Philippe Troussier guiderà Gli Elefanti in Sudafrica

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Halilhodžić è stato recentemente esonerato dalla guida della Costa d'Avorio

Dopo un paio di settimane passate col trono vacante i dirigenti della Federazione calcistica ivoriana si sono finalmente decisi a nominare il successore di Vahid Halilhodžić, allenatore bosniaco esonerato dopo la mancata qualificazione alle semifinali dell’ultima Coppa d’Africa.

A prendere il posto dell’ex coach del PSG sarà proprio un francese, ovvero sia Philippe Troussier.
Il tecnico parigino, nato il 21 marzo del 1955, si è infatti fatto un bel regalo di compleanno, decidendo di accettare l’offerta arrivatagli negli scorsi giorni. Sarà quindi proprio lui a guidare Gli Elefanti nel corso del prossimo Mondiale, il primo giocato in terra africana. Mondiale che, per altro, vede proprio la Costa de Marfil come una delle squadre più accreditate ad imporsi come sorprese della manifestazione, proprio anche sfruttando il fatto di giocare quasi in casa.

Ex calciatore di modesto livello passò la sua carriera agonistica in Ligue 2, la Serie B francese, giocando per Angoulême, Red Star, Rouen e Stade Reims. Il tutto per soli sette anni. Solo ventottenne, infatti, decise di chiudere lì la propria esperienza di calciatore per intraprendere quella di allenatore, ruolo per cui si sentiva più tagliato.

La stagione successiva divenne quindi coach dell’US Alençon, modesta squadra della Bassa Normandia, dove rimase per tre anni. Le successive due stagioni, quindi, le passò alla guida dello Stade Reims, ovvero sia l’ultima società che l’aveva visto calciatore. Proprio alla guida di questa squadra terminerà per due volte al secondo posto della terza divisione. Il rapporto – calcisticamente piuttosto travagliato – con il suo paese lo chiuderà quindi nell’inverno dell’89 quando dopo aver passato pochi mesi come allenatore a Creteil decise di lasciare la propria patria per iniziare una lunga avventura che l’ha portato per i successivi quindici anni a peregrinare in giro per il mondo.

Sino al ’92 guidò quindi l’ASEC Mimosas, una delle squadre principali della Costa d’Avorio. Proprio qui Philippe si tolse le prime soddisfazioni importanti: Troussier guidò infatti il club della capitale ad imporsi per tre volte consecutive in campionato, per una volta in coppa nazionale e per una volta (l’unica nella gloriosa storia di questo club) in Coppa UFOA, ovvero sia una particolare competizione riservata alle squadre affiliate all’Unione delle Federazioni calcistiche dell’Africa occidentale.

I grandissimi risultati raggiunti con l’ASEC non passarono certo in sordina in Costa d’Avorio, anzi: furono così apprezzati che la Federazione decise di affidargli la guida della nazionale per un anno.

Nel 1994, quindi, il trasferimento proprio in Sudafrica (interessanti gli intrecci che tesse il destino, alle volte), dove prese la guida dei Kaizer Chiefs.
Successivamente passò quindi due anni in Marocco alla guida del CA Rabat prima e del FUS Rabat poi, vincendo, proprio con questi ultimi, una coppa nazionale.

Sarà Philippe Troussier il nuovo allenatore della Costa d'Avorio

Nel 1997, quindi, l’inizio di un lungo periodo alla guida di selezioni nazionali: dapprima la Nigeria, poi il Burkina Faso (portato al quarto posto della CAN ’98), successivamente il Sudafrica, con cui partecipò al Mondiale del ’98. Proprio al termine di quella rassegna iridata Troussier decise quindi, dopo quasi dieci anni, di lasciare il continente africano, accettando la guida della nazionale giapponese, vincendo la Coppa d’Asia del 2000 e le Kirin Cup 2000 e 2001, arrivando in finale di Confederation’s Cup nel 2001 e guidando poi la nazionale nipponica al mondiale casalingo (chiuso agli ottavi contro la Turchia poi giunta terza).

Al termine di quella competizione lasciò quindi la nazionale del Sol Levante, accettando la panchina del Qatar. Qui vi rimase un anno, senza rapportare alcuna vittoria.

Nel novembre del 2004, quindi, decise di tornare in patria, accettando la chiamata dell’Olympique Marsiglia. La sua esperienza in riva al Mediterraneo dura però sei soli mesi: il maggio successivo viene infatti sostituito da Jean Fernandez.
Tra l’ottobre ed il dicembre di quell’anno prese quindi l’incarico di allenatore della nazionale marocchina, lasciato però subito a causa di divergenze con i vertici federali.

Dopo due anni lontano dai campi, quindi, Troussier decise di tornare in panchina accettando l’offerta dell’FC Ryuku, modesto club nipponico militante nell’equivalente della nostra Lega Pro.
Dopo essere stato sostituito dal connazionale Jean Paul Rabier l’anno successivo è quindi diventato General Manager del club stesso, lasciando quindi la panchina.

Il tutto fino all’altro ieri, quando ha accettato l’offerta della federazione ivoriana, tornando quindi alla guida de Gli Elefanti.

Una curiosità al riguardo: solo fino a poche ore prima dell’ufficializzazione di quest’operazione pareva essere ormai in via di definizione l’ingaggio, da parte della federazione ivoriana, di Guus Hiddink. L’allenatore olandese, promesso sposo della nazionale turca, avrebbe infatti firmato un contratto con scadenza il prossimo 15 luglio per poter guidare Drogba e compagni al prossimo Mondiale.

Sembrava dovesse essere Guus Hiddink il nuovo allenatore de Gli Elefanti

Alla fine, però, tutto è sfumato. Richiesta troppo esosa da parte del C.T. di Varsseveld? Problemi con la lingua? Pressioni interne alla Federazione?
Non è dato sapere. E chissà, forse erano solo speculazioni giornalistiche (comunque avallate dalle parole di Cees van Nieuwenhuizen, agente di Hiddink).

Il dato di fatto resta uno, semplice: sarà Philippe Troussier – a meno che non riesca a far nascere particolari frizioni anche con la Federazione della Costa d’Avorio dopo averlo fatto con quella marocchina – a guidare Gli Elefanti in Sudafrica.