Le interviste di SM – Slovenia, il ponte tra i Balcani e l’Italia (Luca Russo)

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Riprendiamo il nostro “giro del mondo” calcistico con un tuffo nella vicina Slovenia, nazione che ha regalato alcuni calciatori al campionato italiano negli ultimi anni.

Per farlo ho contattato Luca Russo di Calcio dell’Est, vero appassionato e soprattutto conoscitore di questo calcio e dei suoi segreti.

Ecco la chiacchierata che ne è uscita:

Iniziamo dal principio: come è organizzato il calcio in Slovenia? In che modo si svolge la 1. SNL?

Il campionato sloveno si articola su 5 livelli: la Prva liga (che è l’equivalente della nostra massima serie), la Druga liga, la Tretja slovenska nogometna liga, la 4.SNL ed infine la Slovenska nogometna liga. Alla Prva liga prendono parte dieci squadre che si affrontano in un doppio girone all’italiana con 2 andate e 2 ritorni, per un totale di 36 gare. La squadra che termina la stagione al primo posto diventa campione di Slovenia; la seconda e la terza accedono alle fasi preliminari di Europa League; l’ultima retrocede in seconda serie, mentre la penultima spareggia con la seconda classificata della Druga liga.

In Slovenia c’è una squadra tradizionalmente dominatrice: il Maribor. 11 titoli nazionali all’attivo, quattro primi ed un secondo posto negli ultimi cinque anni. I Vijoličasti stanno comandando la classifica anche quest’anno. Pensi riusciranno ad imporsi ancora?

Hanno diverse possibilità di replicare il titolo vinto nel 2013. Ma non è detto che ci riescano. Rispetto alla stagione scorsa, quest’anno c’è molto più equilibrio lì nei piani alti della classifica. Basti pensare che tra il Maribor, primo a quota 38, e il Rudar Velenje, sesto, corre una differenza di appena sei punti: è sufficiente indovinare due gare, o sbagliarne altrettante, per ritrovarsi in cima oppure per ritornare nella pancia della classifica. Dovessi fare un pronostico, francamente e al lume di cotanto equilibrio non saprei quale formazione candidare alla vittoria del titolo. Ma non escludo sorprese. Il Koper e la matricola Zavrč, due compagini che giocano un calcio brillante e sbarazzino, possono fare lo sgambetto ai campioni in carica.

Quali sono i punti di forza dell’attuale capoclassifica?

Uno su tutti: l’abitudine alla vittoria. Il Maribor ha vinto 11 delle ultime 17 edizioni della serie A slovena. Il Koper, che è la sua più immediata inseguitrice, solamente uno. Questo dato spiega e pesa di più di tanti altri aspetti, sia tecnici che tattici. A certi livelli è sì importante essere dotati, preparati e ben messi in campo, ma ancor più lo è l’avere confidenza con certe pressioni. Il loro duello mi ricorda tanto quello che in Italia sta vedendo battersi in un lungo testa a testa Juventus e Roma. I bianconeri hanno lo Scudetto nel sangue. I capitolini ne hanno vinti tre. Se dovessi puntare un euro su una delle due, sceglierei sicuramente i primi. Ma nel calcio, si sa, le sorprese e le belle favole son sempre dietro l’angolo.

Uno dei tratti fondanti dell’NK Maribor è sicuramente l’attenzione alle proprie giovanili. Quali sono i giocatori più rappresentativi cresciuti qui?

Il primo che mi viene in mente è Tomislav Prosen, detentore del record di presenze in maglia viola (ben 375) e decimo nella classifica marcatori all-time del club con 74 reti al suo attivo. A Maribor ci è stato per 11 stagioni e mi sembra abbastanza logico e naturale che ne sia diventato una leggenda. Poi, però, il mio pensiero non può non adagiarsi su Ilicic e Bacinovic, di certo non rappresentativi come il primo, ma la cui storia merita di essere raccontata: correva l’estate del 2010 e i viola dovevano affrontare il Palermo nei preliminari di Europa League. Vedendoli giocare dal vivo, Zamparini si invaghì dei due ragazzini e decise di acquistarli. Storia di un calcio che allora, e parliamo di nemmeno quattro anni fa, ancora sapeva essere romantico. A suo modo…

Sempre parlando di giovani, chi credi siano i migliori del paese? C’è all’orizzonte un possibile crack sloveno?

Rischierei due nomi. Il primo è Jan Oblak (giocatore di cui ho parlato nella mia Carica dei 201, ndr), portiere dell’under 21 slovena e attualmente al servizio del Rio Ave, dove è giunto in prestito dal Benfica. Sul piano fisico non è un colosso, piuttosto mi ricorda il nostro Mattia Perin: alto, ma non altissimo, e decisamente agile tra i pali. Il fatto che sia del Benfica dovrebbe dircela lunga sulle sue potenzialità. Ne sentiremo parlare. La Slovenia tra i pali può considerarsi al sicuro: alle spalle di Handanovic c’è questo interessantissimo prospetto che val la pena di seguire. Il secondo nome è quello di un ragazzo che gioca in Italia: Luka Krajnc. Attualmente è al Cesena, ma è di proprietà del Genoa. Si tratta di un difensore decisamente abile nel gioco aereo e bravo in fase di impostazione. Come Oblak, è nel giro della nazionale under 21. C’è chi lo paragona nientemeno che ad Alessandro Nesta. I tifosi del Genoa son liberi di fare tutti gli scongiuri del caso.

Qualche sloveno si è visto e si vede anche in Italia. Come giudichi le loro esperienze nel nostro paese?

Mediamente positive. Impiegano qualche mese prima di ambientarsi del tutto (come del resto accade a tutti i giocatori di origine slava). Ma quando la fase di adattamento viene completata, riescono perfino ad essere decisivi e fondamentali per le sorti dei loro club di appartenenza. Prendete Ilicic della Fiorentina: se non si fosse fatto male ad una spalla, avrebbe potuto ambire ad una maglia da titolare in sostituzione di Matri oppure in affiancamento all’ex centravanti di Juventus e Milan.

Tornando al campionato, chi sono attualmente i migliori giocatori che giocano in 1. SNL? Pensi ci sia qualcuno che può ambire al salto in uno dei cinque campionati top d’Europa?

Mi gioco una sola cartuccia: Miha Blazic, difensore centrale in forza al Koper. E’ molto dotato sia sul piano fisico che su quello tecnico. E’ un titolare quasi inamovibile della formazione che è all’inseguimento del Maribor ed è insostituibile anche nell’under 19 slovena. Il suo contratto scadrà nel giugno del 2015. Le società che hanno bisogno di un giovane difensore attorno al quale avvitare il proprio futuro, sono avvisate. In Italia la Juve potrebbe farci un pensierino visto che Barzagli non è più un giovincello e considerato che Ogbonna non offre ancora le dovute e necessarie garanzie.

Qual è il livello complessivo del calcio sloveno oggi? A cosa pensi possa puntare la nazionale nei prossimi anni?

Se parliamo di campionato sloveno, il livello non è eccelso. Ma il calcio sloveno in generale offre giocatori di discreto e buon livello. Penso soprattutto ai giovani di cui abbiam parlato poc’anzi. Con un tale materiale umano a disposizione, nei prossimi anni la nazionale di calcio slovena deve puntare a partecipare stabilmente a mondiali ed europei. Soprattutto ai secondi, dal momento che a partire dal 2016 è previsto l’allargamento della fase finale a 24 squadre.

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