Al Ahly vs. Pachuca: resoconto & goal – 13/12/08

Partita maschia in cui non sono mancati gli interventi duri
Partita maschia in cui non sono mancati gli interventi duri

Saranno los Tuzos ad affrontare la Liga Deportiva Universitaria Quito in una delle due semifinale di questo FIFA World Cup Club 2008. I messicani sono infatti riusciti ad imporsi, pur con molte più difficoltà del previsto, sugli egiziani dell’Al Ahly, la squadra più titolata dell’intero continente africano. 4 a 2 il risultato finale, maturato però in maniera piuttosto rocambolesca, con la squadra allenata da Manuel Josè de Jesus che era riuscita a chiudere il primo tempo addirittura sul 2 a 0. Nel secondo tempo, poi, la rinascita messicana ed infine, nell’extratime, la definitiva imposizione della squadra di Meza sui Diavoli Rossi.

Ma andiamo con ordine: ad inizio partita le squadre si studiano, per capire i rispettivi approcci alla partita. Passano così quasi 5 minuti di gioco prima che arrivi la prima conclusione a rete: a portarla è Bruno Marioni, centravanti giramondo (ha giocato in Argentina, Portogallo, Spagna e Messico) passato quest’anno dall’Atlas al Pachuca, ma la palla è deviata in rimessa laterale da un difensore africano. Al 9′ arriva il primo cross messicano: è di Pinto, che dalla sinistra dell’area cerca di pescare Marioni in area, ma il pallone è troppo lungo ed il centravanti argentino non può arrivarci.

Si può notare comunque subito come i valori tecnici di questa partita siano notevolmente superiori a quelli della prima partita della competizione; lampante risulta anche essere la miglior preparazione tattica delle due squadre, rispetto ad Adelaide United e, soprattutto, Waitakere.

Tre minuti più tardi sono gli egiziani ad affacciarsi in area di rigore avversaria, con Barakat che viene lanciato in verticale verso la porta di Calero, che deve quindi uscire anticipando di pugno il centrocampista avversario.

Meza ritenta lassalto al mondiale per club
Meza ritenta l'assalto al mondiale per club

Al quarto d’ora succede una cosa in sè di poco conto, ma molto significativa per capire qual’è l’atteggiamento tattico impostato da Enrique Meza: Flavio viene lanciato verso l’area avversaria, ma è fermato immediatamente da un fischio dell’arbitro; la punta angolana si trova infatti in fuorigioco? Dove? Solo un paio di metri oltre la linea della metà campo. La difesa messicana tende a stare altissima.

Sull’azione successiva sono ancora i Tuzos a farsi vivi dalle parti del portiere avversario: Gimenez calcia da una trentina di metri, ma Amir è bravo a deviare in angolo; sulla successiva battuta del corner saprà poi uscire bene per anticipare tutto e fare suo il pallone. Al 18′ Aguilar cerca ancora Marioni con un cross, stavolta da destra; ancora una volta, però, la punta argentina non arriva sul pallone. Cinque minuti più tardi arriva la prima vera occasione della partita: Alvarez libera con un filtrante in area proprio Marioni, ma la punta ex Tenerife calcia centralmente ed in maniera piuttosto debole, così che per il portiere egiziano la parata non risulta particolarmente ostica.

Sul ribaltamento di fronte è Aboutarika a rendersi pericoloso, ma la stella della formazione egiziana viene chiusa dal ritorno di un difensore proprio nel momento in cui scocca il tiro.

L’Al Ahly subisce piuttosto passivamente lo sterile possesso palla del Pachuca, cercando di portare più uomini possibili dietro la linea della palla in fase di non possesso per poi ripartire in contropiede sfruttando la velocità di Aboutarika, Flavio e Barakat. Dal canto suo il Pachuca dimostra un netto dominio territoriale e gestisce bene la palla soprattutto grazie al fosforo di Jaime Correa; a differenza della partita dello scorso anno contro l’Etoile du Sahel, però, los Tuzos si trova di fronte un avversario molto ben messo in campo, che intasa tutti gli spazi andando a sporcare tutte le linee di passaggio. I messicani, così, pur tenendo molto palla faticano a costruire vere palle goal, anche per via della scarsa vena della loro unica vera punta, Marioni, che un po’ come l’anno scorso successe a Cacho non riesce mai a farsi trovare pronto sotto porta.

I giocatori egiziani festeggiano l1 a 0
I giocatori egiziani festeggiano l'1 a 0

Così arriva il clamoroso (e forse anche immeritato, per quanto visto sino a quel momento) vantaggio egiziano: è il 27′ quando la difesa messicana, alta come sempre, pasticcia su di un pallone che staziona sulla metà campo, liberando Aboutarika in fascia; il talento egiziano parte rapidissimo ed una volta giunto al limite dell’area messicana centra un pallone basso, cercando Flavio, che intanto aveva seguito l’azione portandosi al centro dell’area di rigore. Sul pallone interviene però Pinto che, un po’ alla disperata, cerca di intercettare il passaggio per evitare che possa raggiungere la punta angolana; l’intervento del difensore messicano è però impreciso e scoordinato, non riuscendo a fare altro che deviare malamente il pallone. Palla che, sporcata, si infila alle spalle di un incolpevole Calero, che si era già lanciato per anticipare lui Flavio, finendo quindi con l’essere spiazzato dalla deviazione di Pinto.

Nei 10 minuti successivi il Pachuca dimostra di aver subito il colpo a livello psicologico e finisce col portare avanti un possesso palla ancor più infruttuoso di quello tenuto fino a quel momento. Al 37′, poi, è Correa che decide di lasciare la cabina di regia per tentare fortuna in attacco, ma dopo aver scambiato al limite dell’area con un compagno di squadra viene chiuso da capitan Shadi, che appoggia di testa al proprio portiere.

Due minuti più tardi è ancora l’Al Ahly a farsi rivedere, sempre in contropiede. Deve intervenire ancora una volta Calero in uscita per rimediare alle imprecisioni dei suoi difensori, che come detto spesso, giocando così alti, vengono infilati in velocità dagli avanti avversari.

I giocatori dellAl Ahly esultano dopo la rete di Flavio
I giocatori dell'Al Ahly esultano dopo la rete di Flavio

In chiusura doppia occasione per gli egiziani. Al 44′ arriva la rete del 2 a 0: a firmarla è Flavio, che conclude in scioltezza una bella azione orchestrata da Aboutarika e Barakat; un solo minuto più tardi è Ahmed Hassan che cerca di mettere Flavio nella condizione di colpire a rete, ma il suo cross è un filo troppo lungo e la punta angolana non ci può arrivare.

Si chiude quindi qui il primo tempo, con un risultato che pochi si sarebbero aspettati: 2 a 0 per gli egiziani. Pochi, sì; tra questi pochi vi è sicuramente Manuel Josè, l’allenatore portoghese dei Diavoli Rossi. Prima di sbarcare in Giappone, infatti, rilasciò dichiarazioni importanti, affermando che la sua squadra sarebbe arrivata in finale e che una volta giuntaci avrebbe poi fatto di tutto per vincere la partita.

Il secondo tempo si apre esattamente come si era chiuso il primo: dopo un minuto di gioco è infatti ancora l’Al Ahly ad attaccare, con Barakat che segna un goal regolarissimo, annullato però dall’arbitro. Questo episodio conterà tantissimo sull’andamento della partita, perché se fosse stato convalidato avrebbe probabilmente chiuso la partita.

Il capitano del Pachuca ci crede
Il capitano del Pachuca ci crede

E invece è proprio qui che il Pachuca si risveglia. Dopo i due sonori schiaffoni del primo tempo, ed il terzo evitato solo grazie ad una svista della terna, los Tuzos rialzano la testa accorciando immediatamente le distanze: è il 47′, infatti, quando il neo entrato Montes segna la rete dell’1 a 2, direttamente da calcio di punizione. Un calcio piazzato che, in realtà, voleva probabilmente essere un cross, ma su cui nessuno, né messicano né egiziano, riesce ad intervenire. Amir è forse tradito da questa cosa, e si lancia troppo tardi. Il Pachuca torna a crederci.

Da qui in avanti esisterà praticamente una sola squadra in campo: gli egiziani cominceranno a disunirsi, non riuscendo più ad occupare gli spazi come nel primo tempo e dando quindi molte più possibilità di creare occasioni importanti ai messicani; non riusciranno nemmeno più a partire con i loro ficcanti contropiedi come nel primo tempo, risultando quindi praticamente assenti dalla partita.

Al 55′ Gimenez, dotato di un ottimo tiro, ci prova ancora da fuori, ma il suo tiro termina a lato (per quanto non di molto). Poi in 3 minuti Marioni si trova due palloni importanti tra i piedi, ma prima controlla male facendosi chiudere in angolo da Sayed, poi s’incarta poco oltre il limite dell’area piccola facendosi chiudere da Gomaa e sprecando un’occasionissima incredibile, una delle più limpide della partita. Ma non è stata proprio la sua partita. Al 63′ quindi la palla balla per un po’ in area dell’Al Ahly, con la difesa che alla fine riesce a rifugiarsi in angolo.

Gimenez segna la rete del 2 a 2
Gimenez segna la rete del 2 a 2

Al 71′ Gimenez punta l’area di rigore e viene abbattuto al limite da Shadi. Mentre è il giocatore argentino stesso che posiziona la palla proprio al limite della mezzaluna dell’area di rigore Amir, il portiere della squadra allenata da Manuel Josè, posiziona la barriera: anche dalla TV è però chiaro come quella barriera sia posizionata assolutamente in maniera pessima, così come pessimo è poi il piazzamento del portiere stesso. Gimenez, giocatore ormai esperto, non si fa quindi scappare l’opportunità e sigla la rete del tanto sospirato pareggio.

Al 77′ è poi Rojas a creare un po’ di scompiglio: parte in fascia destra saltando bene l’angolano Gilberto, per poi effettuare un cross teso che è però deviato fuori area dalla difesa egiziana: sul rimpallo arriva di gran carriera Montes, che calcia bene ma anche il suo tiro è deviato.

Quattro minuti più tardi torna, quasi quaranta minuti dopo la loro ultima azione importante, a farsi vivo l’Al Ahly: Aboutarika punta l’area di rigore, ma viene steso proprio al limite da un difensore messicano. Il fantasista egiziano reclama un’ammonizione per il suo avversario, ma l’arbitro non è del suo avviso ed ammonisce lui per simulazione. Così come in occasione del goal annullato anche qui la svista dell’arbitro è abbastanza clamorosa.

All’85 Amir si riscatta almeno parzialmente, con una bella uscita alta ad anticipare un accorrente Alvarez, che tentava di arrivare sul cross effettuato da destra da Lopez. Due minuti più tardi è Rojas a crossare: sul pallone interviene capitan Shadi, che però controlla male di petto offrendo a Marioni la possibilità di chiudere la partita: la punta argentina però, ancora una volta, si fa trovare impreparata, colpendo malissimo e sprecando una ghiotta occasione. Pochi secondi dopo è ancora Gimenez a provarci, sempre dalla distanza, ma il suo pallone termina alto sopra la traversa.

All’88’ il Pachuca va vicino al goal: ancora una volta è Gimenez a mettere in difficoltà il portiere, calciando bene dalla media; Marioni è il più lesto ad arrivare sulla respinta affannosa di Amir, per ribadire verso la sua porta. La punta argentina coglie un palo, sprecando ancora una volta un’ottima opportunità. Bruno era comunque in fuorigioco, per sua fortuna.

Nel recupero il Pachuca non accenna a diminuire il suo forcing e si fa vedere il nuovo entrato Cardenas che prima si incunea in area venendo chiuso da Shadi, poi colpisce di testa a due passi dalla porta, mandando clamorosamente a lato il pallone che avrebbe potuto significare vittoria e passaggio del turno.

Sulla rimessa dal fondo di Amir si chiudono i 90 minuti regolamentari: il Pachuca ha tenuto il pallino del gioco per tutta la partita, risultando però totalmente inefficace negli ultimi 20 metri nonché fragile rispetto ai rapidi contropiedi degli africani nel primo tempo; molto meglio nella ripresa, dove grazie anche al netto calo dei Diavoli Rossi i messicani sono riusciti a fare molto meglio.

I supplementari si aprono con Cardenas che dopo essersi mangiato in chiusura di secondo tempo il goal della vittoria cerca di rimediare calciando dalla media distanza, ma il suo tiro non prende il giro giusto e finisce un paio di metri al lato del palo. Al 95′ è ancora Gimenez a provarci, calciando una punizione da una trentina di metri; il suo tiro è però involontariamente stoppato dal compagno Aguilar, che nel tentativo di spizzare il pallone verso la porta di Amir finisce per sortire l’effetto opposto.

Alvarez esulta usando la bandierina come una chitarra dopo il goal del 3 a 2
Alvarez esulta usando la bandierina come una chitarra dopo il goal del 3 a 2

Due minuti più tardi los Tuzos trovano il tanto agognato vantaggio: Alvarez vince un rimpallo con Shadi al limite dell’area ed il pallone finisce in area dove Aguilar tenta di stopparla di petto; subito dopo il suo tocco, però, l’esterno messicano termina a terra. Prima ancora che l’arbitro possa anche solo pensare di fischiare il rigore arriva di gran carriera lo stesso Alvarez, che infila Amir.

Al 102′ minuto è ancora Marioni che ci prova, ma il suo tiro è, ancora una volta, molle. Al 105′ Seddik crossa, ma Calero esce anticipando Flavio. L’uscita non è certo pulitissima, ma risulta comunque efficace: il capitano del Pachuca riesce in fatti a smancciare, evitando l’intervento dell’avanti angolano.

Il secondo tempo supplementare è una sorta di farsa: sono ormai diversi minuti (praticamente dall’inizio del secondo tempo) che gli egiziani sembrano non averne più e si nota nettamente come il Pachuca sia nettamente più in palla dei propri avversari.

Al 108′ è il solito Aboutarika, l’unico a crederci ancora, a lanciare Flavio; la punta dei Diavoli Rossi viene però anticipata da Calero che esce tempestivamente intervenendo di piede. Un minuto più tardi arriva invece la quarta rete messicana: Marioni azzecca il primo pallone della sua partita, con un appoggio comodo a Gimenez, che entra in area da sinistra e spara un mancino incrociato sul secondo palo, sul quale Amir non può arrivare. E’ la rete che chiude definitivamente i giochi.

Al 116′ in realtà è ancora Aboutarika a provarci, ma il suo tiro, deviato da Manzur, si spegne sul fondo.

Dopo il triplice fischio finale dell’arbitro sono quindi i tifosi messicani ad esultare. Enrique Meza, dopo essere stato eliminato dall’Etoile du Sahel lo scorso anno, può quindi tirare un bel sospiro di sollievo.

Bella partita, soprattutto nel primo tempo, quando è stata aperta e combattuta. Dal 46′ (praticamente dopo l’annullamento del goal a Barakat) in poi, invece, è stata una partita totalmente a senso unico, con una sola squadra in campo.

Gimenez, MVP della partita, festeggia il quarto goal
Gimenez, MVP della partita, festeggia il quarto goal

MVP sicuramente Christian Gimenez: il giocatore cresciuto nel Boca Juniors è infatti una spina nel fianco costante per la difesa egiziana e metterà spesso in apprensione Amir con i suoi tiri dalla distanza. Segnerà poi anche una doppietta, come abbiamo visto, risultando determinante per la vittoria dei suoi.

Menzione d’onore, però, per Aboutrika. Sino a che i suoi sono rimasti mentalmente e fisicamente in partita, infatti, lui ha fatto il bello e il cattivo tempo, risultando quasi inarrestabile quando partiva palla al piede. Buona tecnica e ottima velocità, trovo strano non abbia mai tentato l’avventura europea. A 30 anni potrebbe decidere di fare il grande salto.

 

Domani, alle 11.30 italiane, ci sarà invece l’esordio nella competizione da parte dei giapponesi del Gamba Osaka, che se la vedranno contro l’Adelaide United in una sorta di riedizione della finale di AFC Champions League. Dopo aver scoperto chi affronterà l’LDU Quito nella prima delle due semifinali sapremo quindi quale sarà l’avversario del Manchester United del neo Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo.

1 commento

  1. Sorry for writing in English…

    A delightful for the Los Tuzos. I am delighted by the fact that it was remarkable comeback courtesy of the brilliant performance of Christian El Chaco Gimenez. Being a big fan of Argentina, I was rooting for Pachuca because of they have Gimenez, Alvarez and Bruno on their side.

    Chaco’s second goal was pure class and even more as he combined well with Alvarez. Typical stuff from the Albiceleste. I wish them all the best against LDU but it will be tough as the Ecuadorian side will be tough nut to crack.

    But respect must also be given to Al Ahly for their spirited display that they have produced. They showed courage and confidence in their game which not surprising as they are the reigning Kings of Africa.

    Please check out my post on the game review and hope to hear your feedback.

    http://mundoalbiceleste.blogspot.com/2008/12/2008-cwc-el-chaco-inspires-pachuca-win.html

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