Juventus vs. Cuneo – Prima amichevole dopo tourneé negli Stati Uniti – 05/08/11

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CRONACA

Al terzo minuto è subito Juve: Pasquato riceve palla largo a sinistra, converge verso il centro e scarica dal limite, dove trova però la pronta risposta di Pascarella.
Poco più tardi Krasic riceve nei pressi della linea di fondo e s’incunea in area appoggiando centralmente in direzione di Alessandro Del Piero, che però non riesce a dare forza ad un pallone assolutamente comodo da controllare.

All’ottavo un appoggio troppo molle di Del Piero per Pirlo permette al Cuneo di ripartire sull’asse Ingari-Fantini. Chiellini, però, rientra con grandissima tempestività, chiudendo bene in rimessa laterale gli avversari.
E al nono la Juventus passa: Matri lancia Krasic sulla destra che si libera facilmente del terzino sinistro cuneese per poi pennellare un cross in mezzo su cui piomba lo stesso Matri, che svetta ed insacca con potenza.

Nove minuti più tardi il solito Krasic centra un pallone dalla destra che, stavolta, viene indirizzata verso Pasquato. Stop e calcio verso la porta, praticamente immediato. Bravo però nell’occasione Pascarella a respingere.
Bella, al ventesimo, l’apertura di prima intenzione di Matri, che rincula sulla trequarti per lanciare immediatamente Krasic nello spazio. Altrettanto bravo, però, Ferri a chiudere con tempestività l’ala serba.

Krasic che continua ad essere la prima fonte di gioco Bianconera. Al ventiseiesimo Lichtsteiner lo lancia e lui pennella un ennesimo cross sul primo palo, dove taglia Matri calciando in diagonale di potenza. Bravo però ancora una volta Pascarella a respingere.
E al trentaquattresimo la Juve raddoppia: Pasquato manovra sul limite sinistro dell’area di rigore per poi scaricare all’indietro a Marchisio il cui fendente mancino buca l’estremo difensore avversario.

Al trentanovesimo scatta il tiro al bersaglio: prima Krasic effettua un tiro in controbalzo che si schianta sul palo, poi Del Piero, dal limite, colpisce la traversa. Il tutto nel corso della stessa azione.
Un minuto più tardi è quindi Pirlo a provarci, su punizione. Il suo tiro, teso e a giro, è però respinto dal palo.

Nella ripresa pronti-via e Ruggero, aggregato alla prima squadra da poco, buca subito sulla destra e centra un pallone basso per Vucinic, che però non ci arriva.
Al quinto Motta lancia Vucinic che attacca la profondità, mette giù di petto e calcia ad incrociare, con la palla che si spegne però di poco sul fondo.

Al tredicesimo bell’uno-due tra Vucinic e Toni col montenegrino che ci mette la punta per cercare il secondo palo, che però riesce solo a sfiorare.
Tre minuti più tardi Pirlo scende centralmente ed offre il pallone a Vucinic che mette giù di petto per poi calciare un sinistro potente che buca Negretti per il 3 a 0.

Altri due minuti e Pasquato s’accentra e scarica un destro che, deviato, diventa imparabile per l’estremo difensore avversario.
Al ventiquattresimo bell’iniziativa di Ziegler che serve Vucinic con un no-look alla Ronaldinho. Il montenegrino, ricevuta palla, scarica quindi dentro per Toni, che calcia però contro al portiere.

Al ventinovesimo la Juventus firma la quinta rete: Vucinic parte in contropiede dalla sua trequarti e scavalca la difesa avversaria con un bel lancio morbido di sinistro a mettere in movimento Toni che, entrato in area, riuscirà a bucare, pur rischiando, Negretti.
Quattro minuti più tardi Toni firma la propria doppietta. Juve che manovra bene centralmente sull’asse Vucinic-Pirlo che libera Toni con un tocco morbido. Facile la realizzazione.

Toni scatenato, Cuneo in piena bambola. Così al trentasettesimo la punta di Pavullo nel Frignano firma la propria tripletta, di testa, su assist di Vucinic.
Quattro minuti più tardi Borrettaz cade nella propria area di rigore, effettuando un fallo che si concretizza in massima punizione. Sul dischetto si presenta Ruggero, che calcia benissimo, sotto la traversa, per l’8 a 0 finale.

COMMENTO

Il risultato la dice lunga. Quando vinci 8 a 0 significa che non c’è stata partita. Che questo non può essere considerato un test attendibile.

E così è. Con tutto il rispetto per il Cuneo, Campione d’Italia Dilettanti lo scorso anno, non c’è assolutamente partita.

Interessante, comunque, l’impostazione tattica della squadra, con Conte che sta effettivamente imprimendo la propria impostazione su questa squadra.

Il problema secondo me sarà soprattutto capire se questa squadra riuscira a resistere in fase difensiva. Già nel primo tempo è successo più volte, ad esempio, che Krasic faticava a rientrare a centrocampo con Lichtsteiner che doveva staccarsi per portare pressione e così tutto il resto della difesa a scalare. E non fosse che pure l’ala sinistra era mediamente alta, e quindi non riusciva a scendere per coprire la diagonale del terzino, potrebbe anche andare tutto bene.

Ma, come detto, per verificare queste cose bisogna far passare ancora un po’ di tempo ed affrontare avversari di livello superiore.

Prossimo appuntamento a Salerno il 13 agosto, dove la Juventus affronterà il Betis. E già lì si potranno trarre indicazioni più interessanti.

MVP

Difficile definire un migliore in campo.

E allora diciamo che nella prima frazione i giocatori più in palla sono stati Krasic (una vera e propria spina nel fianco, lì sulla destra) e Matri (che non ha sbagliato un pallone). Con citazione doverosa pure per Marchisio.

Nella ripresa, invece, impossibile non citare Toni, autore di una tripletta.

Buono anche l’impatto di Mirko Vucinic, che però dovrà dimostrare di saper superare i propri problemi di continuità (cosa su cui io non scommetterei dei soldi), così come sicuramente di livello le prestazioni, tra gli altri, di Pirlo e Pasquato, che forse una chance potrebbe meritarsela a Torino (anche se bisogna capire quanto possa incidere in Serie A).

TABELLINO

Juventus vs. Cuneo 8 – 0
Marcatori: 9′ Matri, 34′ Marchisio, 61′ Vucinic, 63′ Pasquato, 74′, 78′, 82′ Toni, 86′ Ruggero.
JUVENTUS (4-2-4): Buffon (1′ st Storari); Lichtsteiner (1′ st Motta), Bonucci (1′ st Barzagli), Chiellini (20′ st Sorensen), De Ceglie (1′ st Ziegler); Marchisio (1’st Marrone), Pirlo; Krasic (1′ st Ruggiero), Del Piero (1′ st Vucinic), Matri (1′ st Toni), Pasquato (20′ st Grygera). A disposizione: Manninger All.: Conte.
CUNEO (4-4-2): Pascarella (1′ st Negretti); Passerò, Sentinelli (41′ st Bono), Ferri (1′ st Garcia Tena), Morabito (1 st Cintoi); Cristini, Longhi (29′ st Borretaz), Lodi (1′ st Gentile), Garavelli; Ingari (29′ st Personé), Fantini (29′ st De Rosa). A disp.: Garrone, Di Quinzio, Valfrè. All.: E. Rossi
Arbitro: Cassarà

2 commenti

  1. Secondo me, come hai detto tu, si vede già l’impronta di Conte. Mi piace molto la ricerca di giocare sempre la palla con scambi ripetuti e i rapidi cambi di fronte. Mi ricorda un po’ la Juventus del primissimo Lippi.
    Scambi veloci e anche velocissimi contropiede (odio il termine “ripartenze”, sono un po’ “old fashioned”).
    Anche le due ali molto alte mi sembrano una buona arma per aprire le difese chiuse facendole allargare, ma anche per portare un pressing molto alto che consenta contropiedi dalla trequarti allesquadre che attaccano e giocano con la difesa alta.
    Sarà da verificare la tenuta della difesa contro squadre più attrezzate del Cuneo, però l’idea di base di Conte mi pare molto buona. Possesso palla, velocità e, rispetto all’anno scorso, parecchia tecnica e molto talento in più a centrocampo sono una buona base di partenza. Vedremo se il leccese riuscirà a dare anche personalità e mentalità vincente ai suoi giocatori.
    Piccola postilla su Vucinic.
    Ho visto giocare il montenegrino per la prima volta nel 2000. Giocava nel Lecce, aveva 17 anni e pensai ad un futuro fuoriclasse. Aveva già da allora doti tecniche e fisiche fuori della norma. Ho sempre adorato i giocatori jugoslavi di talento, da quando vidi Safet Susic dribblare avversari come birilli. Mi affascinava la loro tecnica, tant’è che ai tempo venivano definiti “i brasiliani d’europa”. Li ho sempre visti come degli anarchici, molto discontinui, che nelle giornate di vena si trasformavano in campioni.
    Penso che Vucinic, se messo in condizione di esprimere il suo talento e con la consapevolezza della fiducia del tecnico, possa dare molte soddisfazioni ai tifosi della Juventus. Li farà gioire e li farà anche incavolare quando la sua naturale predisposizione all’indolenza prenderà il sopravvento. Però ho notato che nelle partite che contano quasi sempre sa essere decisivo. Non è una dote da poco. Come non è una dote da poco avere la capacità di eseguire con naturalezza quelle giocate che infiammano i tifosi allo stadio e a casa, che poi è il motivo per il quale molti, come me, amano il calcio.

    1. Nel calcio di oggi però spesso i campionati li vinci se trovi continuità… aspetto rispetto al quale Mirko sembra essere piuttosto carente…

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