Road to Colombia 2011: Mondiali FIFA World Cup under 20

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Ad una ventina di giorni dall’inizio dell’Europeo under 19 francese che vedrà coinvolta anche la nazionale Azzurra guidata da Massimo Piscedda facciamo un fast forward veloce e andiamo a parlare di come andrà a comporsi il prossimo Mondiale under 20, rassegna iridata giovanile cui i nostri ragazzi potrebbero qualificarsi proprio grazie alle si spera buone prestazioni che profonderanno in Francia.

Partiamo quindi dall’inizio: il paese che ospiterà la competizione, come si può leggere anche nel titolo di questo articolo, è la Colombia. Dopo dieci anni dall’ultima volta (Argentina 2001), insomma, il Mondiale giovanile per eccellenza, quello che lancia i giovani nel mondo del professionismo a pieno titolo, torna in Sud America. Battuta, quindi, la concorrenza del Venezuela, l’altro paese che aveva presentato una candidatura per ospirate questa manifestazione.

In quanto paese ospitante la Colombia avrà ovviamente il posto garantito e ad oggi risulta essere l’unica qualificata a questa rassegna, in attesa che si giochino i vari campionati giovanili continentali.

Le date di inizio e fine del Mondiale non si sanno ancora, mentre si conoscono già gli stadi destinati ad ospitare i vari match: il Centenario di Armenia, il Metropolitano Roberto Melendez di Barranquilla, l’El Campin di Bogotà, il Pascal Guerrero di Cali, il Palogrande di Manizales, l’Atanasio Girardot di Medellin, il Deportivo Cali di Palmira e l’Hernan Ramirez Villegas di Pereira.

Ma quante e quali squadre andranno a completare, unendosi alla Colombia, il lotto delle qualificate? Andiamo a vederlo nello specifico, analizzando il sistema di qualificazione ad un Mondiale under 20.

Ogni confederazione ha un numero prestabilito di slot: l’UEFA ha sei posti assicurati, AFC, CAF, CONMEBOL e CONCACAF quattro ognuno ed OFC uno. Il tutto per un totale di ventitre posti cui va aggiunto, appunto, il paese ospitante.
Ma ogni confederazione, poi, come gestisce le cose?

L’UEFA, massimo organismo del calcio europeo, mette in palio i sei posti disponibili nel corso dell’Europeo under 19 precedente al Mondiale stesso. Quindi se per provare a vincere la rassegna continentale ogni squadra deve puntare ad uno dei primi due posti del proprio girone (posto che sono presenti due gironi da quattro squadre ciascuno) ecco come per centrare la qualificazione Mondiale basti arrivare anche al terzo posto. In quel modo, infatti, la propria avventura europea terminerebbe lì, ma continuerebbe poi, trasformandosi in Mondiale, l’anno seguente.

I nostri ragazzi, insomma, devono riuscire a fare meglio di una tra Spagna, Portogallo e Croazia, le altre tre squadre inserite nel Gruppo 2, per poter staccare un biglietto per la Colombia. Là dove sarebbe bellissimo arrivare.
A completare il lotto delle squadre che lotteranno per un posto al sole colombiano saranno quindi la Francia padrona di casa, l’Olanda, l’Austria e l’Inghilterra.

L’OFC, confederazione calcistica dell’Oceania, ha invece la possibilità di mettere in palio un solo posto, come detto. Questo, quindi, viene riservato al vincitore assoluto del Campionato OFC under 20 che si disputerà, in questo caso, il prossimo ottobre in Nuova Zelanda. Già scelti gli stadi che ospiteranno la competizione: si tratta del Trusts Stadium di Henderson, Waitakere (stadio che già ospitò l’edizione 2007 dell’OFC under 20), del North Harbour Stadium di Albany, North Store e del Kiwitea Street di Auckland.

Oltre ai padroni di casa i team qualificatisi e che saranno quindi presenti ed attivi il prossimo autunno sono Fiji, Vanuatu, Samoa, Nuova Caledonia, Tahiti, Isole Salomone e Papua Nuova Guinea.
Detta così sembra insomma che non ci possa essere storia, e che i neozelandesi, che ancora attendono di conoscere quali saranno le squadre che costituiranno con loro il Gruppo A, siano destinati a stravincere la competizione. E probabilmente sarà anche così, in effetti. Ma mai dire mai: due anni fa battendo Fiji e Nuova Zelanda e pareggiando con la Nuova Caledonia fu infatti Tahiti a laurearsi campione continentale under 20 per la prima volta nel corso della propria storia, con gli All Whites che terminarono il girone unico anche alle spalle della Nuova Caledonia. Nell’edizione precedente a quella, anch’essa ospitata dalla Nuova Zelanda, fu invece proprio la Nuova Zelanda a vincere, anche se non grazie ad un percorso netto: in quel caso gli All Whites pareggiarono infatti l’esordio contro le Isole Salomone, chiudendo quindi a 16 punti il maxi girone da sette squadre che assegnava il titolo.

Nell’edizione precedente, poi, i neozelandesi fecero una figuraccia assoluta: mentre nel Gruppo A l’Australia, all’epoca ancora affiliata alla Confederazione Oceanica, faceva incetta di goal ad ogni partita (40 in tre match, di cui 12 alla Nuova Caledonia, 19 a Tonga e 9 a Vanuatu) nel Gruppo B la Nuova Zelanda venne battuta sia dalle Isole Fiji (1 a 0 firmato da Muduliar) che dalle Isole Salomone (2 a 1 firmato da Totori e Bebu), rendendo quindi inutile il 7 a 0 rifilato a Samoa. Quell’anno, quindi, chiusero la loro esperienza senza riuscire nemmeno a centrare la semifinale, quando era addirittura la finalissima l’obiettivo minimo.
Niente finale, per altro, nemmeno due anni prima: nel 2003, infatti, con l’Australia che chiuse al primo posto il Gruppo A la Nuova Zelanda terminò in seconda posizione il Gruppo B, dietro alle Isole Fiji che erano state capaci di infliggere l’unica sconfitta di quell’edizione agli All Whites vincendo 1 a 0 il proprio match grazie ad una rete realizzata da Lorima Dau.

Lorima Dau

La vittoria neozelandese, insomma, è tutt’altro che scontata, anche se il fattore campo peserà sicuramente tantissimo. Chissà che, però, alla fine non troveremo le Fiji o, magari, ancora una volta Tahiti al prossimo Mondiale di categoria.

La CONCACAF, confederazione centro-nord americana, porterà invece quattro squadre al prossimo Mondiale under 20, squadre che verranno designate dal prossimo torneo continentale di categoria che si giocherà il prossimo anno in un luogo ancora non precisato.

CONCACAF che ha deciso di espandere a 12 il numero di partecipanti a questa manifestazione (in precedenza erano solo otto le squadre qualificate) affiancando quindi alle tre nordamericane (Canada, Stati Uniti e Messico), qualificate automaticamente, quattro nazionali centramericane e cinque caraibiche.

Le quattro squadre che meglio faranno al Campionato CONCACAF under 20, quindi, staccheranno un biglietto per la Colombia. E’ presto per dirlo, ma è indubbio che quanto meno States e Messico saranno due tra queste quattro.

Allo stesso modo anche l’AFC, confederazione calcistica asiatica, avrà a disposizione quattro posti da distribuire tra le sedici nazionali qualificatesi al campionato under 19 asiatico che verrà disputato tra il tre ed il diciassette ottobre prossimo in Cina.

In questo caso la composizione dei quattro gironi è già conosciuta, dato che il sorteggio venne compiuto il nove maggio scorso in quel di Zibo.
Il Gruppo A sarà composto dai padroni di casa cinesi oltre che da Thailandia, Siria ed Arabia Saudita, il Gruppo B vedrà invece scontrarsi Uzbekistan, Iraq, Bahrain e Corea del Nord, il Gruppo C Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Giordania e Giappone mentre il Gruppo D, sulla carta quello più competitivo, sarà terreno di caccia per Corea del Sud, Australia, Yemen ed Iran.

Le due squadre meglio piazzatesi nei rispettivi gironi, quindi, accederanno alla fase finale dove verranno accoppiate per formare i quattro quarti che saranno disputati l’11 ottobre tra Zibo e Linzi.
Chi saprà avere la meglio in questo turno guadagnerà sì l’accesso alle semifinali, preservando quindi l’opportunità di imporsi al termine del campionato continentale, ma anche, e soprattutto, riceverà in omaggio un pass per il Mondiale colombiano.

Ahmad Khalil

Ad imporsi nel corso dell’ultima edizione, quella disputata due anni fa in Arabia Saudita, furono gli Emirati Arabi Uniti trascinati da un Ahmad Khalil che nonostante i suoi diciassette anni realizzò quattro reti, diventando capocannoniere del torneo al pari del giapponese Nagai.
La nazionale degli Emirati compì infatti un percorso netto strepitoso: dopo le vittorie con Iraq (2 a 1), Corea del Sud (2 a 1) e Siria (2 a 0) il facile approdo ai quarti dove venne incontrato lo scoglio più ostico, l’Arabia padrona di casa. La rete realizzata al sessantaquattresimo da Awana, però, permise all’UAE di continuare la propria corsa che prese slancio il turno successivo dove venne incontrata l’Australia (battuta 3 a 0) e si concluse il 14 novembre al Prince Mohamed bin Fahd Stadium davanti a 5500 persone quando una doppietta di Khalil piegò la resistenza uzbeka, capace di tornare sull’1 a 1 dopo un’ora di gioco grazie ad una rete siglata da Turaev.

I quattro posti appannaggio dell’AFC, confederazione calcistica africana, verranno invece assegnati al termine del prossimo torneo continentale under 20 che dovrebbe essere disputato il prossimo gennaio.

Le qualificazioni a questo torneo non sono ancora terminate: dopo il turno preliminare, giocato tra il 16, 17 e 18 aprile ed il 30 maggio ed 1 e 2 giugno scorso, dovrà infatti essere giocato tra fine luglio ed inizio agosto il primo turno di qualificazione.
Turno preliminare che ha visto alcuni risultati notevoli: la Repubblica Centrafricana, ad esempio, ha avuto la meglio grazie ad un 7 a 1 totale, contro la Repubblica Democratica del Congo. 7 a 2, invece, il risultato totale con cui il Lesotho s’impose sul Mozambico così come 7, ma a 4, sono state le reti segnate dal Ciad con il Burundi.

In questo primo turno entrano quindi in campo anche le big africane: il Camerun sarà abbinato proprio alla Repubblica Centrafricana, la Nigeria sfiderà la Guinea, l’Egitto l’Uganda, il Sudafrica incontrerà il Lesotho, la Costa d’Avorio la Tanzania, mentre i campioni in carica ghanesi se la vedranno con la Namibia. Il match più interessante tra tutti, però, sarà giocato tra Marocco e Senegal, due squadre che vennero entrambe fermate al primo turno di qualificazione due anni fa (rispettivamente da Benin e Nigeria) ma che restano comunque nazionali di tutto rispetto.

Ransford Osei

Una volta completato il primo turno, quindi, le squadre vincitrici si affronteranno in un ulteriore turno di qualificazione, che dovrebbe essere disputato indicativamente tra settembre ed ottobre, per poi, il prossimo gennaio, raggiungere la Libia in casa propria e dare vita al diciassettesimo campionato africano under 20 della storia.

L’ultimo in ordine di tempo, come detto, venne vinto dal Ghana: tra il 18 gennaio ed il 1° febbraio 2008 ad imporsi in Ruanda furono proprio le Black Stars trascinate da un Ransford Osei assolutamente incontenibile.
L’attuale punta del Maccabi Haifa, che ha passato l’ultima stagione in prestito al Twente, fu infatti capace di segnare ben 7 reti, portando di forza i suoi alla vittoria.

Dopo l’1 a 1 dell’esordio contro il Camerun, passato in vantaggio dopo un solo minuto grazie alla rete della punta del Basilea Zoua e raggiunto al trentasettesimo da una rete di Ayew, arrivarono i 2 a 0 su Mali e Ruanda, che permisero ai terribili ragazzi ghanesi di chiudere al primo posto il proprio girone, venendo quindi accoppiati al Sud Africa in semifinale. Dopo il 4 a 3 di Kigali, dove andò a segno anche il neo milanista Adiyah, ecco arrivare il 2 a 0 finale raccolto contro, ancora una volta, il Camerun e deciso da una doppietta del solito Osei.

Ghana under 20 versione 2009 che ha dimostrato di essere una squadra incredibile: dopo la vittoria nel proprio continente, infatti, arrivò anche quella Mondiale qualche mese più tardi. E proprio qui si mise in mostra Adiyah: con Osei fermo a “sole” quattro reti, infatti, il recente acquisto Rossonero mise a referto ben otto goal, vincendo anche il premio come MVP del torneo oltre a quello di capocannoniere.

Non solo: nemmeno dodici mesi più tardi ben cinque giocatori presenti a quel campionato africano under 20 fanno ora parte della rosa ghanese che tanto bene sta facendo al Mondiale “dei grandi”. Davvero notevole.

Quattro posti, infine, a disposizione anche della CONMEBOL, confederazione calcistica sudamericana. Questi saranno messi in palio tra il gennaio ed il febbraio prossimo in Perù, dove si giocherà il Sudamericano under 20.

La formula sarà la solita: due gironi da cinque squadre ciascuno da cui usciranno le tre migliori che andranno quindi a formare un ulteriore girone finale, questa volta da sei squadre.
La squadra capace di imporsi qui sarà quella che succederà al Brasile campione in carica. Secondo, terzo e quarto classificato staccheranno invece gli altri tre pass per la Colombia.

I ragazzi brasiliani festeggiano la vittoria al termine del Sudamericano under 20 del 2009

Qualora fossero proprio i Cafeteros a terminare in uno dei primi quattro posti, ovviamente, sarebbe la quinta squadra qualificata a guadagnare il diritto a disputare i prossimi Mondiali di categoria.

A partire dall’Europeo under 19, insomma, inizieranno sì le lotte alla conquista dei titoli continentali, ma anche quelle relative alla qualificazione al prossimo Mondiale giovanile.
E proprio in merito a ciò spero di aver fatto un po’ più di chiarezza rispetto a come quei posti verranno assegnati.

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