Juventus vs. Siena – Ventisettesima giornata di Serie A – 14/03/10

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Il Siena arriva in visita in una città in cui, contro i Bianconeri di Torino, non ha mai vinto. I precedenti del match nel capoluogo piemontese sono infatti cinque ed in nessuno di questi casi i senesi sono mai riusciti ad uscire dallo stadio strappando anche solo un punto. Non solo: negli undici precedenti tra Juventus e Siena, tutti disputati in Serie A, questi ultimi hanno vinto in una sola occasione: era il 4 maggio 2008 ed i Bianconeri toscani s’imposero per 1 a 0 grazie ad una rete di Kharja. Piccola curiosità: il portiere dei padroni di casa era proprio quel Manninger che oggi, non si fosse infortunato, avrebbe difeso la porta juventina.
La cabala, insomma, è nettamente a favore dei padroni di casa.  

Il match dell'andata venne risolto da una rete di Amauri, oggi assente per una distrazione di I grado al tendine prossimale del bicipite femorale sinistro

Non solo: sono ben trecentosettanta minuti consecutivi che la Robur non segna in casa della Juventus. L’ultimo goal in terra piemontese lo segnò infatti Nicola Ventola in una sconfitta per 4 a 2 quando a dieci dal termine mise la firma su quella che è, sino ad oggi, l’ultima rete segnata dal Siena nella Torino Bianconera.
Juventus che però, di contro, quest’anno non ha certo una difesa insuperabile. Negli ultimi diciotto match disputati in campionato ha infatti mantenuto la verginità della propria porta in una sola situazione, lo scorso 22 novembre contro l’Udinese.Ad aggravare questa situazione vi è anche la situazione dei portieri: all’infortunio del titolarissimo Buffon (distrazione all’adduttore della coscia destra) si è infatti aggiunto un infortunio anche a Manninger (affaticamento muscolare). Zaccheroni è così costretto a correre ai ripari, dovendo scegliere tra lo schierare il baby Pinsoglio o l’esperto Chimenti.
A fare la differenza, quindi, è proprio quell’aggettivo anteposto al nome dell’ex portiere dell’Udinese che nonostante non giochi un match ufficiale da quasi due anni (la stagione scorsa la passò infatti tutta a fare il rincalzo di Buffon e Manninger e per trovare il suo ultimo impiego bisogna risalire a quella precedente ancora, quando stava ad Udine) viene preferito al giovane portiere che tanto bene sta facendo con la Primavera. 

Oltre a Chimenti, quindi, Zaccheroni decide di schierare una difesa a quattro con Grygera e De Ceglie terzini e Cannavaro-Legrottaglie coppia centrale pressoché obbligata, un centrocampo con Sissoko, Marchisio e Melo, il solo Candreva trequartista (niente più albero di natale, quindi, con Diego che si accomoda in panca) e la collaudata coppia Del Piero-Trezeguet in attacco.Malesani risponde invece schierando Curci in porta protetto da una linea a quattro con Del Grosso e Rosi terzini e Pratali-Cribari centrali, un centrocampo con l’ex Ekdal al fianco di capitan Vergassola e del greco Tziolis, Reginaldo e Ghezzal in fascia a sostegno di Maccarone. 

CRONACA
Alessandro Del Piero.
Dopo due minuti è proprio lui a mettere la firma sul vantaggio Bianconero segnando la sua dodicesima rete contro il Siena con un tap-in sulla respinta effettuata da Curci su di un tiro portato da Trezeguet, liberato al tiro da una bella azione di Candreva.

Del Piero festeggia coi compagni il suo trecentesimo goal in maglia Bianconera

Altri quattro minuti e Alex raddoppia: Marchisio si libera al tiro dal limite, il pallone impatta con la schiena di Pratali e s’impenna, terminando giusto sui piedi del capitano Bianconero, che bucherà ancora una volta lo specchio della porta senese

La Juventus è comunque incontenibile, il Siena annichilito. Un po’ come il sottoscritto. 

Così al decimo minuto Candreva prende palla sulla trequarti, sfruttando una sponda aerea di Trezeguet, e botta imparabile a bucare ancora una volta il malcapitato Curci, che nulla può sulla grande conclusione del centrocampista romano. 

Il Siena comunque non ci sta, ed al dodicesimo minuto si fa vedere: Maccarone calcia un rigore in movimento che impatta contro il piede di Marchisio che deviandone la traiettoria rischia di beffare il proprio portiere, salvato però da un colpo di fortuna. La palla gli termina infatti sul piede sinistro, che gli impedisce di esaurire la propria corsa in fondo al sacco.
Maccarone che comunque è decisissimo a riaprire la partita e lo fa al sedicesimo quando dopo aver puntato la porta arriva al limite e calcia all’angolino, freddando un immobile Chimenti e mettendo la firma sull’1 a 3, facendo terminare il digiuno senese nella Torino Bianconera dopo 386 minuti. 

Spronato da una gran voglia di rivalsa il Siena arriva per due volte vicino ad accorciare ulteriormente le distanze al ventunesimo minuto quando Pratali ci prova prima di testa, con Melo che salva la propria porta intervenendo di testa sulla linea di porta, poi di piede, con Chimenti che finalmente arriva a bloccare un pallone.
Juventus che quindi dopo una partenza inaspettata si siede sugli allori, permettendo al Siena di uscire dal proprio guscio creando qualche apprensione a tutti i tifosi della Vecchia Signora.  

Passato il momento buono, però, il Siena non riesce più a costruire vere e proprie azioni da goal. E nonostante continui a giocare una partita su livelli discreti non riuscirà più a rendersi realmente pericoloso, traghettando in porto un match fattosi piuttosto monotono sino all’intervallo.

Del Piero viene festeggiato dai compagni dopo il goal del 2 a 0

Esattamente come nel primo tempo anche la ripresa ha un inizio choccante: Maccarone converge in area da sinistra e calcia un diagonale che si schianta sul palo, terminando poi sul polpaccio di Ghezzal e, quindi, in rete. 3 a 2

La coppia Del Piero Trezeguet dimostra però di non starci. Così giusto un minuto dopo la rete dell’algerino del Siena i due dialogano benissimo al limite dell’area e al termine di un doppio scambio la punta francoalgerina prova a cercare la porta con un tocco morbido, che fa però terminare il pallone appena alto sulla traversa.
Trezeguet che si ripete un paio di minuti più tardi quando conclude al volo di sinistro dopo ad uno scambio con Sissoko, chiudendo però troppo l’angolo di tiro e facendo terminare il pallone sul fondo. 

Il goal di Ghezzal sveglia comunque i padroni di casa che dopo essersi resi per due volte pericolosi con il loro puntero costruiscono una importante palla goal con Camoranesi che pesca Del Piero tutto solo in mezzo all’area. Il colpo di testa del capitano, però, non è certo irresistibile e viene quindi respinto da Curci. 

A questo punto la partita si fa più interessante rispetto alla seconda metà del primo tempo: da una parte il Siena, portatosi ad un solo goal dal pareggio pochi secondi dopo l’apertura della ripresa, crede nella rimonta e si prodiga per concretizzarla. Dall’altra la Juventus trova quindi buoni spazi per provare a trovare il quarto goal. 

Al settantaduesimo, quindi, Maccarone torna a farsi vedere, e lo fa in maniera ancora una volta devastante: dopo aver segnato la prima rete ed aver indirettamente fatto l’assist a Ghezzal per la seconda, infatti, l’ex punta del Boro prende palla a sinistra e dopo essersi portato in area punta Grygera, che lo atterra. Il rigore è solare e viene trasformato dall’algerino di Siena, che firma quindi la sua personale doppietta

Siena che una volta raggiunto il 3 a 3 placa un po’ la sua foga, accontentandosi del pareggio. Juventus che però, pur provando timidamente a riportarsi in vantaggio, non riuscirà più a rialzare la testa, dovendosi accontentare di un punto con figuraccia annessa.

Curci esulta dopo la prima rete realizzata da Ghezzal

COMMENTO
Dicendo che questa non è la stagione della Juve direi che non si compie certo un’indecenza. Anzi. 

Tra errori dirigenziali (l’acquisto di Felipe Melo si può cominciare ad ascrivere in questa lista, quello di Diego rischia di fare la stessa fine, l’aver scelto Ferrara come allenatore campeggia in questa lista già da tempo), poca compattezza e tanta sfortuna, infatti, la Juventus sta portando avanti una stagione di stenti. 

Non ultimi in ordine di importanza, parlando di infortuni, sono i problemi capitati tanto al primo quanto al secondo portiere Bianconero, entrambi fermatisi per dei problemi fisici. E se in una stagione arrivi a dover schierare il terzo portiere significa che qualcosa che non va c’è, con il tuo rapporto con la sorte. 

Al di là di questo, comunque, proprio la questione del portiere deve far riflettere. Come detto in sede di presentazione della partita Zaccheroni ha infatti preferito il quarantenne Chimenti – rientrante dopo un mese di inattività causa infortunio e senza più l’abitudine di giocare un match ufficiale avendo passato l’ultimo anno e mezzo in tribuna – all’ottimo Pinsoglio, uno dei giovani portieri più interessanti del nostro paese.
E certe scelte si pagano. 

Intendiamoci, non che la colpa di questa rimonta sia tutta ascrivibile al “ragazzo” di Bari. Che però le sue colpe le ha: il tiro di Maccarone in occasione del primo goal, ad esempio, non era certo irresistibile. Anzi, era assolutamente parabile. Eppure lui, i cui riflessi non sono più propriamente felini, non ci si è nemmeno buttato su quel pallone. 

E qui non si può che ricollegarsi al classico discorso inerenti ai giovani in Italia, ed a come nel Belpaese a fare la differenza sia sempre una parolina magica: esperienza (a questo riguardo, e sempre parlando di portieri, vi consiglio di leggere  l’intervista fatta da Il Romanista a Valerio Frasca, portiere passato in prestito a gennaio dalla Roma all’Arezzo).

Ghezzal fredda Chimenti dal dischetto

E proprio sull’altare dell’esperienza Zaccheroni ha sacrificato oggi buona parte dei suoi tre punti. Certo, né il sottoscritto né nessun altro possono avere la riprova del fatto che con il giovane Pinsoglio in porta la Juventus avrebbe portato a casa il match… ma le possibilità che la cosa sarebbe finita in questo modo sono, a mio avviso, sicuramente notevoli. 

Il discorso relativo a questa partita non si può comunque tutto esaurire nella scelta del portiere, che pure ha pesato (per inciso: personalmente mi chiedo come possa essere Chimenti ancora un giocatore della Juve). 

La sfortuna, come detto, centra sicuramente. Ma non solo. 

Felipe Melo, ad esempio, ha giocato ancora una volta un match assolutamente sottotono, terminato anche in aperta polemica con il pubblico giunto allo stadio. E proprio il centrocampista brasiliano è oggi uno dei tasti più dolenti della stagione juventina, posto che non è quasi mai stato all’altezza della situazione. 

Allo stesso modo anche Diego, entrato ad un quarto d’ora dal termine, non è stato capace di incidere in alcun modo: come più volte apparso in questa stagione, infatti, il trequartista verdeoro si è dimostrato piuttosto spento, senza nerbo, incapace di lasciare un segno. Diego che, insomma, pare giocare a scartamento ridotto. 

Melo e Diego, così come la scelta del portiere, sono comunque solamente alcuni dei tanti problemi che affliggono questa squadra oggi, e nell’analizzare una rimonta di questo genere non ci si può certo limitare a questi tre fattori. 

Un maccarone devastante, la succitata sfortuna, un Grygera assolutamente sottotono ed una Juventus che si è sentita subito troppo appagata dall’inaspettato triplo vantaggio hanno fatto il resto. 

Ai tifosi della Juve non resta che sperare che questa stagione termini presto.

Felipe Melo delude ancora una volta

MVP
Al di là del risultato la palma di migliore in campo non si può dare che a Massimo Maccarone. L’ex under 21, infatti, disputa una partita sontuosa nella quale risulta essere realmente devastante, a maggior ragione quando viene spostato dal proprio allenatore sulla sinistra. 

Lì, infatti, fa completamente impazzire il malcapitato Grygera, che oltre a non essere un fenomeno di suo non incappa nemmeno in una partita fortunatissima, quest’oggi. 

Maccarone, dicevamo: l’attaccante di Galliate fa il diavolo a quattro e dimostra di essere oggi praticamente inarrestabile mettendo in mostra una capacità di conduzione del pallone in corsa quasi unica, grazie alla quale guida i suoi ad una rimonta epica e storica. 

Il primo goal è suo, il secondo è favorito dal suo palo, il terzo viene su di un rigore guadagnato proprio da lui. Basterebbe questo per dargli la palma di migliore, anche se bisognerebbe aver visto la partita per capire quanto abbia fatto ammattire Grygera – in particolar modo, ma un po’ la difesa tutta – per buona parte del match. 

Solo una honorable mention, quindi, per Alessandro Del Piero: dopo sei minuti di gioco sembrava non potesse che essere assegnata a lui la palma di migliore in campo. Del resto segnare due reti in una manciata di minuti dopo il fischio iniziale è qualcosa di raro. E, solitamente, mette in cassaforte la vittoria.
Non è però questo il caso di oggi, con Del Piero che può festeggiare la realizzazione del trecentesimo e del trecentunesimo goal in maglia Bianconera ma che deve poi in un certo qual modo inchinarsi davanti alla prestazione di un Maccarone il cui cambio di passo risulta essere oggi assolutamente devastante. 

Quel cambio di passo che Del Piero, per raggiunti limiti d’età, non ha più, oggi. Nonostante questo, comunque, quando ha un po’ di benzina in corpo sa essere ancora letale. Proprio come oggi…

Maccarone, MVP del match, mette a segno la prima rete del suo Siena

TABELLINO
Juventus vs. Siena
Marcatori: 2′, 6′ Del Piero, 10′ Candreva, 16′ Maccarone, 45′, 74′ Ghezzal
Juventus: Chimenti; Grygera, Legrottaglie (9′ st Salihamidzic), Cannavaro, De Ceglie; Sissoko, Felipe Melo, Marchisio (1′ st Camoranesi); Candreva; Del Piero (31′ st Diego), Trezeguet. A disposizione: Pinsoglio, Grosso, Poulsen, Iaquinta. All. Zaccheroni
Siena: Curci; Rosi, Cribari, Pratali (45′ Odibe), Del Grosso; Ekdal (17′ Larrondo) ; Reginaldo, Vergassola, Tziolis, Ghezzal; Maccarone (41′ st Codrea). A disposizione: Pegolo, Odibe, Terzi, Fini, Calaiò. All. Malesani
Arbitro: Russo
Marcatori: 2′ Del Piero (J), 7′ Del Piero (J), 10′ Candreva (J), 16′ Maccarone (S), 1′ st Ghezzal (S), 29′ st rigore di Ghezzal (S)
Ammoniti: Tziolis, Del Grosso, Reginaldo, Tziolis (S), Salihamidzic, Sissoko (J)

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