Le interviste di SM – E’ tempo di paella e corrida!

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Il nostro perdurante viaggio nell’universo calcistico globale ci porta oggi a fare tappa in Spagna. Ad attenderci nel virtuale aeroporto della capitale c’è Alfonso Alfano, cofondatore del sito TuttoCalcioEstero.it.

Con lui andiamo quindi ad esplorare il mondo calcistico spagnolo, tra un campionato in salsa Colchoneros, la Decima della Casa Blanca, la possibile fine del Tiki Taka ed il fallimento Mondiale spagnolo.

Atletico Madrid campione. Chi se lo sarebbe mai aspettato?

Nessuno, francamente; spezzare il duopolio Real Madrid-Barcellona era impensabile dieci anni fa, quando lo squilibrio economico tra le due potenze e il resto della Liga non era marcato come oggi, e giustamente fu celebrata l’impresa del Valencia. Ho avuto modo di vivere la cavalcata dell’Atletico, mese dopo mese, al fianco di veri tifosi “colchoneros”, quelli che dicono con orgoglio “ero abbonato anche in Segunda”; e nemmeno loro se l’aspettavano. Ti dirò di più, aspettavano quasi con rassegnazione il crollo, la domenica che si trasformava in tragedia. La sconfitta ad Almeria poteva significare la fine del sogno, ma sappiamo poi com’è andata…

Barcellona zeru tituli. E’ la fine definitiva di un ciclo, o il Barcellona potrà tornare a vincere da subito anche cambiando il minimo?

Il ciclo del Barcellona è finito con l’addio di Guardiola. Tito Vilanova, amatissimo oggi ma criticato a suo tempo, riuscì a sfruttare l’onda vincente di quella fantastica squadra vincendo la Liga dei “cento punti”. Ma, né in Europa né in campionato, si rividero gli stessi lampi dell’era Pep. Ovvio, non dovrà rivoltare la squadra come un calzino, ma Luis Enrique percorrerà un’altra strada. Inizia l’era del dopo-Xavi, è già un cambiamento epocale. Col ritiro di Puyol, poi, sarà l’annata decisiva per Bartra, uno che sta già tardando ad esplodere ai massimi livelli. Sarà curioso, e affascinante, assistere alla nuova era blaugrana.

Real campione d’Europa. Cosa vuol dire la “Decima” per i tifosi madridisti?

La Decima era un’ossessione, l’ha ammesso dopo Florentino Perez. Un’ossessione dolce, considerato che si parla della decima Champions, non della prima. Un’ossessione che si poteva “respirare” al Bernabeu, durante il celeberrimo tour all’interno dello stadio. C’era lo spazietto riservato alla Decima; oggi è la coppa mostrata con più orgoglio, il Madrid è stato scelto dalla Fifa come il club più grande del secolo scorso, vuole continuare la sua leggenda anche in questi decenni. E la Champions è l’unico viatico per continuare ad alimentare il mito.

Quattro Champions delle ultime nove sono volate in Spagna. Che ha dominato per anni anche a livello di nazionali. A cosa è dovuta questa incetta di trofei?

C’è cultura sportiva. Sembra scontato dirlo, ma le differenze a livello di strutture con altri paesi in cui ho vissuto, senza nemmeno contare l’Italia, sono lampanti. Nel calcio, poi, la svolta epocale è stato Aragones e il Mondiale del 2006. La Spagna ha nel sangue il “bel calcio” ma ha spesso peccato di scarso spirito competitivo, quello che ha permesso a noi di conquistare quattro stelle. E la loro “invidia” li portava a imitarci, giocavano contronatura. Il “sabio” ha invece cambiato la storia con quel Mondiale, oggi i giovani crescono senza complessi di inferiorità, senza manie di persecuzione (Tasotti, come lo chiamano qui, da queste parti è una celebrità…).

Tornando alla Liga, Ronaldo, Messi, Costa. Alle spalle di questi, Alexis Sanchez. Perché il Barcellona dovrebbe privarsene?

Il Barcellona non se ne priverà, almeno non secondo me. Sarebbe folle, senza contare che ritornare in Italia rappresenterebbe due passi indietro nella sua carriera. Alexis ha saputo guadagnarsi il rispetto di molti, ho l’impressione che con Luis Enrique possa essere ancora più importante al Barça.

Restando in ottica singoli, chi sono stati i migliori di questa stagione?

Per ruoli: tra i portieri Keylor Navas è stato semplicemente mostruoso, merita una big. Di Courtois sappiamo tutto, è stato decisivo per l’Atleti. Per la difesa scelgo in blocco quella dell’Atletico, scelta scontata ma dovuta; la menzione d’onore la merita però Filipe Luis, di gran lunga il miglior terzino sinistro al mondo (ditelo a Scolari). Benissimo anche Musacchio, in orbita Barcellona; sarebbe un gran colpo. Laporte, il francesino dell’Athletic, altro prossimo campionissimo. Centrocampo: Koke si è mantenuto su livelli altissimi durante tutta la stagione, lo stesso si può dire di Gabi. Rakitic, anche se con un leggero calo nel finale, ha incantato in tutti gli stadi dove ha messo piede, bene anche Rafinha nel Celta Vigo (tornerà da protagonista al Barça) e Iturraspe-Muniain a Bilbao. Inserisco qui anche Griezmann, un calciatore di cui sono “innamorato” da un po’ di tempo: è finalmente esploso, ne vedremo delle belle. In attacco, oltre ai soliti noti, prendo Bacca: ha prima stravinto il duello con Gameiro (che ha dovuto cambiar ruolo per avere più minutaggio), poi ha convinto a suon di gol e prestazioni convincenti. Lo seguivo nella Jupiler League, e sono contento sia arrivato già a questi livelli.

Siamo ormai tutti in clima Mondiale, ma il calciomercato non si ferma. Cosa ti aspetti in questo senso dalle varie squadre spagnole?

Escluse le tre big (l’Atletico comprerà in relazione alle cessioni), poco, molto poco. Come d’altronde è accaduto durante le ultime sessioni di calciomercato. I soldi scarseggiano, l’eventuale avvento di Lim a Valencia può ravvivare un pochino la situazione. Sarà così importante “riciclare” qualche ottimo calciatore finito nelle retrovie in qualche grande, o giovani che stentano a trovare spazio: Rafinha, Canales, Deulofeu all’Everton, hanno segnato la strada che devono seguire i club di fascia medio-alta in Spagna.

Proprio parlando di Mondiale, la spedizione spagnola è stata un fallimento. La squadra aveva, sulla carta, la rosa migliore del torneo…

Ne ero convinto anche io, l’ho scritto in giro a più riprese. Due scellerate partite non rappresentano comunque la fine di una leggenda. La Spagna, a differenza di quella pre-2006, giocherà una marea di semifinali e finali nei grandi tornei, puoi scommetterci.

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