Sudafrica 2010: il Mondiale dell’ecatombe

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Michael Ballack

Quello che sta per iniziare in Sudafrica non si può dire sia un Mondiale fortunatissimo.

Tutto cominciò diversi giorni fa, con i primi infortuni. Il più importante, per il blasone e l’importanza all’interno della sua nazionale del giocatore, fu quello di Ballack, rottosi nel corso della finale di FA Cup a causa di un intervento sconsiderato di Boateng.
Da lì in poi, quindi, una serie che pare non aver fine di grandi e piccoli problemi fisici, alcuni dei quali tanto gravi da determinare l’uscita di scena di alcuni dei sicuri protagonisti del prossimo Mondiale. Come quello occorso ad un altro centrocampista in forza al Chelsea, Michael Essien, che a pochi giorni dalla consegna della lista convocati definitiva si è visto infortunarsi ad un ginocchio venendo costretto a non poter partire per il Sudafrica.
Ma la lista di giocatori che non potranno giocare in Sudafrica è davvero lunghissima e va dal malcapitato Cabanas, la cui vita è stata messa a rischio qualche mese fa da un colpo di pistola alla testa e che non ha ancora ripreso l’attività calcistica, al giocatore più glamour del globo, David Beckham, passando per Miccoli (che, idea mia, non sarebbe stato comunque convocato dal nostro C.T.), Streller, Trasch, WestermannAdler, Bosingwa

In questi ultimi giorni poi, giusto ad una settimana dall’inizio dei giochi, la sfortuna si è accanita sulla competizione iridata.

Iniziamo quindi da casa nostra: è notizia di ieri quella che vuole Andrea Pirlo in forte rischio per il Mondiale. Il regista della nazionale Azzurra non è infatti partito per la Svizzera, dove la nostra nazionale giocherà l’ultima amichevole pre-Mondiale, per via di una distrazione al polpaccio. Infortunio, questo, che sta facendo sussurrare un suo possibile addio. Per certo oggi c’è che la stella della mediana Rossonera non sarà disponibile per l’esordio con il Paraguay, nei prossimi giorni si valuteranno quindi le sue condizioni e si deciderà il da farsi. Ogni squadra ha infatti tempo sino a ventiquattro ore prima del proprio esordio per definire un eventuale cambio causa infortuni. Già messo in preallarme, quindi, il cagliaritano Cossu, primo indiziato all’eventuale sostituzione del talento bresciano.
E c’è da dire che il nostro centrocampo non se la passa certo bene. Qualche giorno prima del problema a Pirlo, infatti, era stato Camoranesi a fermarsi, tanto da mettere in dubbio la sua partenza per l’Africa. Ma non solo: anche Chiellini, colonna difensiva Azzurra, si era visto costretto ad uno stop forzato che oltre a fargli saltare lamichevole persa col Messico pare non possa però pregiudicargli il Mondiale.

Se l’Italia ha di che preoccuparsi gli inglesi sono messi ancora peggio. Anche i Figli d’Albione, così come i tedeschi, dovranno infatti rinunciare al loro capitano, Rio Ferdinand. Capello gli aveva recentemente assegnato la fascia dopo averla tolta a Terry in seguito allo scandalo della vicenda legata alla moglie di Bridge, che aveva tradito il terzino inglese proprio per andare con John, ma la cosa non gli ha portato molto fortuna. Così, sempre ieri, Rio ha accusato un problema al legamento collaterale del ginocchio sinistro. Il responso dei medici è stato drammatico: Mondiale finito ancor prima di cominciare per il centrale dei Red Devils, che torna quindi a casa lasciando la fascia da capitano nelle mani di Gerrard – che già immaginiamo faccia gli scongiuri sperando non gli porti la stessa sfortuna portata al compagno – ed il posto in rosa a Michael Dawson, centrale reduce dall’ottima stagione del suo Tottenham.
Ferdinand che comunque, almeno a sentire le parole del suo agente, non l’ha presa bene, ed è comprensibile: “Rio Ferdinand e’ molto abbattutto, si sente vittima di una maledizione. Non riesce a capire perche’ gli sia capitato questo infortunio che non ha nulla a che vedere con i precedenti. Si sentiva pronto per il Mondiale e la cattiva sorte si e’ abbattuta su di lui. Ha aspettato tanto il Mondiale e ci teneva tanto a dare il suo contributo all’Inghilterra per vincere il torneo. Lui e’ comunque un uomo molto forte, tornera’ presto e sara’ protagonista tra quattro anni”.
E’ invece raggiante, pur solidale con il centrale dello United, Michael Dawson, che era già pronto a partire per le vacanze, rinviate in nome di un’occasione che potrebbe non ricapitargli più nella vita: “Le cose possono cambiare in una frazione di secondo. Mi hanno chiamato per sapere se io ero gia’ in vacanza, ho risposto di no e ho atteso la chiamata definitiva. Conosco tutti i compagni per esser stato con loro per due settimane. Immagino lo stato d’animo di Rio Ferdinand, costretto a saltare il mondiale”.

Chiude quindi il trittico di infortuni alle star il braccio rotto di Didier Drogba, infortunatosi a causa di un’entrata folle di Tanaka nel corso di un’amichevole pre-Mondiale col Giappone. Subito portato all’ospedale di Sion la punta Blues pare però non voler mollare. Questa potrebbe infatti essere la sua ultima possibilità di disputare un evento del genere e lui vuole esserci a tutti i costi. Proprio per questo pare intenzionato a chiedere al suo Commissario Tecnico – una vecchia conoscenza del calcio italiano, Sven Goran Eriksson – di non escluderlo dalla lista dei 23 partenti per il Sudafrica: Didier vuole esserci e compiere il miracolo.

Meno grave, anche se comunque fastidioso, pare invece l’infortunio capitato a Michel Bastos, esterno sinistro del Lione e della nazionale brasiliana: nel corso di un allenamento svoltosi sempre ieri, vera e propria giornata no costellata da ben quattro infortuni, il giocatore ha sentito un fastidio al ginocchio sinistro. Dopo aver provato a rimanere in campo per qualche minuto si è visto costretto ad abbandonare il terreno di gioco, visibilmente contrariato.
Poche ore più tardi è quindi arrivata la diagnosi di Josè Luiz Ronco, medico della nazionale Verdeoro: distorsione al ginocchio sinistro. Anche se il tutto non sembra particolarmente grave. Riuscirà, il nostro, a rientrare già per l’esordio del suo Brasile?

Da monitorare anche la situazione francese: William Gallas, sicuro titolare della retroguardia Bleu, ha accusato un problema che ha messo sul chi va là Domenech perché lo stesso potrebbe tenere il centrale dei Gunners a riposo sino oltre la fine del Mondiale. Dopo aver messo in preallarme Planus, candidato numero uno alla sua sostituzione in campo, ha dovuto quindi contattare Rami: così come Gallas, infatti, anche Marc ha avuto un problema fisico. Per lui i Mondiali non sono a rischio, ma l’esordio sì. Un bel guazzabuglio…

Molte delle nazionali più quotate sono quindi alle prese con infortuni più o meno gravi di pezzi fondamentali del proprio scacchiere ma anche tra le squadre di seconda fascia non tutte se la ridono. La Danimarca, ad esempio, sembra si stia trasformando in un lazzaretto: con Sorensen, Kjaer e Bendtner costretti a lavorare a parte i danesi si sono visti privati, negli ultimi giorni, anche di Thomas Kahlenberg e Jon Dahl Tomasson, fermatisi di recente. Per i due risulta quindi sempre più difficile il loro impiego nell’amichevole contro il Sudafrica, anche se dovrebbero recuperare in tempo per il Mondiale, che non sarebbe quindi compromesso.

L'imboscata in cui caddero gli inglesi attraversando un guado a Bushman-Kop

Chiudo questo bollettino di guerra con una nota di colore: c’è infatti chi è convinto che l’infortunio di tanti giocatori legati all’Inghilterra o al campionato inglese (Ballack, Essien, Beckham, Bosingwa, Ferdinand, Drogba, Gallas, Bendtner) non sia una casualità. Secondo i più superstiziosi dietro ci sarebbe infatti una maledizione: la cosidetta Maledizione della Corona Inglese, risalente ad un’ottantina d’anni fa. Furono infatti gli inglesi ad unificare il Sudafrica al termine della seconda guerra che li vide opposti ai Boeri (spalleggiati dagli Zulu) e dopo aver dominato prima direttamente per poi continuare a tenere una certa egemonia economica sul paese facendoli entrare a far parte del Commonwealth  il governo britannico diede loro l’indipendenza.
La cosa fu sì presa come una liberazione da parte del popolo sudafricano, ma pare che il risentimento fosse tale da spingere alcuni stregoni a lanciare un maledizione, appunto. E ora che le strade di Inghilterra e Sudafrica tornano ad incrociarsi la cosa pare tornare a galla…