Le interviste di SM – A spasso per il Portogallo con Alessio Dell’Anna di TuttoCalcioEstero

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Continua il nostro viaggio attorno al mondo. Perché se da una parte è ormai iniziato – col 3 a 1 del Brasile sulla Croazia – il Mondiale, dall’altra ci sono un sacco di stagioni giunte ormai al termine. Quindi, molti bilanci da tracciare.

In questo pezzo andremo quindi, con l’aiuto di Alessio Dell’Anna di TuttoCalcioEstero, ad analizzare quella che è stata la stagione portoghese, tanto per quanto concerne il campionato che per quello che riguarda l’Europa ed il Mondo…

Dopo tre anni di dominio del Porto, è tornato a vincere il Benfica. Che però stavolta sembra poter dare continuità alle proprie vittorie (è dalla prima metà degli anni ottanta che non riesce a vincere per due anni di seguito). No?

Direi di sì. Il Benfica negli ultimi anni ha costruito un modello virtuoso basato sulla crescita, simile a quello dell’Udinese, per fare un esempio nostrano, ma dalle ambizioni molto più grandi. Scopre talenti e li rivende, ma riesce a rimanere competitivo sia in Portogallo (dove quest’anno ha trionfato), che in Europa. Oltretutto può contare su un allenatore che non solo ha dato un gioco alla squadra veloce e moderno, ma è anche un leader e un grande motivatore. Se non snaturerà l’essenza del suo progetto (che per un club come il Benfica deve necessariamente rimanere orientato a vincere), la possibilità di aprire un ciclo in Portogallo è assolutamente a portata di mano.

Benfica che è anche riuscito ad arrivare in finale di Europa League. Prossimo passo essere una contender per la Champions?

Difficile, ma tutto è possibile, Atletico Madrid e Borussia Dortmund negli ultimi anni ce lo hanno dimostrato. Tuttavia, anche se in ambito europeo il Benfica ha fatto grandi progressi – e due finali in due anni ne sono la dimostrazione – il gap con le “big” d’Europa è forse ancora un po’ troppo grande. Oltretutto c’è questa “maledizione” che proprio non ne vuole sapere.

Strano ma vero, il Porto non è arrivato nemmeno secondo. Cosa non ha funzionato?

In campionato sicuramente c’è stato un po’ di appagamento, al quale si è aggiunto poi un crollo fisico nella seconda parte, quando è subentrata l’Europa League. Oltre a questo l’esonero dell’allenatore nella parte più delicata della stagione, a marzo, non è stata forse una scelta molto azzeccata.

Seconda piazza appannaggio dello Sporting. Che pare quindi essersi ritrovato…

Forse è un po’ presto per dirlo, ma sicuramente lo Sporting è sulla strada giusta per tornare grande. Molto dipenderà dalla campagna acquisti estiva e dal lavoro che farà il nuovo allenatore, dopo il passaggio un po’ a sorpresa di Jardim al Monaco. E’ un momento delicato, che, considerando anche il ritorno in Champions, dovrà essere gestito con molta attenzione da parte di tutti quanti.

Parlando di singoli, stagione molto prolifica per l’alter ego di Falcao in nazionale, Jackson Martinez. Per il quale l’anno scorso il Porto voleva 40 milioni. Partirà quest’estate?

E’ probabile. Il Valencia ha un nuovo proprietario che sta facendo parecchia spesa in Portogallo, e per Martinez sembra aver sorpassato la concorrenza della Roma. Bisognerà vedere se le due società riusciranno a venirsi incontro, cosa non facile dato il prezzo del cartellino, ma credo che alla fine la volontà del giocatore di partire verso un campionato di maggiore attrattiva come la Liga farà la differenza.

Sempre parlando di singoli, chi sono stati, in generale, i migliori della stagione?

Oltre al già citato Martinez impossibile non scegliere qualcuno del Benfica, anche se la forza delle “Aguias” sta soprattutto nel collettivo. Trovo che la stagione di Luisão sia stata praticamente perfetta, anche nella sfortunata finale di Torino. Poi mi ha impressionato molto il ritorno di Quaresma al Porto, costellato da gol e prestazioni maiuscole che forse in pochi si sarebbero aspettati.

Venendo ai giovani, chi dovremmo tenere d’occhio?

Fredy Montero pareva dovesse essere la rivelazione della stagione, è partito segnando un numero impressionante di gol, ma poi purtroppo si è spento, perdendo anche la maglia da titolare e la convocazione in Brasile. Dovessi sceglierne uno direi sicuramente William Carvalho, classe 92’ sempre dello Sporting, mediano potente, versatile, e dotato di una tecnica invidiabile: pare giocare con un’esperienza da trentacinquenne, ma di anni ne ha solo ventidue. Non mi sorprenderei se già quest’estate volasse verso una squadra importante, dopotutto Ronaldo l’ha già “endorsato” (chiedo scusa per il termine) al Real Madrid. Poi c’è Markovic, del Benfica, che è un talento assoluto, e ha solo 20 anni, ma lui già lo conosciamo.

Il Mondiale è alle porte: dove può arrivare la Nazionale lusitana?

Domanda molto difficile, dal momento che il Portogallo si presenta a questi mondiali con tante incognite. Ronaldo, in un girone già ostico, rischia di saltare il primo match, Nani e Coentrão quest’anno non hanno giocato neanche la metà delle partite, ed Helder Postiga, attaccante di riferimento, è stato scaricato dal Valencia alla Lazio dopo una stagione incolore condizionata da problemi fisici. Se però la squadra di Paulo Bento avrà un po’ di fortuna, cosa che al Portogallo è spesso mancata, e riuscirà a catalizzare al meglio le sue tante risorse, la possibilità di arrivare almeno fra le prime quattro non è poi così lontana.

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