L’Opinione – Quale futuro per Pep?

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Ancora non ha deciso cosa fare nel prossimo futuro.

Questo, almeno, è quanto ha dichiarato Pep Guardiola, padre dell’inarrestabile Barcellona che, trascinato dalle giocate di Xavi, Iniesta e Messi, sta scrivendo pagine incancellabili di storia di questo sport.

Guardiola che ha legato il proprio nome in maniera indissolubile ai Blaugrana fin da giovanissimo.

Approdato nel settore giovanile del Barça poco più che un bambino, infatti, il metronomo di Santpedor ha passato undici stagioni in prima squadra, diventando uno dei giocatori più rappresentativi degli anni 90.

Tornato ad avere un ruolo effettivo nel 2007, come allenatore della squadra B, Pep ha iniziato a guidare la prima squadra la stagione successiva, vincendo tre campionati e tre supercoppe di Spagna oltre ad una Copa del Re. Più due Champions, due Supercoppe Europee e due Mondiali per Club.

Un ciclone incredibile, che si è abbattuto sull’universo calcistico mondiale segnandolo profondamente.

Il suo Barça è già storia.

Sul suo conto, però, le malelingue dicono che non sia stato lui ad affinare la macchina-Barcellona. Quanto che una squadra di questo genere sarebbe capace di mietere vittime e inanellare vittorie con un qualsiasi allenatore a guidarla.

Dicono insomma che se lasciasse le Rambla la musica cambierebbe. E che l’aura da Santone del calcio capace di costruire una squadra pressoché infallibile svanirebbe come per magia.

Un po’ forse per questo, un po’ per il fatto che probabilmente allenare la migliore squadra del mondo alla lunga può dare un certo senso di noia ecco che Pep potrebbe presto andare in cerca di nuovi stimoli.

E bisogna dire che in effetti la prospettiva di vederlo allenare altrove, magari in Italia, affascina.

In questo senso è da tempo che si rincorrono le voci di un interessamento di Moratti nei suoi confronti.

Ancora alla ricerca di un post-Mourinho affidabile e soddisfacente, infatti, il patron Nerazzurro sarebbe molto ingolosito dall’opportunità di avere l’affabile catalano sulla panchina interista.

Ma, del resto, stiamo parlando di uno degli allenatori migliori del momento. E che, qualora continuasse così, entrerebbe indubbiamente nel gotha.

Chi non gli affiderebbe la propria panchina?