Stars of the future – José Baxter: c’è una nuova stella in casa Everton

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Nasceva il 7 febbraio del 1992 con il calcio nel sangue questo ragazzino prodigio prodotto della florida accademia dell’Everton, la stessa che crebbe e poi lanciò nel calcio professionistico un certo Wayne Rooney.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=70MSUhQBVI8]

Il calcio nel sangue, si diceva. Perché a Bootle, cittadina sita una manciata di chilometri a nord dal centro di Liverpool, il calcio è una tradizione: qui, infatti, nacquero anche Roy Evans (prima giocatore poi allenatore del Liverpool), Steve McManaman (anche lui affermatosi in maglia Reds prima di passare al Real Madrid), Jamie Carragher (tutt’ora una delle colonne della formazione del Liverpool) ed Alvin Martin (colonna del West Ham per ben 20 anni, dal 1977 al 1996, è a tutt’oggi quinto nella classifica dei giocatori con più presenze in maglia Hammers).

Punta che si disimpegna con profitto anche nel ruolo di centrocampista offensivo Baxter è, esattamente come il proprio capitano nell’under 17 inglese Bostock, un talento precocissimo: entrato nell’Academy a soli 6 anni brucia tutte le tappe, sino ad arrivare all’esordio in prima squadra in un match di Premier contro il Blackburn Rovers. A soli 16 anni e 191 giorni diventa quindi il più giovane debuttante della storia dei Toffees, battendo il record di un suo compagno di squadra, James Vaughan, che era stato capace di esordire a 16 anni e 360 giorni (giusto sette giorni prima di quanto non era riuscito a fare Wayne Rooney, che fino a quel momento era il detentore di questo record).

Aggregato alla prima squadra proprio a partire da quest’anno ha già effettuato 4 presenze sinora: 3 in campionato (di cui una da titolare) ed 1 in Carling Cup.

E proprio grazie a quella partita iniziata da titolare, al The Hawtorns contro il West Bromwich Albion, Baxter ha fatto segnare un nuovo record: è lui, infatti, il più giovane giocatore riuscito a partire titolare in un match ufficiale in tutta la storia di questa società.

Di lui Ray Hall, responsabile dell’Academy, dice che è un giocatore ancora più completo di Wayne Rooney, prendendo a paragone la situazione in cui si trovava l’attuale punta dello United alla stessa età. E se le premesse sono queste c’è da aspettarsi che José scali in fretta posizioni su posizioni, ritagliandosi un ruolo importante nel calcio inglese.

Il marzo scorso la dirigenza Toffees si è voluta tutelare, giusto per evitare di finire come il Crystal Palace nell’affaire Bostock, facendogli firmare un contratto di due anni e mezzo che vedrà quindi la sua scadenza a giugno 2011.

Per intanto quindi questo ragazzino (175 centimetri per 74 chili) continuerà a giocare indossando la maglia Blues, maglia con la quale ha fatto sfracelli nel suo recentissimo passato con le varie rappresentative giovanili, dove segnando goal a valanga ha infranto diversi record.

Se a livello di club è già aggregato ai “grandi”, a livello di nazionale continua invece la sua trafila tra le varie under: dopo aver segnato 3 reti in 8 presenze con l’under 16 è ora un punto fisso dell’under 17, squadra con cui ha disputato il recente Europeo di categoria (nel quale è sceso in campo nel corso delle prime due partite, per poi saltare la terza a causa di una squalifica).

Il suo palmares può già vantare 2 Victory Shield (torneo annuale, che Sky Sports sponsorizza e trasmette, cui partecipano le rappresentative under 16 di Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord) ed 1 Tournoi de Montaigu, ma è facile immaginare potrà andare a rimpinguarsi negli anni a venire.

Baxter in una delle sue apparizioni con le rappresentative giovanili inglesi (fansfc.com)
Baxter in una delle sue apparizioni con le rappresentative giovanili inglesi (fansfc.com)

Perché se José Baxter, che è stato inserito al trentunesimo posto nella speciale classifica redatta dal Times riguardante i 50 migliori talenti under 23 al mondo, manterrà le promesse c’è da credere possa davvero diventare una delle stelle del calcio mondiale.

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