Play-off Champions League 2011-2012: ecco le squadre qualificate

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Terminato stasera il quarto turno di qualificazione alla prossima UEFA Champions League.

Un turno che ha riservato delle sorprese, certamente, ma che in linea di massima si è svolto secondo pronostico.

Definite, quindi, le venti squadre che si giocheranno gli ultimi venti posti disponibili per la prossima edizione della massima competizione continentale per club.

Ricapitolando un attimo il turno giocato tra ieri ed oggi giusto sottolineare come Rosenborg, Panathinaikos, Standard Liegi e Glasgow Rangers siano state estromesse dalla corsa da avversari tutto sommato abbordabili.

I norvegesi, infatti, sono stati piegati dai cechi del Viktoria Plzeň, squadra della cittadina sita nell’ovest della cekia che certo non sembra compagine temibilissima.
La doppia vittoria (1 a 0 all’andata, 3 a 2 nel ritorno casalingo) ha però permesso a questa squadra di passare il turno, tenendo vive le speranze di qualificazione al tabellone finale.

I Rangers sono invece stati estromessi dal Malmö FF.
Gli svedesi dopo aver vinto 1 a 0 in Scozia grazie alla rete dell’ex BK Häcken Daniel Larsson sono riusciti a strappare un 1 a 1 casalingo che permetterà loro di avanzare al play off decisivo.
Dopo essersi sbarazzati dell’HB Tórshavn, quindi, la loro rincorsa alla Champions continua.

Già diverso il discorso per lo Standard Liegi, che tutto sommato non poteva certo dirsi chissà quanto favorito con lo Zurigo. Che però, sulla carta, partiva dietro.
Alla fine l’1 a 1 di Liegi ha fatto da apripista all’1 a 0 in terra elvetica firmato da Admir Mehmedi.

Il Panathinaikos, infine, è uscito sconfitto dalla doppia sfida con Odense in maniera piuttosto rocambolesca.
Dopo l’1 a 1 fatto registrare in Danimarca la squadra che fino a poche settimane fa era di Djibril Cissè aveva infatti davvero tutte le carte in regola per chiudere il discorso in casa propria, dove anche uno 0 a 0 avrebbe permesso loro di qualificarsi al turno successivo.All’Olimpico di Atene, però, l’Odense riesce a sovvertire i pronostici, aggiudicandosi la vittoria finale.
E’ Andreas Johansson, dopo poco più di dieci minuti, a portare in vantaggio i suoi, che si fanno però recuperare alla mezz’ora da una rete di Boumsong.
Come non bastasse in apertura di ripresa Toché firma la seconda rete greca, e sembra fatta.
A gelare l’intero stadio ci pensa però Espen Ruud, che dopo otto soli minuti di gioco firma una rete che di per sè qualifica gli ospiti.
Non contenti, però, i danesi mettono al sicuro il risultato negli ultimi dieci minuti, quando le reti di Baskhim Kadrii e di Hans Henrik Andreasen chiudono qualsiasi discorso.
A nulla, quindi, serve la rete di Petropoulos, che al novantacinquesimo accorcia le distanze.

Ora le venti squadre rimaste saranno divise in due gruppi. Quello dei campioni nazionali e quello dei “piazzati”.
Gruppi che, a loro volta, verrano divisi in due: da una parte le teste di serie, dall’altra le non teste di serie.

Ecco quindi come verranno divisi i club qualificati:

CAMPIONI

Teste di serie
Copenaghen
Genk
Bate Borisov
Maccabi Haifa
Dinamo Zagabria

Non teste di serie
Apoel Nicosia
Wisla Cracovia
Sturm Graz
Plzen
Malmoe

PIAZZATE

Teste di serie
Bayern Monaco
Arsenal
Olympique Lione
Benfica
Villarreal

Non testa di serie
Twente
Rubin Kazan
Udinese
Zurigo
Odense

Come è possibile notare, quindi, si prospetta una sfida comunque difficilissima, se non ai limiti dell’impossibile, per la compagine italiana impegnata come quarta classificata dell’ultimo campionato, l’Udinese.

Bayern ed Arsenal (che però non ho visto benissimo nel corso del match con New York, che mi sono potuto gustare proprio all’Emirates) sono di un altro pianeta, ed anche il Lione ha un potenziale nettamente superiore.

Le uniche due avversarie abbordabili sarebbero Benfica e Villareal, che però sembrano essere sotto un po’ tutti gli aspetti (in primo luogo l’abitudine a confrontarsi su di un palcoscenico europeo) superiori.

Obiettivamente è quindi difficile, oggi, poter pensare che l’Udinese la spunti.

La speranza, ovviamente, c’è.

Certo, dopo la cessione di Sanchez le cose si fanno anche sempre più ostiche in questo senso. Ma chissà che Totò Di Natale non regali un’altra grande gioia ai suoi tifosi, trascinando la squadra al tabellone finale.

La speranza in generale, comunque, è che le italiane possano ben figurare in Champions, perché c’è da andare a recuperare quel quarto posto che da questa stagione non avremo più.

Anche se, obiettivamente, le cose stanno andando a rotoli. Basti anche solo pensare a quei campioni (l’ultimo in ordine di tempo potrebbe essere Sneijder, che pare diretto a Manchester sponda Red Devils) che quest’anno hanno lasciato il nostro campionato e che ad ora non sono stati sostituiti da giocatori già così pronti.

Insomma… per il calcio italiano si fa veramente sempre più dura ed urgerebbe sempre di più una vera e propria riforma generale dell’intero sistema…

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