L’under 18 vince la Slovakia Cup 2010

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Avevamo imparato a conoscere la classe 1992 seguendo lo scorso anno Europei e Mondiali under 17. Continuiamo quindi a seguire le gesta di una delle annate più prolifiche dell’ultimo periodo, quantomeno per ciò che concerne il calcio italiano, commentando la prestazione della rappresentativa guidata da Pasquale Salerno in quel della Slovakia Cup disputatasi nel corso del mese scorso e vinta, ancora una volta, dai nostri ragazzi.

Foto di una nostra rappresentativa giovanile: è qui possibile scorgere molti dei protagonisti della vittoria dell'ultima Slovakia Cup

Iniziamo subito questo viaggio all’interno della prestigiosa competizione per rappresentative giovanili under 18 con il parlare della rosa messa in piedi dal tecnico brindisino.

I portieri erano Mattia Perin e Francesco Bardi, entrambi già facenti parte dell’ultima under 17 fermata ai Mondiali solo dai futuri campioni del mondo svizzeri. Il primo, originario di Latina, è un portiere dal sicuro avvenire: attualmente titolare della Primavera Rossoblù Perin rappresenta una delle grandi speranze per il futuro della nazionale maggiore, ancora alla ricerca di qualcuno che possa sostituire degnamente Gianluigi Buffon. Il secondo, attualmente in forza alle giovanili del Livorno, è la riserva designata di Mattia, portiere giovane ma già di sicuro affidamento che seppe farsi trovare pronto quando venne chiamato in causa in Nigeria: schierato nel corso degli ottavi di finale contro gli USA, infatti, Bardi disputò una partita molto solida griffando anche quella vittoria con la parata di un rigore, parata arrivata in opposizione alla conclusione della stellina statunitense Jack McInerney.

Per blindare la difesa mister Salerno si è invece affidato a Simone Sini, stellina della Primavera Giallorossa e già capitano dell’under 17, Michele Camporese, centrale che vinse come capitano degli Allievi Nazionali Viola il titolo italiano di categoria, Andrea Bagnai, compagno di Camporese, Enzo Camilleri, centrale reggino con una breve esperienza al Chelsea, Felice Natalino, che fece scalpore per il suo onerosissimo trasferimento quando venne acquistato ancora giovanissimo dall’Inter, Simone Benedetti, difensore Granata, e Federico Mannini, interessantissimo terzino senese.

A centrocampo il tecnico federale Azzurro ha invece fatto a meno di uno dei 92 più interessanti in assoluto del panorama europeo, quel Marco Ezio Fossati che pare abbia qualche problema con il proprio rinnovo di contratto, cosa che l’ha tenuto piuttosto lontano dai campi ultimamente.
Pur senza la giovane stella Nerazzurra, comunque, la mediana poteva contare su diversi giocatori interessantissimi: dal figlio d’arte Alessandro De Vitis, attualmente in forza al Parma, ai trequartisti Federico Carraro e Stephan El Shaarawy, passando per l’empolese Leonardo Bianchi, il leccese Alex Scialpi e l’interista Lorenzo Crisetig.

In attacco, infine, hanno trovato spazio lo juventino Alberto Libertazzi, l’interista Simone Dell’Agnello ed il Viola Pietro Iemmello, già tutti presenti nel corso dei succitati Europei e Mondiali under 17.

Con una rosa del genere, insomma, i nostri ragazzi non potevano che imporsi vittoriosamente nel corso della Slovakia Cup. E così è stato.

Inseriti nel gruppo B con Repubblica Ceca, Danimarca ed Ucraina i nostri ragazzi sono riusciti ad imporsi nello stesso grazie a due vittorie ed un pareggio: i primi tre punti sono infatti stati ottenuti all’esordio contro la Danimarca dove gli Azzurrini, passati in svantaggio al trentottesimo per via della rete realizzata da Mourad El-Bariaki – centrocampista in forza al Boldklubben af 1893 di Østerbro (uno dei dieci distretti che compongono Copenhaghen) -, sono riusciti ad imporsi grazie alle reti realizzate da Iemmello prima e Libertazzi poi. Un uno-due micidiale che non ha lasciato scampo agli avversari, affondati dai nostri due prodi attaccanti.
La vittoria griffata dal solito Libertazzi nel corso della seconda giornata ai danni dell’Ucraina ha quindi reso l’ultimo match quasi una formalità: a più due sui ceki, infatti, ai nostri bastava un pareggio, puntualmente materializzatosi nello 0 a 0 dell’ultima giornata.

In finale, quindi, gli Azzurrini hanno dovuto affrontare la Croazia del neo milanista Marko Livaja.
Dopo essere passati in vantaggio alla mezz’ora grazie ad una rete firmata da Tony Kraljievic i croati hanno subito l’immediata reazione italiana firmata da El Shaarawy, bravo a firmare il pareggio a pochi minuti dal goal degli avversari. Azzurri che hanno poi chiuso la pratica ad un quarto d’ora dal termine grazie ad una incornata dell’ariete interista, Simone Dell’Agnello.

Goal questo che ha quindi regalato ai nostri colori la quinta imposizione nella storia della Slovakia Cup, la seconda consecutiva.

Italiani vincitori del trofeo ma di nessun premio individuale: il capocannoniere della manifestazione è stato infatti Nikolai Nikolayevich Ivannikov, 18enne punta ex FC Academia Dimitrovgrad attualmente in forza allo Spartak Mosca. A vincere il premio di miglior portiere è stato invece l’idolo di casa Patrick Le Giang mentre a vincere quello di miglior giocatore del torneo è stato il belga Paul-José M’Poku, promettentissima punta attualmente in forza al Tottenham che in passato fu corteggiato anche dal Manchester United.

Paul-José M'Poku, MVP della Slovakia Cup 2010

Chiudo infine riportando le parole rilasciate da coach Salerno al termine del Torneo e pubblicate sul sito della Federazione: “E’ stata un’Italia di grande livello, che ha affrontato senza timore una squadra come la Croazia forte fisicamente e con buone individualità. Abbiamo giocato quattro partite in cinque giorni e francamente non pensavo che la mia squadra reggesse dal punto di vista fisico, poiché tutti i ragazzi a disposizione, non giocando con continuità con i rispettivi club, non avevano gli 80 minuti nelle gambe. Invece sono stati bravissimi”.

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