Kévin Gameiro scudiero di Luis Enrique?

Secondo Mundo Deportivo Kévin Gameiro avrebbe preso la sua decisione: sarà il quarto attaccante del Barcellona, di fatto primo rincalzo del Pistolero Suarez.Kévin Gameiro

Ma partiamo dal principio: chi è Kévin Gameiro?

Nato il 9 maggio 1987 a Senlis – dipartimento di Oise, regione Nord Pas de Calais – cresce lontano dalle luci dei riflettori del grande calcio, iniziando la propria formazione nel piccolo ES Marly-la-Ville, per passare poi all’US Chantilly all’età di 13 anni.

Nonostante la vicinanza della sua città natale a Parigi – 35 chilometri circa – non sarà il PSG a notarlo, bensì lo Strasburgo. Che per mano – anzi, per occhio – dello scout Jacky Duguépéroux ne intuisce il potenziale e lo acquista, integrandolo nella squadra riserve e testandolo nel Championnat de France Amateur (meglio conosciuto con l’acronimo CFA).

Dopo un’annata in cui raccoglie 20 presenze condite da 4 reti Gameiro viene promosso in prima squadra, iniziando a raccogliere esordi e presenze tanto in Francia quanto a livello europeo.

Proprio quando la carriera di Kévin sembra poter decollare un’entrata di Blaise Kouassi lo estromette dai giochi per sei mesi: rottura dei legamenti del ginocchio e stop prolungato.

Nel complesso la sua esperienza col Racing si chiuderà dopo tre anni di prima squadra, con un bottino limitato di segnature: 17 in 68 match.

Le qualità del ragazzo sono però ormai palesi a molti, così il Lorient decide di puntare su di lui e di farne il perno del proprio attacco, battendo la concorrenza dell’Olympique Marsiglia.

Proprio con la maglia dei Merlu il buon Gameiro farà il salto di qualità: tante grandi prestazioni, uno stile di gioco sempre più chiaro e definito e soprattutto una media di un goal ogni due match, da attaccante più che affidabile.

Le sue prestazioni non passano ovviamente inosservate, soprattutto all’interno dei patri confini. Su di lui si muove quindi il Paris Saint Germain, intenzionato a porre le basi per costruire una squadra che possa diventare tra le migliori al mondo.Kévin Gameiro

Al suo arrivo il mister è Antoine Kombouaré, sostituito a fine dicembre dal nostro Carletto Ancelotti.

La sua esperienza parigina non è però molto fortunata. Davanti, in realtà, non c’è grande concorrenza il primo anno, se è vero che le uniche due prime punte – pur con caratteristiche tecnico-tattiche radicalmente diverse – sono lui e Guillaume Hoarau, modesto centravanti acquistato nel 2008 dal Le Havre.
Nonostante questo, Gameiro non riesce ad imporsi.

Le porte per lui a Parigi si chiudono definitivamente già l’anno successivo, quando nella capitale francese sbarca Zlatan Ibrahimovic. Quell’anno, in realtà, Gameiro rimarrà in squadra, disputando 35 gare e segnando 9 reti. Ma è lì che, di fatto, si chiudono per lui le porte del PSG.

Il 25 luglio 2013 decide quindi di volare in Spagna, accettando la corte del Siviglia. Un’idea azzecatissima, se è vero che nel corso delle prime due stagioni Kévin giocherà 87 gare in tutto segnando 38 reti. E vincendo due Europa League.

Ma come gioca Kévin Gameiro?

Qui sta, almeno parzialmente, la risposta al suo flop parigino, nonché il motivo per cui pare il Barcellona abbia deciso di puntare su di lui (pur solo come rincalzo).

Gameiro è un attaccante laterale destro che può fungere anche come attaccante centrale, con ruolo tattico di prima punta di movimento.

E’ un giocatore che ama partire da lontano, scambiare con i compagni e giocare tutto in verticale, per cercare di sfruttare lo spazio che a quel punto si forma tra la linea di difesa ed il portiere, oltre che la sua grande velocità in campo aperto.

Un giocatore quindi che sarebbe stato molto poco adatto al Barcellona di Pep Guardiola, tutto impostato sul possesso strenuo del pallone, sulla capacità di far giocare in trenta metri gli avversari, sulla pressione costante. Insomma, sul cosiddetto tiki-taka.

Luis Enrique, però, ha modificato almeno parzialmente questi principi tattici, alternando la capacità di possesso della sua squadra (favorita da grandi palleggiatori di centrocampo come Iniesta e Rakitic, oltre che dalla grandissima qualità del trio Messi-Suarez-Neymar) alla possibilità di giocare dritto per dritto in profondità, verticalizzando il gioco per gli inserimenti delle punte.

Ecco perché il Barcellona potrebbe decidere di acquistare Kévin Gameiro dal Siviglia, ed ecco perché il ragazzo stesso potrebbe essere un ottimo scudiero di Luis Enrique, oltre che una degnissima riserva di Luis Suarez.

Certo, il livello assoluto dei due è molto diverso: il Pistolero è in assoluto uno dei migliori attaccanti del mondo. Un attaccante laterale destro prima punta di movimento – guarda caso, esattamente la posizione ed il ruolo tattico di Gameiro – dotato davvero sotto ogni punto di vista: fisicamente forte, esplosivo, rapido e veloce, tecnicamente dotatissimo e capace tanto di dialogare coi compagni nello stretto quanto di dettare il passaggio giocando in verticale.

Un livello quindi molto superiore a quello di Gameiro, che di contro è rapido nello stretto e comunque veloce in allungo, ma che con Suarez condivide la grande capacità di giocare in verticale, sulla profondità.

Peculiarità rispetto alla quale il buon Kévin è probabilmente tra i migliori al mondo in assoluto, per quanto per valore assurdo non sia annoverabile tra i primissimi attaccanti al mondo.

Non posso sapere oggi se il trasferimento di Kévin Gameiro si concretizzerà davvero, di certo si evidenza un ottimo lavoro dello scouting Blaugrana. Che è andato ad individuare un possibile sostituto perfetto per ruolo di posizione e ruolo tattico di quello che è il proprio centravanti atipico.Kévin Gameiro

A questo punto sono solo curioso di vedere il francese a Barcellona, per capire se questa disquisizione si concretizzerà davvero anche in campo!


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