Stars of the future – Miroslav Stoch: il nuovo Robben viene da Oriente

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Nome: Miroslav Stoch
Data di nascita: 19 ottobre 1989
Luogo di nascita: Nitra (Cecoslovacchia)
Nazionalità: slovacca
Ruolo: ala
Club: Chelsea
Scadenza contratto: 30 giugno 2011
Valutazione: 4,5 milioni

CARRIERA
Nato quasi ventuno anni fa nell’allora Cecoslovacchia, nella parte attualmente slovacca, Mino – come lo chiamano in famiglia – Stoch iniziò a giocare proprio nell’FC Nitra, piccolo club del suo paese natio.
E qui i dirigenti slovacchi si rendono subito conto di avere tra le mani una perla grezza di assoluto valore tanto che decidono di promuoverlo in prima squadra già a quindici anni. Quando però era ancora troppo giovane per poter disputare una partita ufficiale. Compiuti i sedici, quindi, ecco l’esordio ufficiale.

Il suo talento è ovviamente subito notato da diversi scout europei. I più lesti di tutti sono quelli del Chelsea: proprio quando il ragazzo stava per firmare con il Nizza, infatti, gli emissari Blues giocano d’anticipo e chiudono il trasferimento della stellina di Nitra in quel di Londra, aggregandolo subito all’Academy (siamo nell’estate del 2006).

La prima stagione in Inghilterra la disputa nell’under 18, squadra di cui diviene capocannoniere al termine della stagione con 11 realizzazioni. Il tutto giocando esterno di centrocampo, non certo da punta.
La stagione successiva, continuando sulla stessa falsariga della precedente, viene quindi rapidamente promosso nella squadra riserve per poi fare il suo esordio in prima squadra il 30 novembre del 2008 allo Stamford Bridge subentrando a Deco all’ottantesimo minuto.

Forte di un ruolo da protagonista assoluto e trascinatore delle riserve e di sei presenze in prima squadra i dirigenti sanno che per lui è arrivato il tempo di fare il grande salto. Il campionato riserve inglese gli va infatti ormai troppo stretto, bisogna quindi trovargli una sistemazione.
La decisione cade sul Twente, squadra in fortissima crescita negli ultimi anni che si ripromette di lottare per lo Scudetto della stagione successiva. Il 16 luglio scorso arriva l’ufficializzazione del suo trasferimento in prestito in Eredivisie e l’impatto è subito ottimo, così come il prosieguo della stagione. Stoch disputerà infatti una stagione da protagonista assoluto e dopo l’FA Cup dell’anno precedente mette in bacheca anche l’ultimo campionato olandese, vinto grazie ad un suo grandissimo contributo: 10 reti realizzate in 32 match, che diventano 12 in 45 partite se comprendiamo anche le partite disputate nelle varie Coppe. Un bottino notevolissimo per un’ala ma chi conosce Mino sa che nulla è per caso, nemmeno i tanti goal realizzati.

Per quanto riguarda la sua esperienza internazionale, invece, Stoch è già una colonna della propria nazionale, qualificatasi al prossimo Mondiale: dopo la trafila delle under infatti Mino ha esordito il 10 febbraio 2009 contro l’Ucraina per poi mettere assieme altre nove presenze ufficiali condite da un goal (realizzato contro San Marino).
E proprio il Sudafrica potrà essere un crocevia importantissimo per questo giovane rampante: le qualità non si discutono ed il suo entusiasmo potrà essere dannosissimo. Per gli avversari, chiaramente. Il tutto con un obiettivo ben chiaro in testa: fare un ulteriore salto di qualità dopo l’ottima stagione disputata in quel di Enschede. Gli Azzurri sono avvisati, ma non solo loro…

E chissà che proprio con qualche bella prestazione iridata Mino non convinca i dirigenti Blues e, soprattutto, il nostro Ancelotti a tenerlo in quel di Londra. Su di lui si stanno già comunque muovendo diversi club tra cui il più deciso parrebbe essere il Galatasaray, destinazione non disdegnata dal ragazzo. Chelsea che intanto ha già pronta un’offerta di rinnovo: il contratto di Stoch scadrà infatti tra un anno e nessuno tra i Blues ha intenzione di perdere un giocatore con questo potenziale a parametro zero.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ycaO0xIuUtE]

CARATTERISTICHE
Fisico minuto e baricentro basso da una parte, rapidità e destrezza dall’altra. Due facce di una stessa medaglia: quella che corrisponde al nome di Miroslav Stoch.

Destro naturale, Mino sa però calciare anche di sinistro. Il paragone lanciato nel titolo è forte ma è solo per rendere l’idea. Ovviamente non mi riferisco al valore assoluto del ragazzo, che oggi è sicuramente ben lontano da quello dell’ala Oranje e che forse a quel livello non ci arriverà mai, quanto più alle caratteristiche. Perché se è vero che se uno è mancino l’altro è destro è altrettanto vero che entrambi hanno diversi punti in comune: innanzitutto sono ali pure entrambe, che possono giocare tanto in un attacco a tre, probabilmente trovando con questo modulo la propria maggior efficacia, quanto come esterni di centrocampo. In entrambi i casi, comunque, si parla pur sempre di uomini la cui casa è la fascia.
Entrambi, poi, amano giocare sulla fascia opposta al proprio piede preferito: com’è noto infatti il fuoriclasse olandese pur essendo un mancino puro preferisce giocare sulla destra, per rientrare e calciare col suo piede preferito. Allo stesso modo Stoch, destro naturale, predilige agire sulla fascia mancina, per poter fare altrettanto. Perché, altro punto in comune, la mossa preferita di entrambi è la medesima: ricevere palla larghi in fascia, convergere al centro e liberare il tiro. Niente di più, niente di meno. Poi certo, non che sappiano fare solo quello. Ma è proprio con questo movimento che possono dare il meglio di sè.

Ala ficcante, Miroslav Stoch ha uno dei suoi principali punti di forza nella rapidità dei movimenti, aiutati proprio dal baricentro basso di cui parlavo in precedenza. Ma non solo: Mino si è infatti dimostrato come uno dei migliori dribbler dell’intera Eredivisie perché è proprio nell’uno contro uno che sa dare il meglio di sè. Essendo dotato di un buon tiro, poi, ecco che ne esce un’ala con capacità davvero importanti.

IMPRESSIONI E PROSPETTIVE
Rapidità, dribbling, tiro. Tutte qualità fondamentali per un’ottima ala. Tutte qualità che con l’andare del tempo il giovane Mino potrà ulteriormente affinare.

Chi l’ha visto giocare più volte quando ancora stava a Londra ed era uno dei trascinatori della squadra riserve è sicuro che dopo qualche stagione passata in prestito Stoch tornerà nella capitale inglese per restarvi. E non certo da comparsa. Questo proprio per quanto detto poc’anzi: le qualità sono già interessantissime oggi che non ha ancora 21 anni, qualora riuscisse a migliorare ulteriormente potrebbe davvero diventare una tra le ali più interessanti del Vecchio Continente.

Proprio per questo motivo il Chelsea sembra non volerlo cedere che in prestito. A questo punto si può fare una cosa sola: agire d’anticipo, rispetto alla firma sul rinnovo, e provare ad accaparrarselo. Perché piuttosto che puntare su ragazzi di cinque o sei anni in più che hanno già dimostrato sì il proprio valore ma anche tutti i propri limiti è forse meglio fare un investimento su di un 20enne che oltre ad essere stato uno dei migliori giocatori dell’ultima Eredivisie (che non è la Premier League, ma resta comunque un campionato di buon livello) dimostra anche margini di miglioramento notevoli e potrebbe rivelarsi come un ottimo investimento nel medio-lungo termine.

Ogni riferimento a società o dirigenti nostrani è puramente casuale, chiaramente.

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