Lazio vs. Roma – Trentaquattresima giornata di Serie A – 18/04/10

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La Roma scende in campo in un derby arroventato: se da una parte la Lazio, infatti, è ancora alla caccia dei punti che darebbero ai Biancocelesti la sicurezza di rimanere in Serie A anche nel corso della prossima stagione i Giallorossi devono centrare il bottino pieno a tutti i costi per andare in controsorpasso sull’Inter, con i Nerazzurri capaci di sorpassare la Lupa grazie alla vittoria di venerdì con la Juventus.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=98rnaJuii7Q]

CRONACA
La prima conclusione arriva dopo due soli minuti di gioco quando Toni riesce in qualche modo ad appoggiare il pallone qualche metro indietro rispetto alla sua posizione in favore di un arrembante Totti il cui tiro, però, non trova lo specchio di porta.

Un altro paio di minuti e Stendardo, centrale difensivo laziale, deve lasciare il campo: dopo aver preso una scarpata in faccia – involontaria – da parte di Toni, infatti, il volto dell’ex Juventus diventa subito una maschera di sangue ed il medico sociale biancoceleste intima subito il cambio. A rilevare Stendardo, quindi, è Biava, giunto in gennaio dal Genoa.

Nonostante la prima conclusione della partita sia stata di marca Giallorossa sono i padroni di casa a tenere un pochino di più il pallino del gioco. Il tutto, comunque, si trasforma poi in un equilibrio sostanziale posto che nonostante tutto la Lazio non riesce a bucare la difesa romanista.
Il tutto fino al quattordicesimo minuto quando  Ledesma verticalizza un pallone che viene completamente bucato da Burdisso per terminare poi giusto tra i piedi di Rocchi. Che, senza grandi difficoltà, stoppa il pallone per bucare poi l’uscita di Julio Sergio. Inter sempre più saldamente in testa alla classifica.

Al ventitreesimo, quindi, Rocchi avrebbe un’altra occasione interessante sugli sviluppi di un’azione tambureggiante di Lichtsteiner sulla destra ma Burdisso, questa volta, riesce in qualche modo a chiuderlo in angolo per quanto il capitano laziale chieda il calcio di rigore.

La partita non è comunque godibilissima. Le due squadre si fronteggiano infatti più che altro tra le due trequarti, non creando gioco né portandosi in maniera continuativa alla conclusione.

L’apertura di ripresa è di rigore.

Dapprima, infatti, è la Lazio a poter usufruire di una massima punizione. Floccari, però, si fa parare la conclusione dal dischetto da Julio Sergio. Poco più tardi, invece, è la Roma a guadagnare un rigore: Taddei, entrato da poco al posto di uno spento Totti, raccoglie la palla in area sugli sviluppi di un angolo e punta Kolarov, facendo per saltarlo. Il terzino serbo, però, allunga il piede fuoritempo, trovando il contatto con l’avversario.
Sul dischetto si presenta quindi Vucinic che fredda Muslera, capace solo di intuire l’angolo senza arrivare sul pallone.

Vucinic buca Muslera con un missile su punizione

Al sessantunesimo, quindi, Menez riceve palla centralmente da Taddei e si lancia palla al piede verso l’area laziale, venendo però fermato fallosamente al limite della stessa. Sul punto di battuta del calcio di punizione si presenta quindi Mirko Vucinic che calcia un siluro che buca la barriera per freddare poi un assolutamente immobile Muslera. In una manciata di minuti, quindi, il destro di Vucinic ribalta il risultato.

Roma che risulta essere piuttosto galvanizzata dal vantaggio e cerca di costruire gioco, cosa che non accadeva invece nel primo tempo, per arrivare a colpire Muslera. Al settantesimo, quindi, è Burdisso a svettare sugli sviluppi di un calcio d’angolo guadagnato grazie ad una bella azione manovrata. Muslera, però, para facilmente il pallone.
Un paio di minuti e Menez ruba palla a Toni per involarsi poi palla al piede, seminare un paio di avversari ed entrare in area per calciare. Sulla traiettoria del pallone si frappone comunque Dias che lo devia in angolo.

La Lazio comunque vuol vendere cara la pelle. E’ Zarate, quindi, a provare a pungere: postosi sulla destra del proprio fronte offensivo, infatti, il talento di Buenos Aires prova a mettere in crisi più e più volte la retroguardia giallorossa. In una di queste occasioni, all’ottantesimo, un suo spunto in velocità vale un cross al centro su cui arriva puntualissimo Rocchi, che gira però il pallone oltre il palo senza trovare lo specchio di porta.

A tempo ormai scaduto, quindi, Ledesma si fa scioccamente espellere prendendo un secondo cartellino giallo per proteste. La Lazio ci crede comunque, ma a quel punto la Roma si arrocca in difesa e porta a casa il risultato.

COMMENTO
Il primo tempo, bisogna dire la verità, non è stato particolarmente godibile.

Certo, se siete tifosi di una delle due squadre probabilmente vivevate il tutto con una tensione tale che vi sembrava di assistere ad una tiratissima finale di Champions, però obiettivamente, per gli altri almeno, il match non è stato niente di che con una Roma che teoricamente avrebbe dovuto fare la partita piuttosto arrendevole e priva di idee ed una Lazio più volenterosa ma comunque limitata da una certa mancanza di talento palese tra i Biancocelesti.

Totti non disputa certo un derby brillante tanto che Ranieri decide di sostituirlo dopo i primi quarantacinque minuti

Nel secondo tempo, invece, Ranieri prende una decisione coraggiosissima togliendo Totti e De Rossi per Taddei e Menez e la partita si infiamma: dapprima Cassetti regala alla Lazio un rigore che potrebbe chiudere il match, poi, dopo la parata di Julio Sergio, è Kolarov a fare fallo in area. E qui la partita cambia: la Roma pareggia infatti grazie a Vucinic e si trova con tutta l’inerzia dalla propria parte. Il rigore sbagliato da Floccari ed il pareggio appena trovato, infatti, galvanizzano i Giallorossi.

A dare ulteriore man forte alla Roma, poi, c’è il genio abbinato alla brillantezza di Menez, che fa il diavolo a quattro quando parte palla al piede. Ed è proprio da una sua azione personale che nasce il calcio di punizione che deciderà il match, con un Brocchi che si staccherà malamente dalla barriera agevolando il goal di Vucinic.

Roma che resta quindi in testa alla classifica e che si lancia verso la conquista dello Scudetto. Si prospetta quindi un finale di campionato davvero palpitante!

MVP
Il titolo di migliore in campo non può che essere assegnato a chi ha deciso questo derby: Mirko Vucinic.
L’attaccante montenegrino, infatti, risolve un match fondamentale per il prosieguo del campionato con rigore e punizione che freddando per due volte Muslera, decidendo l’incontro.

Due doverose honorable mention, però, vanno riservate a Claudio Ranieri e Jeremy Menez.

Il primo dimostra infatti un coraggio notevolissimo nel togliere due colossi romanisti come Totti e De Rossi nel corso di un derby forse decisivo per lo Scudetto. Mossa davvero notevole.

Il secondo, subentrato proprio a De Rossi, dimostra invece come quando sia in palla possa risultare davvero un fattore: quando parte palla al piede è davvero incontenibile a tratti.

Mirko Vucinic festeggia dopo aver bagnato il suo derby con una doppietta

Citazione altrettando doverosa, infine, per Julio Sergio: la sua parata sul rigore – calciato malissimo – da Floccari non è tanto difficile ma sicuramente decisiva. E pensare che fino a qualche mese fa sembrava fantascienza potesse vedere il campo…

TABELLINO
Lazio vs. Roma 1 – 2
Marcatori: 14′ Rocchi, 53′ (rig.), 61′ Vucinic
Lazio: Muslera; Dias, Stendardo (6′ Biava), Radu; Lichtsteiner (20′ st Zarate), Brocchi, Ledesma, Mauri, Kolarov; Rocchi, Floccari (29′ st Cruz). A disp.: Berni, Diakitè, Firmani, Baronio. All.: Reja.
Roma: Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Perrotta, Pizarro, De Rossi (1′ st Taddei); Vucinic (38′ st Brighi), Toni; Totti (1′ st Menez). A disp.: Doni, Mexes, Tonetto, Baptista. All.: Ranieri
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Brocchi, Kolarov (L), Riise, De Rossi, Totti, Juan, Taddei, Toni, Menez (R)
Espulsi: 46′ st Ledesma (L), per doppio ammonizione

2 commenti

  1. Non sono d’accordo con il commento….è vero che chi vince ha sempre ragione, ma non ricordo un solo tiro in porta da parte della Roma su azione. Diciamo che ha vinto con quel fattore che la sta seguendo da un po’ di tempo in qua.

    1. Beh, ognugno ha le proprie opinioni del resto.
      In sede di commento, comunque, non parlo di tiri in porta.

      Dico semplicemente che dopo il rigore sbagliato da Floccari e quello realizzato a stretto giro di posta da Vucinic l’inerzia si sia spostata tutta a favore dei Giallorossi.
      E che Menez ha dato vigore alla manovra romanista con la sua brillantezza.
      Tutte cose che mi pare non siano opinioni, in realtà. Ma fatti.

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