale di mercato: le nostre società sono avvisate.

Infine il capitolo allenatore.

Impensabile Perez possa strappare Mourinho a Moratti, probabile Ramos venga epurato in quanto uomo scelto da Calderon.

I due nomi che circolano con più insistenza per sostituire l’ex allenatore di Siviglia e Tottenham, quindi, sono ad oggi quello di Wenger e quello di Ancelotti.

Entrambi, si sa, hanno già un contratto attivo. Ma quando Perez si muove lo fa con decisione e qualora decidesse di puntare un allenatore sotto contratto, siamo sicuri, sarà dispostissimo a pagare una penale per poterlo poi contrattualizzare lui.

Potrebbe essere Ancelotti luomo scelto da Perez per fare tornare galattico il Real (agr.corriere.it)
Potrebbe essere Ancelotti l'uomo scelto da Perez per fare tornare galattico il Real (agr.corriere.it)

Le premesse per tornare a vedere un Real galattico in grado di competere con Manchester e Barcellona, insomma, ci sono tutte. Vedremo quindi presto se davvero, come appare scontato, Perez tornerà alla presidenza del Real e se, in quel caso, riuscirà davvero a rinverdire i fasti di una delle squadre più blasonate al mondo.