Italia vs. Uruguay – Mondiale under 17 FIFA World Cup Nigeria 2009 – 01/11/09

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Scialpi e De Vitis (gazzetta.it)

Italia – Uruguay, valevole per la terza giornata del gruppo F del Mondiale under 17, era una partita su cui erano catalizzate le attenzioni di molti tifosi, non solo quelli Azzurri e quelli della Celeste. Da questa partita, infatti, passava l’eventuale qualificazione agli ottavi di finale del Brasile, fermo a quota tre punti. Un pareggio sarebbe quindi bastato tanto all’Italia per vincere il suo girone (restando un punto avanti ad una Corea del Sud che si pensava avrebbe vinto scontatamente il match contro l’Algeria) quanto all’Uruguay per sopravanzare di un punto il Brasile fugando ogni dubbio sulla propria qualificazione e mettendo a serio rischio l’approdo agli ottavi da parte di una Seleçao molto sino a quel momento molto deludente. L’ipotesi di un biscottone, insomma, dev’essere balenata nella testa di tanti ed il secondo tempo giocato dalle due squadre, che non ha certo aiutato a cambiare lo 0 a 0 finale, deve aver rinfrancato le convizioni di chi si aspettava un pareggio già scritto.

Nonostante ci si aspettasse un ampio turnover tra le fila degli Azzurrini, però, coach Pasquale Salerno ha messo in campo una squadra che si discostava molto poco da quelle scese in campo nei primi due match, cosa che faceva presupporre che avremmo giocato ogni nostra carta per vincere anche il terzo match, finendo il girone a punteggio pieno.
I cambi maggiori sono stati fatti in difesa: al fianco dei confermatissimi Sini e Camporese, infatti, hanno trovato spazio Mannini, disimpegnatosi centralmente al posto di Camilleri, e Bagnai, utilizzato sull’out di destra in sostituzione di Natalino. Centrocampo invariato, l’unica altra differenza rispetto all’undici iniziale del match contro la Corea la si trovava quindi in attacco, dove a far coppia con Iemmello è stato lo juventino Libertazzi.

L’ipotesi biscottone pare essere smentita subito: le due squadre, infatti, si affrontano con determinazione, studiandosi ma senza essere troppo remissive. Il primo tempo, infatti, è giocato su buoni ritmi e livelli, nonostante non sia comunque ricchissimo di occasioni da goal.

La prima se la inventa Sebastian Gallegos, fantasista scuola Danubio: dopo dieci soli minuti di gioco, infatti, il piccolo trequartista Celeste frusta il pallone dalla distanza, colpendolo di collo pieno, chiamando il nostro Perin ad un intervento dei suoi.

Pur non essendo giocata a ritmi elevatissimi la partita resta comunque piuttosto interessante. Al 27′, quindi, una doppia occasione Azzurra: dapprima Carraro va a battere una punizione, guadagnata da Libertazzi, in maniera piuttosto insidiosa; il pallone, passato tra le teste del terzo e del quarto uomo in barriera, viene però neutralizzato da Salvador Ichazo. Sulla ripartenza i nostri ragazzi riconquistano subito il pallone che capitan Sini provvede a recapitare dentro l’area con un interessante cross dalla sinistra che il portiere Celeste buca malamente in uscita. E’ però bravo Marchelli, terzino sinistro della formazione uruguagia, ad anticipare i nostri avanti liberando l’area e levando le castagne dal fuoco.

Una manciata di minuti dopo gli Azzurrini costruiscono l’occasione più ghiotta dell’intero match: alzando i ritmi i nostri ragazzi costruiscono una bellissima azione in velocità portando Libertazzi a crossare dal fondo, appena oltre il lato corto dell’area, in direzione di Iemmello, bravo a sua volta a stoppare e difendere palla per poi liberare al tiro l’accorrente De Vitis, arrivato a rimorchio. Il centrocampista neo-parmense, però, calcia centralmente, mangiandosi l’occasione più limpida costruita dalle due squadre per trovare la via della rete.

A questo punto, però, è il solito Gallegos, giocatore più talentuoso che gioca dalla cintola in su della squadra Celeste, a battere un colpo: tagliando alle spalle di Sini, infatti, trova il giusto spazio tra il terzino ed il centrale posizionato sul centro-sinistra, Mannini, ricevendo palla da un compagno e trovandosi tutto solo in posizione di sparo. La sua frustata è ancora una volta interessante, anche se in questo caso poco precisa, con il pallone che si spegnerà sul fondo.

In chiusura di tempo, quindi, sarà Fossati a cercare ancora una volta la via della rete: ricevuto uno scarico di Carraro, infatti, la mezz’ala interista calcerà di sinistro dal limite, facendo passare il pallone a pochi centimetri dal palo della porta difesa da Ichazo.

Un primo tempo discreto, quindi, tutto sommato.

Il secondo tempo, invece, sarà un mortorio totale: nessun’altra azione degna di nota verrà costruita dalle due squadre, con i ragazzi italiani ed uruguaiani che dopo essersi dati battaglia per quarantacinque minuti decidono probabilmente di averne abbastanza e di accontentarsi di un pareggio che, in fondo, va bene ad entrambe le squadre.

Il pareggio è quindi indubbiamente il risultato più giusto, anche se ai punti, almeno guardando quanto accaduto nel primo tempo (l’unico “realmente giocato”), avrebbe meritato qualcosina di più l’Italia, cui però basta questo punticino per andare a vincere il girone.

Azzurrini che, a differenza delle prime due partite, hanno concesso poco in fase difensiva, dimostrando una discreta compattezza nel reparto arretrato.

Perin è stato chiamato poco in causa, ma quando successo, come in occasione del tiro dalla distanza sparato da Gallegos, ha dimostrato ancora una volta di esserci. Il portiere genoano, quindi, è oggi una sicurezza assoluta.
In difesa nessuno sopra gli scudi, anche perché non sono stati impegnatissimi.
A centrocampo, invece, sicuramente meglio rispetto allo scorso match De Vitis, che pare abbia superato i problemini alla caviglia, mentre ancora su buoni livelli Carraro, eroe degli scontri con Algeria e Corea.
In attacco nulla da rimproverare a Iemmello e Libertazzi, che hanno avuto davvero pochi palloni giocabili, ma che hanno anche saputo amministrare piuttosto bene gli stessi, pur non avendo trovato la via della rete.

Libertazzi che si è mosso piuttosto bene su tutto il fronte d’attacco cercando di creare quanti più spazi possibili e battagliando a lungo con il capitano Celeste, quel Diego Polenta di proprietà del Genoa.
Diego Polenta (goal.com)

I due hanno dato vita a dei duelli davvero molto interessanti: da una parte la caparbietà del centravanti Bianconero, dall’altra la capacità di lettura dei tempi nell’uno contro uno, la bontà nel gioco aereo e la validità tecnica del capitano uruguagio, giocatore che possiamo indubbiamente definire oggi tra i migliori centrali difensivi under 17 al mondo.

Ora gli Azzurrini incontreranno gli Stati Uniti, secondi classificati nel loro girone, negli ottavi di finale. Il match sarà disputato mercoledì 4 novembre alle ore 16 e verrà giocato a Kaduna, città nella quale i nostri ragazzi hanno già disputato le prime due partite del girone.
Qualora dovessero sopravanzare lo scoglio Americano, poi, Salerno ed i suoi troverebbero nei quarti la vincitrice di Svizzera-Germania. E lì sì che ci sarebbe da penare…
Puoi trovare questo articolo anche sul blog de L’Uccellino di Del Piero.

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