Mateja Kežman: dall’Eredivisie al CFA

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Quando nell’estate del 2004 si trasferì dal PSV Eindhoven al Chelsea nessuno si sarebbe aspettato di ritrovarlo, sei anni più tardi, a giocare nel campionato amatori francese.
E’ questa, infatti, l’incredibile traiettoria compiuta da Mateja Kežman nella sua carriera: da star assoluta di una delle squadre più titolate d’Olanda a desaparecido nella squadra riserve del Paris St. Germain.

Ma andiamo con ordine ripercorrendo velocemente tutte le tappe, in special modo le più significative, della carriera di Kežman.
Nato il dodici aprile di trentuno anni fa a Zemun, nell’attuale Serbia, Mateja iniziò la sua carriera professionistica nell’FK Smeredevo, club da cui viene prelevato dal Partizan nel 1998. Due anni, conditi da trentaquattro reti, ed il salto nell’Eredivisie: se il PSV chiama, infatti, non si può che rispondere “presente!”.

E proprio in quel di Eindhoven Kežman esploderà definitivamente: con la maglia dei Boeren la punta nativa di Zemun segnerà ben 105 reti in 122 match di campionato, raggiungendo il proprio apice nel corso delle ultime due stagioni in cui realizzerà rispettivamente 35 goal in 33 partite e 31 reti in 29 match, mantenendo quindi una media di più di una rete per incontro.

Proprio la sua infallibilità sotto porta lo mette al centro dell’attenzione di molti club europei tanto che, come detto, nel corso dell’estate del 2004 Abrahmovich busserà alla porta dei dirigenti olandesi e se ne assicurerà i servigi, ponendolo al centro dell’attacco del proprio Chelsea.
In Inghilterra, però, Mateja non si ambienterà e proprio in quel di Londra comincerà una sorta di involuzione che non avrà più fine.

In maglia Blues realizzerà infatti quattro sole reti in campionato, venendo quindi messo alla porta già al termine della sua prima stagione nella capitale inglese. A quel punto punterà su di lui un’altra squadra capitolina, l’Atletico Madrid. Nemmeno in Spagna, però, Kežman riuscirà ad ambientarsi, così che al termine della stagione dovrà, ancora una volta, cambiare aria.
Questa volta la chance gli verrà data in Turchia: due stagioni al Fenerbaçhe per lui che gli varranno il ritorno in una delle grandi capitali europee, Parigi.

Nemmeno con la maglia del PSG, però, il ragazzo saprà ritrovare lo stesso feeling con il goal dimostrato in Olanda così che dopo un breve periodo di prestito allo Zenit finirà con l’essere messo ai margini della squadra, ritrovandosi a giocare addirittura con le riserve del club parigino nel CFA, Championnat de France Amateur.

Un esempio pratico?
E’ presto detto. Lo scorso ventitré ottobre la squadra di Reuzeau si scontra con l’Ivry in un match di campionato e tra le fila delle riserve del PSG c’è proprio anche lui, Mateja Kežman. Che quindi passa in sei soli anni dall’essere uno dei bomber più prolifici d’Europa a dover giocare nel campionato amatori francese. Il tutto nonostante abbia solo trentuno anni e sia quindi tutt’altro che finito.

Nel corso del match, comunque, Mateja dimostrerà di non essere ancora un giocatore morto: sarà proprio lui, infatti, a decidere il risultato della partita andando a bucare Jus, portiere ospite, al quarantaquattresimo del primo tempo.

Un goal tanto utile alla propria squadra, invischiata nella lotta per non retrocedere, quanto inutile a livello personale: è notizia di martedì scorso che il PSG ha rescisso il contratto della punta serba, che si trova quindi oggi senza squadra. E se era incredibile pensare alla traiettoria impressa alla sua carriera dal trasferimento a Londra ai campetti del CFA francese cosa possiamo dire oggi che Kežman non ha nemmeno più una squadra in cui giocare?

E chissà chi potrebbe volergli dare l’ennesima chance, posto che ormai da anni è solo la copia sbiaditissima del bomber ammirato in quel di Eindhoven.
Subito dopo la rescissione gli sono stati accostati i nomi di squadre come Brescia e West Brom oltre che del Partizan Belgrado, suo ex club. Ai microfoni di Sky, però, il giocatore ha affermato di voler porre fine alla sua esperienza nel calcio europeo, appannaggio di una qualche esperienza più esotica: “Ho molte opzioni e non so ancora dove firmerò, ma so che non continuerò la mia carriera in Europa. Le mie preferenze sono il Medio Oriente o gli Stati Uniti”.

4 commenti

  1. Giocatore che avevo amato al PSV in maniera pazzesca. Adoravo il suo modo di giocare ed il suo essere portato al goal… mi rattrista la sua triste “caduta”.


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